Quest’anno assistiamo, anche nel nostro Paese, ad una vera esplosione di festival e rassegne cinematografiche a tematica gay. Abbiamo già avuto Torino, Milano, Padova, Mantova, Venezia, ieri ha inaugurato Napoli (Maigay) e tra due giorni, il 1° luglio, parte Roma con la bella rassegna all’interno del Gay Village 2007, che presentiamo in questo articolo, e il giorno dopo Cagliari (Uno sguardo normale). Ricordiamo che ci attendono ancora, dopo Venezia col primo Leone Gay, dal 14 al 16 settembre le “Giornate del Cinema Omosessuale”, dal 22 settembre al 6 ottobre 2007 il Festival di Firenze (Florence Queer Festival) e dal 30 ottobre al 4 novembre il Festival di Bologna “Gender Bender” tutti ricchi di anteprime.
La rassegna romana contiene una sola vera anteprima nazionale, l’interessantissimo documentario “Here’s Looking At You di Boy” di André Schäfer, offerto da Studio Universal (che lo trasmetterà sul canale 320 di Sky il prossimo 30 luglio). Il film inaugura la rassegna il 1 luglio alle ore 21.30 all’interno del Gay Village di Roma – Parco delle cascate, laghetto dell’Eur, dove “bellissimi ragazzi targati Studio Universal, distribuiranno esclusivi gadget a tutti i presenti”.
L’importante novità di questa rassegna romana, curata dall’encomiabile “Ermilla Eventi”, consiste nell’essere il frutto di una sinergia dei principali festival gay italiani (tra quali Torino, Milano e Bologna) con il coinvolgimento di alcune tra le società di distribuzione italiane più attente alle nostre problematiche, come Studio Universal, Pandora Film, Fourlab, ecc. Queste collaborazioni, se gestite con accuratezza, possono produrre anche in futuro eventi di grande interesse e richiamo, sia per il pubblico che per gli artisti del settore.
Intanto possiamo goderci nell’estate romana del Gay Village le migliori opere passate quest’anno nei festival suddetti, cortometraggi compresi, e alcuni dei migliori titoli distribuiti ultimamente in Italia, come l’argentino “XXY” di Lucía Puenzo, fresco vincitore del premio per il miglior film nella sezione Settimana della Critica e del Prix Jeunesse a Cannes 2007, il danese “Soap” di Pernille Fischer Christensen , e “Le temps qui reste” di Ozon.
La chiusura della rassegna, il 26 agosto, sarà affidata a Ferzan Ozpetek che sarà presente al Gay Village per introdurre e discutere il suo ultimo lavoro “Saturno Contro”.
Inoltre incontri con i protagonisti della cinematografia LGBT: autori, registi, critici, rappresentanti della distribuzione e del mondo politico, interverranno alla manifestazione con l’obiettivo di confrontarsi e discutere di cinema, e con la voglia di scoprire un immaginario “diverso” dal proprio.
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LUNGOMETRAGGI IN PROGRAMMA
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1 luglio alle 21,30 |
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Germania, 2007, documentario, 90’ Regia/sceneggiatura: André Schäfer Interpreti: Stephen Frears – Francois Ozon – Tilda Swinton – Gus Van Sant
Questo documentario descrive il graduale emergere del cinema gay – dei suoi registi e del suo pubblico – come un genere sicuro di se e della propria necessità di esistere. Originato da opere come Partine Glances (Bill Sher wood, 1986), Hairspray (John Waters, 1988) o Le avventure diPriscilla, Regina del deserto (Stephen Elliott, 1994), le sequenze presentate in questo film non sono solo pietre miliari del cinema gay e lesbico, sono momenti chiave del cinema in quanto tale. Le opere di re gisti come Pedro Almodóvar, Rosa von Praunheim, Ang Lee o Derek Jarman hanno cambiato sia il cinema gay che il cinema generale come pure il nostro modo di guardarlo. Star come Jude Law, Rupert Everett o Daniel Day-Lewis hanno dato vita a personaggi che fino ad allora nessuno aveva mai visto sullo schermo. Stephen Frears, Tilda Swinton, Stephen Fry, Patrice Chéreau, François Ozon, Udo Kier e Gus Van Sant ci raccontano, in conversazioni filmate, la storia del cinema gay delle ultime decadi. Gli innumerevoli inserti del film sono mostrati come proiezioni figurate in diversi ambienti, come lo schermo di un decadente cinema porno, le ormai morte toilet pubbliche di Tiengarten a Berlino, o il muro infuocato di una buia area di parcheggio a Los Angeles. |
8 luglio alle 21,30 |
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Danimarca, 2006, 104’ Regia/sceneggiatura Pernille Fischer Christensen Interpreti Trine Dyrholm – David Dencik – Frank Thiel – Elesebeth Steentoft
Soap è un debutto che ha emozionato e lasciato stupiti pubblico e giuria della Berlinale 2006 che gli ha assegnato il Gran premio della Giuria e il premio opera prima. É la messa in scena del rapporto fra due persone, una giovane donna che ha appena lasciato il compagno e cerca di darsi una nuova forma di vita e un giovane uomo in attesa dell’autorizzazione a operarsi per cambiare sesso. Entrambi brancolanti, impauriti, cercano una nuova identità. La donna ha fatto un salto nel vuoto, l’uomo sta per farlo. Entrando in contatto, malgrado le difficoltà e le difese istintive, scoprono tutti e due un mondo prima nemmeno sfiorato, e insieme la tenerezza, l’affetto, una nuova problematica forma di attrazione. Durante il sorgere e il progredire dell’intimità fra i due sembra di essere lì con loro, nei loro piccoli appartamenti, ma non come voyeur, anzi, come partecipi di uno smarrimento e di una ricerca: una partecipazione, o immedesimazione, possibile grazie a una delicatezza di tocco e a un’intensità che fanno di questa autrice un’autentica scoperta.
