Questo documentario descrive il graduale emergere del cinema gay – dei suoi registi e del suo pubblico – come un genere sicuro di se e della propria necessità di esistere. Originato da opere come PARTING GLANCES (Bill Sher wood, 1986), HAIRSPRAY (John Waters, 1988) o LE AVVENTURE DI PRISCILLA, REGINA DEL DESERTO (Stephen Elliott, 1994), le sequenze presentate in questo film non sono solo pietre miliari del cinema gay e lesbico, sono momenti chiave del cinema in quanto tale. Le opere di registi come Pedro Almodóvar, Rosa von Praunheim, Ang Lee o Derek Jarman hanno cambiato sia il cinema gay che il cinema generale come pure il nostro modo di guardarlo. Star come Jude Law, Rupert Everett o Daniel Day-Lewis hanno dato vita a personaggi che fino ad allora nessuno aveva mai visto sullo schermo. Stephen Frears, Tilda Swinton, Stephen Fry, Patrice Chéreau, François Ozon, Udo Kier e Gus Van Sant ci raccontano, in conversazioni filmate, la storia del cinema gay delle ultime decadi. Gli innumerevoli inserti del film sono mostrati come proiezioni figurate in diversi ambienti, come lo schermo di un decadente cinema porno, le ormai morte toilet pubbliche di Tiengarten a Berlino, o il muro infuocato di una buia area di parcheggio a Los Angeles.
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