I TEDDY DELLA BERLINALE 2010

Parte oggi la 60ma Berlinale, con un cartellone ricchissimo anche di film a tematica lgbt che concorrono per il 24mo Teddy Award, tra le quali tre importanti opere italiane.

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Vedi sito ufficiala dei Teddy Award

Dicono che quest’anno l’Italia non è in concorso al festival del cinema di Berlino, è falso, perché abbiamo ben tre opere che concorrono al 24mo Teddy Award, il premio che viene assegnato alle migliori opere con riferimenti lgbt presenti nelle varie sezioni della Berlinale. I tre film, tutti di altissima qualità, sono “La bocca del lupo” di Pietro Marcello (già vincitore a Torino), l’attesissimo “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek e “Io sono l’amore” di Luca Guadagnino. Certo il Teddy Award non sarà un premio prestigioso come l’Orso d’Oro, ma, almeno per noi, è un premio assai più significativo. Nato nel 1987 per opera di Manfred Salzgeber (che l’anno precedente aveva creato, su decisione dell’allora Direttore del Festival, Moritz de Hadeln, una sezione, oggi chiamata “Panorama”, completamente dedicata al cinema lgbt), il Teddy è una onoreficenza che investe, oltre alle qualità tecniche e artistiche delle opere premiate, anche il loro particolare impegno sociale e politico rivolto a contribuire per una maggiore tolleranza, accettazione, solidarietà ed uguaglianza della realtà omosessuale nella società.

Quest’anno abbiamo una Berlinale che più gay non si può. Lo scorso anno avevamo nelle varie sezioni un totale di 39 opere a tematica lgbt che concorrevano per il Teddy Award. Quest’anno abbiamo in concorso per il Teddy ben 50 opere in totale, un numero mai raggiunto in nessuna delle precedenti edizioni.
La Berlinale festeggia quest’anno il suo 60mo compleanno e per l’occasione viene presentato nell’ampia retrospettiva il film “La legge del desiderio” di Almodovar che è stato il primo Teddy Award assegnato.

I PREMI ONORARI 2010

Rio Reiser Il 24mo Teddy Award vuole rendere un particolare omaggio a Rio Reiser, cantante, compositore, autore e attore morto nel 1996, del quale quest’anno ricorrerebbe il 60mo compleanno. Di lui ha scritto Herbert Groenemeyer: “E’ stato l’unico cantante tedesco che ho ammirato, per il suo entusiasmo passionale, il suo gusto del kitsch e per il suo patriottismo anarchico. Egli ha scritto le più belle canzoni di lotta e d’amore tedesche. Egli è stato un romantico e ha cantato spingendosi oltre e fuori dal linguaggio tradizionale tedesco”. Rio Reiser è stato il primo cantante tedesco ad annunciare pubblicamente la sua omosessualità. Insieme con il suo gruppo, Ton Steine Scherben, ha creato non solo la colonna sonora della generazione del ’68, ma anche la colonna sonora dell’inizio del movimento gay tedesco, producendo e portando sulle scene, negli anni ’70, la prima opera musicale gay tedesca. Nel 1977 Rio Reiser fu insignito del Deutscher Filmpreis per la sua partecipazione al film “Johnny West”.

Il motto di questa edizione del Teddy, “Il mio nome è essere umano” (My Name is Human Being) è stato ricavato da una canzone di Rio Reiser.

Werner SchroeterIl premio Speciale Teddy 2010 viene consegnato al regista Werner Schroeter, un radicale sperimentatore e un grande anticonformista che dalla metà degli anni ’60 ha ricoperto un ruolo unico nel panorama del cinema internazionale.
“Schroeter è il Cocteau dei nostri tempi. Il suo cinema è pura magia, egli ha creato un nuovo mondo, una nuova era, dove tutto è stilisticamente splendido e magico” (Libération). Insieme a Fassbinder, Herzog e Wenders, egli è stato uno dei più importanti autori del Nuovo Cinema Tedesco. Cosmopolita senza fissa residenza Schroeter ha girato film in Messico, Francia, Libano, Cecoslovacchia, Austria e, proprio in questi giorni, in Italia. Nello stesso tempo era impegnato a dirigere opere teatrali con un successo internazionale. In totale ha fino ad oggi diretto circa 20 film e altrettanti corti e più di 70 opere teatrali.