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13 luglio ore 21,30 |
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Francia, 2005, 93’ Regia/sceneggiatura Olivier Ducastel – Jaques Marineau Interpreti Valeri Bruni Tedeschi – Gilbert Melki – Jean-Marc Barr – Jacques Bonnaffé Edouard Collin – Romain Torres
E’ estate e, per la prima volta, Marc e sua moglie Beatrix sono in vacanza con i loro figli nella stessa casa sul Mediterraneo dove Marc passava le vacanze estive da ragazzino. La figlia Laura sta aspettando impaziente il fidanzato, e suo fratello Charly aspetta l’amico Martin che è di lui innamorato pur sapendo che Charly non è gay. La tensione tra i due ragazzi sale e la madre Beatrix comincia a sospettare che Charly sia omosessuale. Ne parla col marito che però pensa sia solo una cosa passeggera. Le cose si complicano con l’arrivo dell’amante di Beatrix, Matthieu, che vuole farle abbandonare il marito. Le vacanze estive stanno quindi diventando qualcosa di molto eccitante e le notti sono piene di attività amorose in tutte le stanze della casa. Il film tenta di vincere in parte i tabù e i pregiudizi che ognuno si porta dentro e che impediscono l’espressione della propria naturalità.
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14 luglio ore 21,30 |
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UK, 2006, 96’ Regia Pratibha Parmar Interpreti Shelley Conn Laura Frase – Art Malik – Kulvinder Ghir
Una sorprendente storia d’amore che unisce lo spirito scozzese allo spettacolo bollywoodiano. Seguiamo il destino di una famiglia di Glasgow, gli Shahs, e del loro premiato ristorante indiano, The New Taj. La vicenda è raccontata attraverso gli occhi di Nina, una giovane scozzese-asiatica che deve risolvere una personale crisi di identità. Nina, sei anni prima, dopo una lite col padre aveva abbandonato la casa e si era trasferita a Londra, ma quando il padre improvvisamente muore è obbligata a rientrare. Tornando riallaccia i rapporti con un suo amico d’infanzia, Bobbi, una drag queen stile Bollywood, e con Lisa, una carismatica giovane donna che ora possiede metà ristorante. Nina scopre subito il segreto di suo padre: il ristorante è stato selezionato per l’importante competizione "The Best of the West Curry". Nei turbolenti giorni che seguono, Nina, aiutata da Lisa, s’impegna testardamente per vincere la competizione. Ma tutto diventa più difficile quando Nina si accorge di essersi innamorata. Saranno ricambiati i suoi sentimenti? E come reagirà la sua famiglia? Nel film la musica popolare del Punjab si mescola a danze tradizionali scozzesi in bellissimi numeri musicali stile Bollywood. Un film che richiama "Sognando Beckham" ma centrato più sulle problematiche dell’identità sessuale anziché su quelle dell’integrazione.
