Il 2015 per il TGLFF – Torino Gay & Lesbian Film Festival è una data importante: il festival diretto sin dalla sua nascita da Giovanni Minerba, consolidatosi negli anni come un punto di riferimento irrinunciabile per il panorama cinematografico nazionale e internazionale, compie 30 anni. Gli ultimi 30 anni hanno segnato importanti e radicali cambiamenti sociali, politici ed economici e il TGLFF ha saputo leggere e interpretare questi cambiamenti traducendoli, ogni anno, in un momento culturale di alto profilo: un festival non solo per un pubblico di cultori della materia e di attivisti ma per tutti.
Il direttore Giovanni Minerba ricorda le parole di Pietro Calamandrei, uno dei Padri fondatori della nostra Costituzione, che diceva: “tutti i cittadini siano messi in grado di concorrere alla vita della società, di portare il loro miglior contributo, in cui tutte le forze spirituali di tutti i cittadini siano messe a contribuire a questo cammino, a questo progresso continuo di tutta la società” e Minerba aggiunge che “il nostro Festival, per quanto è stato possibile, ha dato un contributo importante, non solo perché senza questo Festival molto cinema non riuscirebbe a trovare distribuzione adeguata, ma soprattutto perché ha concesso a una comunità l’opportunità civile, culturale e politica di affermare la propria visibilità, di rivendicare i propri desideri… Un Festival che vuole avvicinare le persone, per raccontare contraddizioni e traguardi, per narrare una storia poetica ma in grado di scuotere le coscienze“.
Lo scrittore Alessandro Golinelli, tra i selezionatori del Festival, ci presenta così il ricchissimo programma di questa 30ma edizione del TGLFF:
Mai come in questo trentennale il TGLFF ha proposto un panorama tanto rappresentativo della pluralità di voci del cinema LGBT. È stata una scelta. Il festival ha portato temi e sguardi nuovi, privilegiando i più urgenti, originali o forti. I turbamenti adolescenziali, la sessualità, l’esperienza affettiva e fisica, il coming out, l’amore impossibile, il rapporto con famiglia e amici, l’erotismo e, purtroppo, l’omofobia sono questioni fondamentali. Il film spagnolo A escondidas affronta il tenerissimo amore inter-etnico e impossibile di due quattordicenni, A Girl at My Door quello inappagabile tra una poliziotta sudcoreana e una ragazza che ospita per sottrarla agli abusi paterni. Larry Clark, col suo The Smell of Us, suggerisce le costanti antropologiche dell’adolescenza tra sfrontatezze e debolezze, con il ritratto senza veli di ragazze e ragazzi a Parigi. Il corto The Decision mette in scena un altro tema classico, il coming out, ma in un ambiente nuovo, quello dell’immigrazione araba. Il lungometraggio Vestido de novia racconta la storia di una donna che deve rivelare di essere stata un uomo, in una Cuba ripresa con uno sguardo post ideologico.
Il mondo è cambiato e la famiglia è l’istituzione che ha subito i mutamenti più profondi con l’evoluzione della società, mutamenti di cui il TGLFF è stato protagonista e testimone in questi ultimi trent’anni. Nelle prime edizioni sarebbe stato inimmaginabile avere un film come il francese L’art de la fugue, dove il figlio gay dichiarato tiene le redini di legami familiari sgangherati e problematici. Così come la pellicola thailandese How to Win at Checkers (Every Time), che racconta di un ragazzo gay dimostrando l’indissolubilità dei legami familiari in una struggente storia di amore e solidarietà fraterna. Molti problemi restano, come mostrano due cortometraggi su due bambini che amano vestirsi da donna: uno, in Reflection, con una madre che sa scegliere, l’altro, in Moirè, con un nonno crudele e spietato.
Se il cinema a tematica LGBT era partito puntando l’occhio sul rapporto di un gay con genitori eterosessuali, ora si è arrivati all’esatto contrario, come mostra il corto Wannabe, dove una altezzosa donna deve fare i conti con un padre trans, o l’italiano Un mostro chiamato ignoranza, dove la discriminazione è narrata dal figlio etero di due padri omosessuali. La spietata pellicola svizzera Unter der Haut inquadra, dal punto di vista della moglie, il matrimonio fasullo di un omosessuale ipocrita. Il regista filippino Joselito Altarejos fa un saggio antropologico del rapporto di coppia e dei legami familiari, con la pellicola Kasal. Anche il matrimonio gay, centrale nella lotta per i diritti civili, può essere visto con ironia dove è ammesso, per esempio in Brasile, come fa il cortometraggio Aceito.