LA CERIMONIA DELLE PREMIAZIONI

Per la prima volta il Gala delle consegne dei premi e l’After Party avranno luogo alla STATION BERLIN (Luckenwalderstr. 4)
La Giuria del 24mo Teddy è formata da Bård Ydén (direttore dello Skeive Filmer / Oslo Gay & Lesbian Film Festival), Laura Coppens (direttrice del primo festival del cinema indipendente asiatico a Berlino), Michelle Mangan (direttrice di Outsiders – The Liverpool LGBTI Film Festival), Sridhar Rangayan (direttore di Kashish – Mumbai International Queer Film Festival), Gulya Sultanova (direttrice di Side by Side (Bok o Bok) – il primo festival annuale del cinema LGBT in Russia), Doris Senn (programmatrice da 10 anni del festival PINK APPLE di Zurigo), e Pau G. Guillen (co-direttore di Zinegoak, Bilbao International Gay and Lesbian Filmfestival).

Base Berlin I premi che vengono assegnati dalla Giuria Internazionale sono tre: il premio al miglior film, documentario e corto. Ricordiamo che tra gli autori premiati nelle scorse edizioni, oltre ad Almodovar figurano nomi come Gus Van Sant, Derek Jarman, Helmut Berger, Joe Dallesandro, John Hurt e Tilda Swinton.

Nella serata delle premiazioni per la consegna del 24mo Teddy Award, il 19 febbraio (trasmessa dalla rete franco-tedesca Arte la serata del giorno successivo) con un Gala Event alla Station Berlin, si esibisce sul palco “la Drag Superstar”Joey Arias, così definita dal New York Times, con brani dal suo spettacolo Off Broadway “Arias with a Twist”. Tra gli altri ospiti anche il balletto di Base Berlin (foto a lato), nato solo tre anni fa ha già conquistato premi e riconoscimenti internazionali.

Sul programma di questa speciale edizione del 24mo Teddy, hanno scritto articoli, tra gli altri, personaggi come Elfride Jelinek, Christine Kaufmann, Isabelle Huppert, Mark Crowley, Rosa von Praunheim, Ingrid Craven, Marianne Rosenberg.

Di seguito alcuni lungometraggi in competizione per il Teddy Award:

Concorso Berlinale
 
 

Shahada di Burhan Qurbani

tendenza: GG
nazione: Germania
anno: 2010
Il film ci racconta separatamente la vita di Maryam, Samir e Ismail, tre giovani mussulmani che vivono a Berlino. Durante il corso delle vicende raccontate ognuno di loro entra in crisi con i propri valori e la propria fede e sarà costretto a cercare nuove strade e a chiedersi chi sono, chi amano e in che cosa credono. Le loro storie s’incrociano in una moschea guidata dall’illuminato Iman Vedat.Maryam è la figlia di Vedat. E’ una buontempona che cerca di rassomigliare alle ragazze occidentali. Il suo comportamento libero è causa di continui conflitti con il padre single, preoccupato della condotta morale della figlia 19enne. Le sue paure hanno qualche fondamento, infatti Maryam si ritrova inavvertitamente incinta. Samir è nigeriano e insieme al suo amico tedesco Daniel frequenta le lezioni di Corano di Vedat. Appare subito chiaro che Daniel considera Samir molto più di un amico, sentimenti che sono ricambiati anche da Samir e che trasformano la loro amicizia in una vera e propria relazione. Ismail è un poliziotto 35enne con famiglia. Un giorno durante un’irruzione della polizia al mercato centrale, vede Leyla, la donna che tre anni prima rischiò di morire per un proiettile di rimbalzo partito dal suo fucile. Questo incontro sconvolge Ismail… Il titolo del film si riferisce alla prima regola dell’Islam: Shahada è la professione di fede mussulmana e nel film sta a significare le scelte che ognuno deve fare per trovare la propria strada.