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15 luglio ore 21,30 |
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USA, 2006, 80’ Regia/Sceneggiatura Cam Archer Interpreti Malcolm Stumpf – Patrick White – Max Paradise – Hailey Anne Nelson
Gustosa e stravagante opera prima che coniuga la disperata intensità e il misticismo del primo amore con il risveglio sessuale. Molti nella scuola sono propensi a disprezzare il 13enne Jordan. Nessuno cerca di comprenderlo, di capire come lui stesso si vede: un selvaggio e bellissimo animale, completamente fuori posto nella società civilizzata. Anche l’amico più intimo di Jordan, Joey, lo vede principalmente come percettore e cassa di risonanza dei suoi atteggiamenti e delle sue frasi sul vigore sessuale maschile, finora irrealizzati. Jordan condivide la curiosità di Joey sulle prodezze sessuali dei ragazzi più grandi, particolarmente riguardo all’attraente Rodeo, ma desidera ardentemente entrare in questo mondo da una porta differente. Quando Rodeo stesso mostra verso Jordan una flebile gentilezza, si affaccia la possibilità che una fraterna amicizia possa sfociare in qualcosa di più. Jordan non riesce a trovare il modo di esprimere i suoi sentimenti a Rodeo finchè una misteriosa voce sorge dal suo interno, chiamandolo "Leath", un nome femminile, e facendogli capire tutte le possibilità che Jordan ha soppresso finora… Il regista evoca stupendamente il mondo soprannaturale dell’infatuazione e della trascendenza, indagando con efficacia e senza compromissioni l’immaginanario queer.
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20 luglio ore 21,30 |
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Spagna, 2006, 90’ Regia/Sceneggiatura Juan Carlos Claver Interpreti Álvaro Banguena – Carmen Elías – Juli Mira – Julieta Serrano
Nella Spagna franchista dei primi anni ’70, le insegnanti Elvira e Pilar si incontrano, diventano amiche e si innamorano. I ricchi genitori di Pilar scoprono la relazione, e decidono di fare internare la figlia facendola sottoporre a ripetute sedute di elettroshock perché “guarisca”. Elvira, a cui è impedito ogni contatto con Pilar, per anni lotta inutilmente per riuscire a raggiungere la donna che ama, finché, al ritorno a casa di Pilar, i suoi sforzi non hanno la meglio, e la coppia torna finalmente insieme. Naturalmente le terapie subite da Pilar hanno lasciato delle tracce indelebili nella sua psiche, ma le donne non si lasciano scoraggiare e faranno di tutto per impedire che qualcuno le separi di nuovo. Electroshock è un film potente e commovente sulla tenacia dell’amore di due donne in un’epoca di repressione non così lontana, a cui la Spagna ha saputo reagire garantendo alla comunità LGBT una delle forme più compiute di cittadinanza. Il film di Claver riapre un capitolo di storia contemporanea che nessuno vorrebbericordare; durante il regime di Franco, gli omosessuali venivano rinchiusi negli istituti, imprigionati nelle carceri, nei campi di rieducazione sessuale o nelle galerias de invertidos, dove venivano vessati con ogni mezzo, compreso l’elettroshock, nel tentativo di “riabilitarli”. La legge anti-omosessuali di Franco fu abolita nel 1979. Nel 2007 verrà finalmente presentata una proposta di legge da parte del governo Zapatero per indennizzare le vittime di quella persecuzione. (Silvia Bottani)
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21 luglio ore 21,30 |
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UK, 2005, 98’ Regia/Sceneggiatura Jan Dunn Interpreti Freddie Connor – Olegar Fedoro – Rula Lenska – Paul McGann – Pauline McLynn – Chloe Sirene
Tre vite monotone si separano e poi tornano insieme in questa drammatica e potente opera prima inglese. Tasha, una giovane rifugiata della Repubblica Ceca, vive con sua madre in una roulotte lungo la costa del Kent. Conducono una vita tranquilla, svolgendo lavori umili in attesa di ottenere il passaporto britannico. Tasha diventa amica di una ragazza, e ancor più di sua madre, Helen. La crescente amicizia tra le due donne provoca dapprima il fastidio e poi la rabbia del marito di Helen, Paul. La storia si sviluppa tra tragici colpi di scena e improvvisi sprazzi di speranza, narrati in tre episodi distinti che raccontano gli stessi eventi visti dalla prospettiva dei tre protagonisti principali. Helen che scopre la possibilità di una felicità mai conosciuta prima, Paul che dà sfogo alla sua xenofobia e vigliaccheria, e infine Tasha con i suoi desideri, le sue paure e i suoi segreti. Gypo, a cavallo tra Festen e il realismo sociale à la Ken Loach, è il primo film britannico girato secondo i principi del manifesto Dogma95 di Lars von Trier.