Con il tempo sono venuti alla ribalta temi come il rapporto inter-etnico, altri, come l’Aids, protagonista per molti anni del festival, per fortuna hanno un minore impatto emotivo, di fronte a uno sterminio che non si è avverato. È semmai la possibilità di vivere anche con l’HIV che domina nei film degli ultimi anni, come in Aya Arcos, su una relazione cliente-marchetta, sensuale e sincera, nel quale un test per la sieropositività diventa un modo per confrontarsi fino in fondo.
Il sesso mercenario è il soggetto, con consapevolezza di ruoli e psicologie, del belga Je suis à toi, che mette di fronte un ribelle e un panettiere, o di Philippino Story, che offre uno sguardo disincantato sul mondo della prostituzione maschile di Manila. Dólares de arena, invece, punta i riflettori sulla prostituzione omosessuale più inedita, quella femminile.
Il corpo umano non è cambiato e nemmeno i meccanismi del desiderio, ma l’obiettivo della cinepresa indugia anche su parti anatomiche prima tabù. Non ci si tira indietro di fronte alla fisicità adolescenziale, sia nei film già citati ma anche nel brasiliano Praia do futuro. Tantomeno in Seed Money: The Chuck Holmes Story, documentario sulla casa di produzione porno Falcon, nell’ironico Solos o in Boys, cortometraggio sulle docce dopo una partita di football.
Se gli esseri umani si amano da secoli allo stesso modo, altrettanto si odiano. Uno dei temi di cui il festival farebbe a meno è l’omofobia. Il TGLFF ha spaziato tra i cinque continenti in tutte le sue edizioni, per portare sullo schermo la discriminazione più feroce, che comporta la pena di morte. Quest’anno un cortometraggio americano, Aban + Khorshid, impedirà di dimenticare due giovani gay iraniani e il lungometraggio While You Weren’t Looking metterà in luce le contraddizioni della società sudafricana in un gruppo di giovani gay e lesbiche della borghesia di colore.
Altri fenomeni sono venuti alla ribalta, come il bullismo, forma sempre più frequente di omofobia, affrontato con una profondità psicologica inedita nell’australiano Drown, che ha per protagonisti giovani di provincia incapaci di controllare le peggiori pulsioni nascoste. Per non parlare della condizione dei gay ormai vecchi e magari soli. Un gruppo di anziani è protagonista di Before the Last Curtain Falls, che apre il sipario su un acclamato spettacolo teatrale su corpo, sensualità e passione in tarda età.
Crescendo in consapevolezza, il cinema LGBT ha avuto sempre più curiosità e coraggio, puntando l’obiettivo su ambienti tabù come lo sport. Lo fa il documentario Fulboy, prodotto da Marco Berger, indagando il sensuale mondo del calcio argentino. Con il tempo, il cinema ha guardato alla propria storia e ai suoi autori migliori, Amos Guttman è tra questi, come dimostrano le sue pellicole per la prima volta in programma.
Negli ultimi quindici anni la tecnologia ha fatto passi da gigante: dalla pellicola si è passati al digitale, aprendo a produzioni, se pur a basso costo, di film e documentari a tematica anche in paesi dove l’industria cinematografica non li sostiene. Tra questi l’Italia, dove si sono fatti strada giovani filmmaker che non temono il pregiudizio, come dimostra un’ampia sezione di cortometraggi, tra cui quelli di Max Croci, e di documentari, come Torri, Checche e Tortellini, su un monumento simbolo del movimento e dei diritti gay, la storica torre del Cassero di Bologna.
È per miopia che le major cinematografiche del nostro paese non investono a sufficienza in pellicole a tematica LGBT, che superano la barriera dei festival e del pubblico direttamente interessato. Lo hanno capito anche le star di Hollywood, da Tom Hanks a Sean Penn, che hanno vinto un Oscar interpretando un personaggio omosessuale, in Philadephia il primo e in Milk il secondo. E per il trentennale, il festival ospita parecchie stelle del cinema che interpretano personaggi o storie LGBT. Tab Hunter, nel documentario autobiografico Tab Hunter Confidential, svela i retroscena della Hollywood Babilonia degli anni ’50 e ’60, quando era uno yankee biondo dagli occhi azzurri e aveva una relazione con Anthony Perkins.
Oppure Geraldine Chaplin, splendida protagonista di Dólares de arena, o Gena Rowlands, che si cimenta col ballo nel delicato racconto del rapporto di una anziana eccentrica e di un insegnante di danza gay, in Six Dance Lessons in Six Weeks, film con il quale si chiude il festival. C’è anche Burt Young, indaffarato con una statuetta di Tom of Finland, nel cortometraggio Tom in America. Ci sono poi Ryan Phillippe, Salma Hayek, Neve Campbell, Mike Myers, Lauren Hutton, Michael York e Sela Ward in 54: The Director’s Cut di Mark Christopher: una versione restaurata e integrale di una delle pellicole che hanno maggiormente influenzato l’immaginario collettivo LGBT e che aprirà questa edizione del TGLFF.