Concorso Berlinale
 
 

Howl di Rob Epstein

tendenza: GGG
nazione: USA
anno: 2010
Film biografico sulla figura del controverso poeta americano Allen Ginsberg, icona della cultura beat durante gli anni ’50 e del movimento hippie e gay dagli anni ’60, che ripercorre il processo per oscenità intentato contro il suo rivoluzionario poema “Howl”. Siamo a San Francisco nel 1957 quando un capolavoro americano viene portato davanti alla corte. Il film ripercorre questo triste evento intrecciando tre differenti narrazioni: la tumultuosa vita del giovane Allen Ginsberg fino alla sua realizzazione come artista, le reazioni della società (il tema delle oscenità), e le vitalità psicoattive che sono alla base dell’originalità dello stesso poema. Questi tre aspetti crescono insieme in un ibrido miscuglio di generi che catturano e spiegano brillantemente uno dei momentio chiave della nascita della controcultura.

Concorso Berlinale
 
 

Kids Are All Right, The di Lisa Cholodenko

tendenza: LLL
nazione: USA
anno: 2010
Dalla regista di High Art e Laurel Canyon una vibrante storia su una famiglia moderna. Insieme da diversi anni la coppia di lesbiche Nic e Jules (Julianne Moore e Annette Bening) si ritrovano oggi con una bella famiglia composta da loro e da due figli, la diciottenne Joni e il più giovane Laser (Mia Wasikowska e Josh Hutcherson) avuti con l’inseminazione artificiale, a vivere in un confortevole bungalow artigianale a Los Angeles. Mentre Joni si sta preparando a frequentare il college, suo fratello Laser continua ad assillarla perché l’aiuti nella ricerca del padre biologico, che hanno appena scoperto essere il medesimo per entrambi. Andando contro alle sue convinzioni, Joni si lascia convincere a telefonare alla banca del seme, costringendola a rivolgersi al padre biologico Paul (Mark Ruffalo) per chiedergli se vuole incontrare sua figlia. Paul, un personaggio abbastanza sui generis, risponderà di sì ed entrerà nella vita della felice famiglia portando un assoluto scompiglio. Cholodenko dimostra ancora una volta la sua prodigiosa abilità nell’indagare sotto le apparenze della quotidianità per portare alla luce la vulnerabilità umana.

Culinary Cinema
 
 

Io sono l’amore di Luca Guadagnino

tendenza: L
nazione: Italia
anno: 2009
La casa dei Recchi, tra specchi, fiori e denaro, è un vero e proprio campo di battaglia. Strategie familiari e avvicendamenti alla guida dell’impresa di famiglia coinvolgono Emma e Tancredi, i loro figli Elisabetta, Edoardo e Gianluca, i compagni e promessi sposi. E’ la grande borghesia industriale lombarda che mira al consolidamento dei ruoli di ognuno dei suoi componenti. A questo mondo è del tutto estraneo Antonio, giovane cuoco poco avvezzo al compromesso. Equilibri e legami sono destinati a spezzarsi quando esplode la passione tra Emma e Antonio. Nel film corale di Guadagnino si mescolano intrecci, affari e sentimenti tra molti personaggi, tra questi, una delle protagoniste femminili è lesbica.

Forum
 
 

Bocca del Lupo, La di Pietro Marcello

tendenza: TTT
nazione: Italia
anno: 2009
A metà tra documentario e poema visivo, la storia d?amore tra Enzo, immigrato da giovane a Genova, e il travestito Mary, che Enzo conosce in carcere. Il rapporto tra due outsider vive sullo sfondo di una città-fantasma di reietti, il cui passato emerge attraverso rari filmati d?archivio. Il titolo allude a un celebre romanzo ottocentesco di Remigio Zena, ambientato nei vicoli genovesi.Un uomo torna a casa, dopo una lunga assenza. Scende al volo da un treno in una livida città portuale. L’attraversa cercando i luoghi di un tempo, ormai in dismissione, che affiorano alla memoria nel loro antico splendore. Nella piccola dimora nel ghetto della città vecchia, l’aspetta da anni una cena fredda e la compagna di una vita. Mary in strada ed Enzo in carcere si sono aspettati e voluti sin dal tempo del loro incontro dietro le sbarre, quando ancora si mandavano messaggi muti, registrati su cassette nascoste. Una casetta in campagna sopra la città e il suo mare, questo è il loro sogno, lontano dal tempo presente, sospeso in un altro tempo di semplice felicità. Ora e ancora, condividono il loro destino furtivo con i compagni degli abissi nel dedalo di Croce Bianca, Madre di Dio, Sottoripa? nomi antichi di un posto non ancora moderno dove il Novecento s’è incagliato come una nave senza ancora.