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22 luglio ore 21,30 |
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Italia, 2006, Documentario 22’ Regia/Sceneggiatura Montaggio/Fotografia Lucia Stano – Nadia Dalle Vedove
Il ritmo, gli impegni, le tensioni e le piccole esaltazioni quotidiane di alcune famiglie italiane. I genitori della neo-nata Associazione Genitori Omosessuali “Famiglie Arcobaleno” raccontano le loro giornate e le forti motivazioni che le hanno spinte a organizzarsi e a fondare l’associazione. Un documentario che smonta l’idea che le famiglie omosessuali siano poche, isolate e radicalmente problematiche. La famiglia è famiglia.
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29 luglio ore 21,30 |
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Francia, 2005, 78’ Regia/Sceneggiatura François Ozon Interpreti Melvil Poupaud – Jeanne Moreau – Valeria Bruni-Tedeschi – Daniel Duval – Marie Rivière
Le Temps Qui Reste è il secondo capitolo di una trilogia sul lutto che François Ozon ha iniziato con Sotto la sabbia. Qui siamo nel mondo privato delle persone, nella loro sfera più intima, dolorosa e segreta. Ozon racconta con straordinaria sensibilità gli ultimi giorni di vita di Romain, un giovane fotografo di successo, che scopre che non gli restano più di tre mesi di vita. Romain rifiuta ogni trattamento, liquida il lavoro e, perrisparmiarlo, rompe con il suo compagno e si rifugia a casa della nonna (una commovente Jeanne Moreau), l’unica persona capace di comprendere il suo dramma perché anche lei “sta per morire”. Il film è una lucida e appassionata cronaca della solitudine, del pudore, dell’angoscia vissuti da Romain che con muta disperazione, non rinuncia al suo cercare la luce, il sole, il mare fino all’ultimo. Il tempo che resta a Romain è quello dell’accettazione e dell’attesa.
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4 agosto ore 21,30 |
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Spagna, 2002, 96’ Regia/Sceneggiatura Daniela Fejerman – Inés Parí Interpreti Leonor Watling – Silvia Abascal – Maria Pujalte – Rosa Maria Sardà
Racconta la reazione di tre sorelle, Elvira, Jimena e Sol, alla notizia che la madre, celebre pianista separata da anni dal marito, ha trovato un nuovo amore in una donna più giovane di lei. All’inizio le tre figlie reagiscono da donne moderne, tolleranti e progressiste quali si pensa debbano essere. Ma mentre la più giovane Sol, rockettara pop alla Britney, presenta in concerto ai suoi fan e agli sconcertati famigliari una canzone sui nuovi gusti della madre, la nevrotica Elvira (Leonor Watling, la ballerina di Parla con lei di Almodovar) sprofonda in una crisi d’identità sessuale, proprio nel momento dell’incontro con quello che può diventare l’uomo della sua vita. E alla notizia che la madre intende dividere il suo patrimonio con l’amante, emigrata cecoslovacca, le figlie dimenticano tutti i loro buoni propositi e si imbarcano nella delirante avventura di cercare di separarla dalla sua nuova compagna. Ma il piano prenderà una deriva inaspettata, conducendo la commedia a un beffardo finale.
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5 agosto ore 21,30 |
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Argentina/Spagna, 2007, 91’ Regia/Sceneggiatura Lucia Puenzo Interpreti Ricardo Darin – Valeria Berticelli – German Palacios – Martin Piroyanski – Inés Efron
Nella vita della 15enne Alex si nasconde un grande segreto. Appena nata, la sua famiglia ha lasciato Buenos Aires per andare a vivere nelle isolate terre della costa uruguayana. Un giorno una coppia di amici di Buenos Aires, con il loro figlio maggiore Alvaro, di 16 anni, decide di andare a trovare la famiglia di Alex. Il padre di Alvaro è un chirurgo plastico e ha accettato l’invito soprattutto per l’interesse che nutre, come medico, nei confronti di Alex. La forte attrazione che i due adolescenti provano l’uno per l’altra li porta a confrontarsi con paure e segreti nascosti… Intanto nella città iniziano a spargersi voci su Alex, che pian piano inizia ad essere considerata da tutti come un fenomeno. L’interesse ossessivo che la gente nutre per lei può diventare pericoloso…
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12 agosto ore 21,30 |
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USA, 2005, 90’ Regia/Sceneggiatura Richard Glatzer – Wash Westmoreland Interpreti Emily Rios – Jesus Castanos – Jesse Garcia – Chalo Gonzalez
