Len è un campione di Surf Lifesaving, una leggenda nel ristretto circolo del surf club, proprio come suo padre. Ma quando il giovanissimo e velocissimo Phil arriva nel club, la supremazia di Len inizia a sgretolarsi. Poi Len vede che Phil arriva sempre in compagnia di un altro uomo che lo bacia quando si separano. Chiaramente Phil è gay. Len s’imbarca quindi in una campagna d’intimidazone e di bullismo verso il nuovo arrivato. La stagione estiva è lunga, il rapporto con Phil inizia ad avere qualcosa di strano, nell’intimo di Len nascono sentimenti inaspettati verso Phil. Len deve fare i conti con il proprio desiderio omoerotico represso. Quando Phil detronizza Len nell’attesa competizione annuale di surf, Len, insieme all’amico Meat, trascinano Phil in un giro di bevute nei locali più squallidi della città. Gelosia, paura omofobica, e un desiderio sessuale non corrisposto culminano in un tragico viaggio a tarda notte sulla spiaggia dove Len cerca l’oblio totale… Secondo film, dopo l’horror “Road Train”, del regista australiano Dean Francis, già nominato, per dei corti, agli Australian Directors Guild Award. Il film, a bassissimo budget e realizzato grazie ad una raccolta fondi sul web, si basa su un’acclamata opera teatrale di Stephen Davis, qui cosceneggiatore. Francis ha detto: “Ho subito pensato che questa piece fosse molto cinematografica. La commedia esprime le paure e le fantasie dei personaggi in immagini che si intersecano con il dialogo in un modo assai filmico. Anche se la commedia si svolge tutta durante una notte sulla spiaggia, contiene un ricco background di situazioni che io ho ampliato per spiegare meglio la dinamica degli eventi. Avevo già affrontato il tema del bullismo omofobico in un corto di sette minuti dal titolo “Boys Grammar” che era piaciuto molto al pubblico, e che molti mi chiedevano di ampliare. Io credo che il bullismo e la mentalità banditesca che la nostra cultura sembra aspettarsi dei maschi, abbia avuto conseguenze terribili per un gran numero di persone”.
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