Generation 14 (plus)
 
 

Making the Boys di Crayton Robey

tendenza: GGG
nazione: USA
anno: 2009
Nessuno lo avrebbe previsto. Non c’era mai stato prima un palcoscenico pieno di personaggi gay dichiarati. E quando quest’opera diventò un hit a New York nel 1968 fu la cosa più sensazionale mai vista. La prima a Broadway di ?The Boys in the Band? il 14 aprile del 1968 fu seguita da non meno di 1001 repliche e il suo giovane scrittore, Mart Crowley, che aveva prima lavorato nella televisione sulla costa orientale, divenne improvvisamente lo sceneggiatore più ricercato. ?The Boys in the Band? era il dramma giusto al momento giusto. Se fosse apparso qualche tempo prima o qualche anno più tardi non avrebbe avuto lo stesso impatto. Quando William Friedkin portò il dramma sullo schermo (da noi titolato “Festa per il compleanno del caro amico Harold”), l’opera e i suoi protagonisti facevano già parte della cultura sociale di massa.Crayton Robey:”Mart Crowley è uno dei miei eroi personali. Durante la mia crescita, le opere di James Baldwin, Langston Hughes e ?The Boys in the Band? sono stati il principale materiale di riferimento che mi ha informato sulla vita gay. Ho finalmente incontrato Mart quando lo intervistai per il mio documentario di debutto “When Ocean Meets Sky”. Dopo quell’intervista, Mart si è dimostrato entusiasta all’idea di condividere con me il suo personale archivio, mettendomi nella straordinaria possibilità di creare un documentario che catturasse, dal palcoscenico al film, il rivoluzionario dietro le quinte (‘making of’) di “The Boys in the Band”.

Panorama
 
 

Arbre et la forêt, L’ di Olivier Ducastel

tendenza: GGG
nazione: Francia
anno: 2010
Frédérick vive gestendo una serra di alberi. Per sessant’anni quest’uomo non ha solo coltivato semi e piantine ma anche un grosso segreto. Solo sua moglie e il figlio primogenito hanno sempre saputo la verità. Improvvisamente questo figlio muore; i rapporti tra padre e figlio erano sempre stati conflittuali, ed ora Frédérick decide di spiegarne il motivo ai parenti più intimi, rivelando loro il suo segreto. Quando Frédérick era ventenne, la Francia era occupata dai nazisti e lui venne deportato a Schirmeck, un campo di concentramento nei Vosgi, a causa della sua omosessualità. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Frédérick, terrorrizzato da quanto aveva vissuto, scampato miracolosamente ad una sicura morte, vuole solo dimenticare e costruirsi una nuova vita, evitando tutto quello che prima era stato e che lo aveva portato verso l’orrore. Sceglie così di sposarsi e costruirsi una famiglia.

Panorama
 
 

Just Another Love Story di Rituparno Ghosh

tendenza: GGG
nazione: India
anno: 2009
Nei tradizionali teatri bengalesi non era difficile vedere uomini che coprivano ruoli femminili. Una di queste ultime star si chiama Chapal Bhaduri. Un giovane regista gay decide di fare un film su questi leggendari teatri e chiede al 71enne attore un’intervista. Inizia così una intensa conversazione che presto oltrepassa i confini di una normale intervista. Nel momento in cui l’attore descrive gli eventi più dolorosi ed emozionanti della sua carriera, il giovane regista e il suo operatore bisessuale sentono chiaramente che anch’essi sono passati attraverso sofferenze e conflitti simili nella loro vita. Due percorsi narrativi s’intrecciano, uno segue l’intervista, mentre l’altro rappresenta, con scene drammatizzate, la vita dell’anziana star. Dietro i contrasti delle due rappresentazioni, soggettiva ed oggettiva, formati da freddezza e intimità, baldanza e timidezza, vediamo che una profonda empatia si sviluppa tra intervistatore ed intervistato… Fino a poco tempo fa in India l’omosessualità era illegale e severamente punita. L’idea di questo film è nata prima che queste orrende leggi venissero abolite. Tuttavia permane nel Paese una diffusa antipatia verso gli omosessuali e il soggetto di questo film, sebbene nato prima della riforma, e ancora d’attualità e assai significativo.

