Si è appena concluso il NewFest (New York Gay and Lesbian Film Festival) e l’Italia ha guadagnato, nei premi conferiti dalla giuria, una Menzione d’Onore per il film “Senza fine” di Roberto Cuzzillo con la seguente motivazione: “per avere mostrato le difficoltà e le paure del viaggio di due donne sulla strada della maternità e della malattia, e per avere evitato semplici cliché ed avere invece creato un eccezionale senso di intimità e momenti di cruda potenza emozionale.” Vedi gli altri premi del NewFest 2008
Parte giovedì 19 giugno 2008 la 32ma edizione del Frameline, il San Francisco International LGBT Film Festival, che si onora di essere il più antico e famoso festival di cinema gay del mondo. Il Festival, che si concluderà il 29 giugno, ha luogo nella prestigiosa e storica sala del Castro Theatre e in altre tre sale cinematografiche ( Roxie Film Center, Victoria Theatre e Rialto Cinemas Elmwood). Nel corso degli 11 giorni di proiezioni, che saranno seguiti da oltre 70.000 spettatori, si potranno vedere 237 opere, provenienti da 36 paesi. Quest’anno, per la prima volta, partecipa anche l’Egitto con il film “All My Life” del regista Maher Sabry che ci presenta, in un lungometraggio di oltre140 minuti, un ritratto, a volte scoraggiante ma sempre interessante, della realtà gay nell’Egitto di oggi. Nel tabellone figurano ben 24 opere di registi al loro esordio nel lungometraggio, segno evidente dell’aumentato interesse e della rilevanza che il cinema lgbt sta guadagnando in molti paesi. Il Festival dà, nello stesso tempo, particolare rilevanza ai pionieri del cinema gay, con retrospettive dedicate a Barbara Hammer e Bruce LaBruce.
Questo è l’ultimo Frameline diretto da Michael Lumpkin, che per 28 anni, dal 1980, ne è stato l’instancabile organizzatore e promotore. Per ringraziarlo della sua totale dedizione a questo impegno, la Direzione del Festival gli conferisce il 2008 Frameline Award. Michael Lumpkin ha portato un grande contributo alla crescita e allo sviluppo del cinema lgbt, sia attraverso la direzione del Frameline che partecipando alla produzione di importanti film come “Lo schermo velato”. In suo onore il Festival ripropone anche una serie di opere che hanno segnato il cinema gay degli ultimi 28 anni, tra i quali “Mala Noche” di Gus Van Sant, “La legge del desiderio” di Almodovar, “Lilies” di John Greyson, “Big Eden” di Thomas Bezucha, ecc.
Come evento di apertura del Festival è stato scelto il film “Affinity” di Tim Fywell, basato su un romanzo del 1999 di Sarah Waters (Tipping the Velvet e Fingersmith) su un’ereditiera dell’epoca Vittoriana che mentre visita la prigione di Millbank, con l’obiettivo di aiutare le condannate a ravvedersi, s’innamora di una di queste e si ritrova impigliata in una ragnatela di amore, lussuria e inganno.
L’evento di chiusura è assegnato al divertente e incredibile film “Breakfast with Scot” di Laurie Lynd, già in programma ai festival di Torino e Milano 2008, che ci racconta di come un bambino riesca ad insegnare allo zio e al suo partner la necessità di uscire allo scoperto.
Tra le altre opere più significative ricordiamo l’attesissimo “Another Gay Sequel: Gays Gone Wild!” di Todd Stephens, sequel dell’acclamata commedia trash “Another Gay Movie“; “Ruby Blue”, intimistico dramma della regista lesbica Jan Dunn (“Gypo“) che ha per protagonista Bob Hoskins nelle vesti di un solitario vedovo che s’innamora di una transgender interpretata da Josiane Balasko;
“The World Unseen”, un’altro dramma lesbico sullo sfondo dell’apartheid in South Africa, diretto da Shamim Sarif che adatta un suo romanzo; “Ready? OK!”, una straordinaria e intensa storia su un coraggioso aspirante cheerleader che, naturalmente, si trova tutto il mondo contro; “The Art of Being Straight” ci presenta le vicissitudini di un rampante fotografo seduttore di femmine che viene sedotto dal suo capo.
Il Festival presenta anche l’anteprima di due episodi di una nuova serie, “Sordid Lives”, che debutterà negli Usa, sul canale Logo, dal 23 luglio 2008. Il regista Del Shores la presenta come il prequel del suo omonimo film del 2000, ricavato da una sua piece del 1995 . La serie racconta di una eccentrica famiglia del Texas, che comprende, tra gli altri, l’ormai istituzionalizzata drag queen Brother Boy e un nipote gay velato. Molti interpreti dell’originale, come Olivia Newton-John (che canta cinque nuove canzoni), Beth Grant e Bonnie Bedelia sono presenti anche nella soap, che ha come ospite, in diversi episodi, Leslie Jordan nel ruolo del confuso Brother Boy.
L’Italia è presente con due film, “Senza fine” di Roberto Cuzzillo, appena visto al Festival Mix di Milano, e con “Saturno contro” di Ozpetek.
Grazie all’aiuto economico di AT&T, il Frameline può offrire quest’anno ai visitatori un ampio padiglione, chiamato “AT&T Festival Pavilion”, situato proprio dietro al Castro Theatre, che offrirà ampi spazi per incontrare registi, autori e attori delle opere presentate, oltre a seminari e dibattiti sulla produzione cinematografica queer e ad altre iniziative.
Il Frameline32 anche quest’anno partecipa al Pride di San Francisco offrendo una selezione di 103 film, divisi nelle varie sezioni, che affrontano le tematiche del movimento lgbt.
Vedi il sito ufficiale del Frameline 32
Qui sotto lo spot del Frameline32