Il film è uno sguardo sucosa accade quando la sessualità adolescenziale, gli antichi rituali e i prezzi dei beni immobiliari si scontrano. Magdalena fa parte di una famiglia messicano-americana che frequenta la chiesa di Echo Park a Los Angeles. Con l’avvicinarsi del suo quindicesimo compleanno, gli unici suoi pensieri sono il suo fidanzatino, il vestito che indosserà e la limousine che la accompagnerà nel giorno della sua Quinceañera, la tipica festa di tradizione latino-americana che segna il passaggio all’età adulta. Ma pochi mesi prima della grande celebrazione, Magdalena rimane incinta. Buttata fuori di casa, Magdalena va a vivere dal suo vecchio zio Tomas. Con lui vive anche Carlos il cugino di Magdalena, a sua volta cacciato di casa dai genitori. Carlos all’inizio non nasconde il suo disappunto per l’arrivo di Magdalena. La vecchia casa in affitto, dove Tomas ha vissuto felicemente per tanti anni, si trova su una tenuta che è stata recentemente acquistata da una ricca coppia gay bianca, pionieri della rivalutazione dei beni immobiliari del quartiere. Inevitabilmente i due mondi si scontrano quando la vita della coppia viene coinvolta nelle vite dei loro inquilini affittuari. Mentre la gravidanza di Magdalena diventa sempre più visibile, lei, Carlos e Tomas diventano sempre più una famiglia di esclusi, e anche l’aspetto economico del quartiere comincia a rivoltarsi contro di loro fino a farli precipitare in una crisi che incombe sulle loro vite.
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19 agosto ore 21,30 |
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Israele, 2004, 104’ Regia Eytan Fox Interpreti Lior Ashkenazi – Knut Berger – Carolina Peters – Gideon Shemer
Eyal, agente speciale del Mossad, riceve l’incarico di mettersi sulle tracce di Alfred Himmelman, un ex ufficiale Nazista. L’ inizio della missione lo vede molto demotivato, perché non crede che il vecchio ufficiale possa essere ancora vivo. Fingendosi una guida turistica entra in contatto prima e in confidenza poi con Axel, il nipote dell’ex-ufficiale. Axel si trova in Israele per vedere sua sorella che vive là da anni e vorrebbe convincerla a tornare in Germania per il compleanno del padre. I due uomini partono per un giro del paese e, durante il viaggio, l’atteggiamento sincero e aperto di Axel si misura con quello rigido e carico di pregiudizi di Eyal. La loro amicizia cresce di giorno in giorno e l’intimità che si crea permette ad Eyal di conoscere verità inizialmente celate: l’omosessualità di Axel e la notizia che il nonno dei due potrebbe realmente essere ancora vivo. Notizie che influiscono non solo nel rapporto tra i due uomini ma anche sul modo di pensare del rude agente segreto. Finito il tour, Axel riparte per la Germania.Per portare a termine la sua missione Eyal deve andare in Germania ed incontrarsi nuovamente con Axel. Riesce a farsi invitare alla festa di compleanno della famiglia dove scoprirà nuove inaspettate verità…
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26 agosto ore 21,30 |
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Italia, 2007, 110’ Regia Ferzan Ozpetek Interpreti Stefano Accorsi – Ambra Angiolini – Luca Argentero – Margherita Buy – Pier Francesco Favino – Milena Vukotic – Serra Yilmaz
«Favino è uno scrittore di favole. Buy una psicanalista che fa smettere di fumare, come è successo a me. Accorsi lavora in banca, scontento perché vorrebbe essere un altro. Ferrari fa composizioni floreali. Luca Argentero e Ambra vendono spazi pubblicitari. Milena Vukotic fa un´infermiera, un ruolo meraviglioso che avrei voluto fare io. E io sono innamorato di tutti, ruoli e interpreti. Non so come farò a dividermi e sono anche un po´ impaurito da tutta questa intensità. La storia è uscita fuori chiacchierando con Gianni Romoli (cosceneggiatore e produttore con Tilde Corsi, ndr) e giocando intorno a esperienze della nostra vita. Intorno alla cosa principale che è l´amicizia, che lega tutto. Amicizia mischiata ad amore e sesso, che poi è proprio lo specchio della mia vita. Di più non voglio dire perché tutto il sentimento che ho dentro voglio liberarlo facendo il film e non con un´intervista. Il titolo forse è un po´ da servetta, però è anche vero che quando tocchi il cuore delle persone semplici – come sono io -arrivi a tutti. Io lo so di avere una specie di sesto senso, quello che non ha a che fare con la testa, con il cervello. Non ho paura delle emozioni, dei sentimenti forti o anche strazianti». (Ozpetek su Repubblica del 28/8/06)
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