Panorama
 
 

Amphetamine di  Scud

tendenza: GGG
nazione: Hong Kong
anno: 2009
In cinese la parola anfetamine ha un’altra allegoria, che tradotta potrebbe essere: “non è questo il suo destino?”. Un incredibile destino è quello che raggiunge improvvisamente un giovane allenatore sportivo eterosessuale chiamato Kafka, in questa appassionante storia d’amore folle. Una notte, la notte in cui si è separato dalla sua fidanzata, Kafka incontra un giovane direttore finanziario chiamato Daniel. Daniel si è trasferito a Honk Kong dall’Australia col compito di riparare i cocci dopo la crisi finanziaria dell’autunno 2008. Daniel, gay dichiarato, fa una sfacciata corte a Kafka che, causa il momento di solitudine e disperazione, cede alle sue avances. La loro storia fa subito scintille e i due uomini sono sicuri che il loro amore saprà superare tutti gli ostacoli che si frappongono tra loro, come i differenti orientamenti sessuali e la dipendenza dalle droghe. Daniel non ha motivi per dispiacersi di questo amore per Kafka. Kafka fa il possibile per ricambiare l’amore di Daniel, cercando di accettarlo nonostante nella sua vita non abbia mai avuto esperienze simili. Ma questa situazione viene complicata da un terribile ricordo… La tossicodipendenza può essere mortale, ma la dipendenza da un amore può essere ancora più fatale. Il regista ha dedicato questo film sul sesso, le droghe e il vero amore a tutti quelli che vivono per amare, ma che finiscono per perdere l’amore della loro vita.

Panorama
 
 

Beautiful Darling di James Rasin

tendenza: QQQ
nazione: USA
anno: 2010
L’artista transessuale Candy Darling era speciale – riuscendo ad emergere perfino fra le tante luminose figure della sottocultura newyorkese degli anni ’60 e ’70. Lou Reed, Tennessee Williams, Richard Avedon, Cecil Beaton e Robert Mappelthorpe si sono tutti ispirati a lei, e Andy Warhol le fece un monumento con il film Flesh. Ma come fece questo ragazzo di Brooklyn a diventare un fenomeno così seducente, l’icona underground di una decade, ancora oggi onorata in film, fotografie, canzoni e cortometraggi? Assistito da Jeremiah Newton, compagno di una vita di Candy, il regista Rasin inizia un’approfondita ricerca delle storie e dei dietro le quinte di questa abbagliante regina dello spettacolo. Una quantità enorme di foto, trovate nel patrimonio della star, che morì di leucemia nel 1974, così come uniche immagini e filmati d’archivio, ci raccontano l’esistenza selvaggia e bohemian di un personaggio che fu solo possibile nella New york di quegli anni. Una vita vissuta tra il leggendario night club ?Max?s Kansas City?, gli spettacoli off-off-Broadway, e il lavoro nella factory di Andy Warhol. Lou Reed: ?Candy came from out on the Island / In the backroom she was everybody?s darlin? / But she never lost her head / Even when she was giving head / She says, Hey babe / Take a walk on the wild side / I Said, Hey baby / Take a walk on the wild side / And the coloured girls go / Doo do doo do doo do do doo ??