I FILM DEL CONCORSO LUNGOMETRAGGI
Vedi tutto il programma sul sito del TGLFF
Josh Kim | di||
tendenza: GGG | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 80 | ||
nazione: Thailand / USA / Indonesia | ||
anno: 2015 | ||
Intensa e riflessiva opera prima del regista koreano-americano Josh Kim, derivata da due racconti di Rattawut Lapcharoensap, uno dei più promettenti scrittori della sua generazione, che ci offrono una attenta analisi critica della società thailandese. “Jai era il ragazzo di Ek. Erano amanti dal tempo delle scuole superiori. Jai apparteneva ad una famiglia benestante, altolocata, che lo amava moltissimo. … segue >>
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2015/04/30 ore 22:30 | ||
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Colette Bothof | di||
tendenza: LLL | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 90 | ||
nazione: Olanda | ||
anno: 2014 | ||
Fa tristezza conoscere che anche nei civilissimi Paesi del nord Europa, in questi caso l’Olanda, persistano aree ancora piene di pregiudizi ed omofobia. Dove gli uomini sono bestie predatori, accaniti bevitori che trascurano le mogli e usano la violenza per ottenere quello che vogliono. Non stupisce che Anne (Sigrid ten Nepal), una giovane e solitaria adolescente, rifugga questo genere di persone … segue >>
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2015/05/01 ore 16:15 | ||
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Marilyn Solaya | di||
tendenza: TTT | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 100 | ||
nazione: Cuba / Spagna | ||
anno: 2014 | ||
Siamo all’Avana nel 1994 (significativamente l’anno di uscita del film “Fragola e cioccolato”), Rosa Elena è una donna di 40 anni che lavora come infermiera e vive col marito Ernesto e suo padre invalido. La loro relazione sembra stabile, frutto di un vicendevole sostegno per superare le difficoltà quotidiane, dovute soprattutto alla crisi economica persistente nell’isola. Ernesto è un ingegnere che … segue >>
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2015/05/01 ore 20:30 | ||
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Dean Francis | di||
tendenza: GGG | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 93 | ||
nazione: Australia | ||
anno: 2014 | ||
Len è un campione di Surf Lifesaving, una leggenda nel ristretto circolo del surf club, proprio come suo padre. Ma quando il giovanissimo e velocissimo Phil arriva nel club, la supremazia di Len inizia a sgretolarsi. Poi Len vede che Phil arriva sempre in compagnia di un altro uomo che lo bacia quando si separano. Chiaramente Phil è gay. Len s’imbarca quindi in una campagna d’intimidazone e di bullismo … segue >>
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2015/05/01 ore 22:30 | ||
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Joselito Altarejos | di||
tendenza: GGG | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 111 | ||
nazione: Philippine | ||
anno: 2014 | ||
Senz’altro il film migliore di questo bravo regista gay filippino, che ha meritatamente vinto quasi tutti i premi principali al festival Cinemalaya del cinema indipendente: miglior film, fotografia, musica e fotografia. Il film ci racconta in modo toccante e convincente, cioè assolutamente realistico, momenti della vita quotidiana, intima e sociale di due uomini che si amano: quando sono soli oppure … segue >>
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2015/05/02 ore 18:00 | ||
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Brice Cauvin | di||
tendenza: GG | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 98 | ||
nazione: Francia | ||
anno: 2014 | ||
Antoine (Laurent Lafitte) è l’intermedio di tre fratelli parigini, ma è quello che più di tutti si preoccupa della vita di ciascuno, ognuno a suo modo infelice. Lavora come compilatore di cataloghi per mostre, in un periodo in cui si sente il peso della crisi economica. Condivide il suo ufficio ed i suoi segreti con Ariel (Agnès Jaoui), sua collega e confidente. Quando la sera arriva a casa, nell’appartamento … segue >>
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2015/05/02 ore 20:30 | ||
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Thomas Wallner | di||
tendenza: QQQ | ||
tipologia: Documentario – durata min.: 92 | ||
nazione: Germania / Belgio | ||
anno: 2014 | ||
Questo film ha vinto, tra gli altri, il premio speciale della Giuria al Festival canadese del documentario ma viene inserito nel concorso lungometraggi del Togay per le storie coinvolgenti che racconta. Uno spettacolo di trans e drag queen, chiamato “Gardenia”, presentato in un piccolo locale, ebbe così tanto successo che portò tutti i protagonisti in giro per il mondo, in 25 Paesi dei cinque continenti. … segue >>
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2015/05/03 ore 16:15 | ||
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Claudio Marcone | di||
tendenza: GGG | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 101 | ||
nazione: Cile | ||
anno: 2015 | ||