Panorama
 
 

Initiation di Peter Kern

tendenza: GGG
nazione: Germania / Austria
anno: 2009
Il sedicenne Axel viene ritirato dalla scuola; non ha un apprendistato in vista e i rapporti con i suoi famigliari, specialmente con suo padre, si stanno rapidamente deteriorando. Axel decide di passare il suo tempo con una gang di neonazisti e skinheads che diventano presto gli amici che lui da tempo desiderava avere. Ma tutto nella vita ha il suo prezzo. Guidati dal violento Lippi, la gang attacca una mensa per i poveri. Una serie di sfortunati eventi portano Axel a pugnalare a morte Thomas Lorenz, il responsabile dell’istituto di carità. In fuga dalla polizia, Axel si nasconde in una vicina lavanderia gestita da Gustav Tritzinsky, un ottantenne gay. Gustav rimane colpito dalla rassomiglianza del giovane con Hannes, il suo primo amore, che fu sequestrato e assassinato dai nazisti dopo che Gustav lo aveva accidentalmente tradito. In breve tempo una strana amicizia si sviluppa tra i Gustav e Axel. Axel cerca di rendersi utile in lavanderia mentre contemporaneamente viene controllato dalla band neonazi che ha scoperto che uno dei suoi membri è diventato amico di un omosessuale. Gli amici di Gustav, tra i quali il travestito Christina Thuermer, consigliano Gustav di consegnare Axel alla polizia prima che qualcosa di più grave possa accadere, ma lui si rifiuta decisamente. Quando la band neonazi viene individuata dalla polizia in connessione alla morte di Thomas Lorenz, la gang decide di uccidere Gustav, sospettando che Axel gli abbia confessato il suo crimine. Ora Axel si trova davanti ad una difficile scelta tra gli amici neonazi e la più umana e genuina amicizia di Gustav…

Panorama
 
 

Mine vaganti di Ferzan Ozpetek

tendenza: GGG
nazione: Italia
anno: 2010
Nel film, ambientato nel Salento, Riccardo Scamarcio interpreta un omosessuale, Tommaso Cantone, un figliol prodigo che torna in famiglia dopo anni di assenza, dove lo aspettano il padre (Ennio Fantaschini), la madre (Lunetta Savino), la zia (Elena Sofia Ricci), il fratello Antonio (Alessandro Preziosi) e l’amica d’infanzia Alba (Nicole Grimaudo). Tutti hanno grosse difficoltà ad accettarlo come gay, anche se il padre vorrebbe affiancarlo al fratello Antonio nella gestione del pastificio di famiglia. Il regista ha detto che al centro del film c’è “il ritorno a casa dalla grande città di Tommaso, gay, che dovrebbe durare solo qualche giorno. Per mettere in chiaro le cose di famiglia, per dividere i beni, per un passaggio di mano nella guida del pastificio di famiglia. Ma il coinvolgimento familiare e dei luoghi di origine diventa una trappola. Al centro del centro c´è una cena”. Il regista Ozpetek, che ha scritto il film insieme a Ivan Cotroneo, ha dichiarato: «Con questo film dopo anni getto uno sguardo, spero più maturo ma anche più divertente, sul grande tema della famiglia. Un tema che nonostante le trasformazioni sociali rimane più misterioso e stimolante che mai».

Panorama
 
 

Nacidas para sufrir di Miguel Albaladejo

tendenza: LLL
nazione: Spagna
anno: 2009
Flora, 72 anni, è un’anziana zitella. Vive in un piccolo villaggio ed ha passato tutta la vita ad occuparsi dei suoi parenti. La sua unica sorella è morta giovane lasciandole tre nipotine da allevare. Queste appena raggiunta la maggiore età hanno abbandonato il villaggio. Ora Flora inizia a preoccuparsi. Sta arrivando il momento in cui le tre giovani donne dovrebbero prendersi cura di lei e Flora teme che possa venire portata in un ricovero per anziani dove una delle nipoti lavora. La sua salvezza è Purina, una donna che in tutti questi anni l’ha sempre aiutata e che lei considera come l’unico membro della sua famiglia… Il film è una commedia romantica, con una fondamentale differenza: solitamente in questo genere di film si parla di una ragazza che incontra il suo ragazzo (o viceversa), poi lo perde e infine lo riconquista, qui invece abbiamo il caso di una padrona che incontra una serva, poi la perde e alla fine la riconquista. Alla resa dei conti si tratta di due povere donne che hanno trascorso tutta la loro vita lavorando duramente e sacrificandosi per gli altri.

Panorama
 
 

Open di Jake Yuzna

tendenza: QQQ
nazione: USA
anno: 2009
Un road film queer con storia transexual. In questo debutto cinematografico il regista Jake Yuzna combina spettacolarmente tutti i generi di permutazione sessuale. Una delle protagoniste del film è la giovane ermafrodita Cynthia, che incontra Gen e Jay, una coppia che si è recentemente messa sotto i ferri della chirurgia plastica per realizzare una “pandrogony”. Questa parola esprime la speranza che due persone possano fondere le loro espressioni facciali, creando una nuova e isolata identità e diventando un’unica entità.Cynthia rimane affascinata da questa idea, abbandona immediatamente suo marito e parte con Gen e Joy in un viaggio in auto che la condurrà attraverso quello che rimane del sogno americano nel ventesimo secolo. Nello stesso tempo, la transessuale Syd incontra un giovane punk chiamato Nick ed è subito un colpo di fulmine per entrambi, testimoniato anche dalla gravidanza di Syd… Un film sui trattamenti ormonali e le operazioni di cambio sesso, un film che ci svela un nuovo tipo di umanità, pioniera di trascendenti esperienze, con autentici ermafroditi e transessuali che uniscono le loro forze per presentare sullo schermo le nuove possibilità di liberazione corporale agli albori del terzo millennio.

Panorama
 
 

Plein sud di Sébastien Lifshitz

tendenza: GGG
nazione: Francia
anno: 2009
Siamo in estate, il 27enne Sam viaggia spedito verso sud alla guida della sua Ford. Con lui viaggiano Mathieu e Léa, fratello e sorella raccolti al bordo della strada. Léa è bella, sexy, superfemminile, ama molto gli uomini, che sono pure molto desiderati da Mathieu. Decisi ad affrontare un lungo viaggio, evitando le autostrade, si propongono di raggiungere la Spagna mentre cercano di conoscersi meglio, di confrontarsi, di amarsi. Ma Sam ha un segreto, un’antica ferita che lo porta ad isolarsi ogni giorno di più. Separato dalla madre appena dopo l’infanzia, in questo viaggio ha un solo desiderio: ritrovarla… Personaggi tutti bellissimi, Léa Seydoux è supersexy, concupita da Jérémie (Pierre Perrier), Mathieu (Théo Frilet) s’innamora subito di Sam (Yannick Rénier) filmato dal regista come un’icona gay, nasconde una pistola con la quale pensa di riscattare il suo passato, di liberarsi dal suo complesso edipico… Il regista affronta ancora una volta tutte le tematiche a lui care, omosessualità compresa, più o meno tromentata, con un film che non deluderà i suoi fedeli ammiratori.

Panorama
 
 

Postcard to Daddy di Michael Stock

tendenza: GGG
nazione: Germania
anno: 2009
Il film racconta la storia autobiografica degli abusi sessuali subiti dal regista Michael Stock da parte del padre. Venticinque anni dopo mette a confronto suo padre e la sua famiglia con la storia della sua vita. Facendo questo il regista indaga sugli aspetti più reconditi di una famiglia liberale e di sinistra dove gli abusi sessuali sembravano inimmaginabili. Eppure ci sono stati e proseguiti per anni. Perché di tre figli, solo quello più giovane abbia dovuto subirli è una cosa che il regista, ancora oggi, non sa spiegarsi. Sebbene siano passati tanti anni, Michael, non ha ancora superato i sentimenti di colpa e di vergogna per quei traumatici fatti. Conversando con i fratelli e la madre Margret nella loro casa nella Foresta Nera, egli apprende le drammatiche conseguenze di quegli avvenimenti sull’intera famiglia, ancora vivide. La sorella Anja, un’educatrice sociale qualificata e madre di due figli, ha tagliato completamente i ponti col padre. Il fratello di Michael, Christian, un editore e ricercatore scientifico, è l’unico ad avere ancora dei contatti col padre, sebbene condanni fermamente i suoi abusi. Christian ricorda i tempi della sua giovinezza benevolmente e pensa che suo padre abbia cercato di dare a loro una vita migliore di quella che aveva avuto lui. Michael ci racconta anche i particolari della sua vita da adulto, una vita trascorsa sempre all’ombra dei traumi infantili. Ci parla dei suoi problemi, della promiscuità e di come ora debba convivere con l’HIV. Un infarto nell’autunno del 2007 lo ha messo ancora una volta davanti al suo passato. Durante un viaggio in Thailandia decide di fare questo film come un messaggio video per suo padre.