Premiato come miglior opera prima al prestigioso festival generalista di Miami, segna il debutto alla regia di Claudio Marcone (da venti anni famoso pubblicitario) con un’opera tagliente, in qualche momento un po’ schematica, ma capace di trasmetterci tutte le sfumature di grigio presnti nella vita sessuale del protagonista. Bruno (Francisco Celhay, attore famoso nella tv cilena), è un affermato architetto … segue >>
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2015/05/03 ore 20:30 | ||
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I FILM DEL CONCORSO QUEER
Anucha Boonyawatana | di||
tendenza: GGG | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 97 | ||
nazione: Thailandia | ||
anno: 2014 | ||
Tam, un ragazzo gay timido e solitario, è regolarmente vittima di bullismo da parte dei suoi compagni di scuola. Anche all’interno dei ristretti confini della squallida casa dei suoi genitori incontra rifiuto e diffidenza e viene picchiato dal padre. Un giorno Tam conosce on-line Phum e insieme si mettono d’accordo per un incontro in una piscina abbandonata. Sono entrambi alla ricerca di sesso, ma … segue >>
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2015/04/29 ore 21:30 | ||
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Ingo Haeb | di||
tendenza: LLL | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 90 | ||
nazione: Germania | ||
anno: 2014 | ||
Nessuna donna delle pulizie è accurata come Lynn Zapatek: la sua vita ruota attorno al compito di pulire in maniera compulsiva le stanze d’albergo in cui lavora. Ma non è questa la sua sola ossessione. Nei momenti in cui non è impegnata a tirare a lucido le camere, Lynn fruga fra gli oggetti personali dei clienti e di notte si nasconde sotto i loro letti per spiarne i segreti. Quando assisterà al … segue >>
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2015/04/30 ore 22:40 | ||
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David Lambert | di||
tendenza: GGG | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 102 | ||
nazione: Belgio / Canada | ||
anno: 2014 | ||
Secondo film gay di David Lambert, dopo l’intenso “Hors les Murs”. Mette in scena tre personaggi agli antipodi, provenienti da tre Paesi diversi, Lucas (Nahuel Perez Biscayart, premiato per questo film come miglior attore al Festival di Karlovy Vary), un prostituto gay argentino, Henry (Jean-Michel Balthazar) un panettiere belga omosessuale, Audrey (Monia Chokri, già interprete nel film “Gli amori … segue >>
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2015/05/01 ore 18:00 | ||
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Brett Allen Smith | di||
tendenza: LLL | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 80 | ||
nazione: USA | ||
anno: 2014 | ||
Protagonista femminile del film è Zelda Williams, figlia di Robin Williams, qui al suo debutto come attrice protagonista (giustamente premiata al New York VisionFest), dove dimostra di essere anche un’ottima cantante. Nikki (Zelda Williams) è una giovane musicista lesbica che cerca di farsi spazio nella città di Seattle. Ha appena finito una storia con la sua compagna, una storia che non avrebbe … segue >>
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2015/05/01 ore 22:40 | ||
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Ming Jin Woo | di||
tendenza: GGG | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 88 | ||
nazione: Malesia, Olanda, Svizzera | ||
anno: 2014 | ||
Sono diversi i temi che affronta questo poetico e melanconico film. Una voce fuori campo, questa volta non ridondante, ci aiuta a seguirli e comprenderli. Il protagonista è Tan (Chung Kok Keong), funzionario capo di un piccolo villaggio costiero della Malesia, alle prese con due gravi eventi che lo coinvolgono sia nel suo lavore che nella sua vita privata. Succede infatti che alcuni lavoratori immigrati … segue >>
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2015/05/02 ore 16:15 | ||
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Mikel Rueda | di||
tendenza: GGG | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 96 | ||
nazione: Spagna | ||
anno: 2014 | ||
Amanece è una strada nel sud della Spagna. Un camion vola sull’asfalto a più di 100 km/h. Vediamo passare, metro per metro, la strada a tutta velocità. Vediamo solo metri e metri di asfalto. Ci avviciniamo all’altezza delle ruote del camion. Ogni volta più veloce. Passano i chilometri, e noi siamo ancora lì a guardare l’asfalto che fugge.Ibrahim, un ragazzo marocchino di 14 anni, cammina solo e … segue >>
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2015/05/02 ore 22:45 | ||
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Filipe Matzembacher | di||
tendenza: GGG | ||
tipologia: Drammatico – durata min.: 83 | ||
nazione: Brasile | ||
anno: 2015 | ||
Dopo essere stati buoni amici per anni, Martin e Tomaz si trovano ora alle soglie dell’età adulta. Il padre di Martin manda suo figlio nel sud del Brasile, da dove la famiglia proviene, per risolvere una questione legata ad una eredità. Martin invita Tomaz ad accompagnarlo e Tomaz accetta immediatamente, sperando di riallacciare l’amicizia. Per entrambi, la breve escursione nei paesaggi freddi e deserti … segue >>
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2015/05/03 ore 18:00 | ||
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