Panorama
 
 

Man Who Sold the World, The di Swel Noury

tendenza: G
nazione: Marocco
anno: 2009
Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Marrakesh 2009 dove ha creato sconcerto la scena di un bacio gay tra i due protagonisti, con commenti infastiditi, insulti ad alta voce e urla rivolte allo schermo. C’è persino chi ha abbandonato la sala. ‘L’uomo che vendette il mondo’, opera seconda dei fratelli emergenti Imad e Swel Noury è tratto da un racconto poco noto della produzione giovanile di Fëdor Dostojevskij dal titolo ‘Un cuore debole’ sul caso psichiatrico di un uomo che impazzisce per una improvvisa estasi di gioia, è ambientato in una fantomatica città sconvolta da una guerra senza fine e si incentra sul rapporto tra due giovani colleghi, X e Nay, che per lavoro trascrivono documenti in un Ministero. La loro amicizia diventa sempre più intensa finché uno dei due si innamora ricambiato di una ragazza, Mimi, scatenando la gelosia dell’altro. Raramente il cinema africano ha affrontato il tema dell’omosessualità e solitamente in maniera piuttosto cauta (vedi il cinema di Yousry Nasrallah o più recentemente Yacoubian Building di Marwan Hamed), quindi la reazione del pubblico – anche se si tratta di un festival internazionale – è dovuta soprattutto al fatto che si tratta di un tabù ancora persistente nella società del continente nero. (Roberto Schinardi, Gay.it)

Panorama
 
 

Owls, The di Cheryl Dunye

tendenza: LLL
nazione: USA
anno: 2010
Dieci anni prima ?The Screech? era la più forte band lesbica in circolazione. Iris e Lily erano le vocaliste leader, MJ la produttrice, e Carol andava sempre in viaggio con loro. Ma i giorni dei grandi sogni e delle notti selvagge sono ormai solo un ricordo. La sexy Iris oggi beve un po’ troppo e fantastica su un ritorno al passato che non si materializza mai. Iris e MJ si sono separate anni fa, ma si frequentano ancora. Carol e Lily sono così annoiate della loro relazione che sembrano incapaci di qualsiasi decisione, eccetto forse di fare un bimbo insieme. A questo punto la giovane Cricket entra in questo triangolo delle Bermuda di rozzi desideri, delusioni, rabbia e noia. Questa intrigante 25enne stava cercando dei guai e finalmente li ha trovati. Dopo una festa in piscina stracolma di cocaina e alcool, Iris si trova nel grembo di Cricket. Questo provoca MJ – alla quale Iris era stata così spesso infedele – che va su tutte le furie. Una discussione tra le due si trasforma presto in una violenta lotta durante la quale Cricket è ferita a morte. Le ragazze decidono di tralasciare le loro divergenze, si mettono d’accordo e si sbarazzano del cadavere. Questa complicità crea tra loro un forte legame. Ma poi, un anno più tardi, il misterioso Skye si presenta alla porta di Lily e Carol. La vendetta è il suo scopo e la seduzione la sua strategia… La regista e i produttori del film hanno invitato un gruppo di artisti gay e lesbiche per collaborare al progetto del film.

Panorama
 
 

Veselchaki di Feliks Mikhaylov

tendenza: QQQ
nazione: Russia
anno: 2009
Cinque drag queen di Mosca in giro per il Paese con i loro spettacoli. La subcultura clandestina di un club moscovita e le esibizioni delle sue drag queen diventano lo specchio rivelatore della profonda cultura omofobica presente ancora oggi nella società russa. Uno sguardo a questa famiglia di artisti ci mostra la dura normalità che devono fronteggiare e la fatica che viene richiesta ad ognuno di loro per non soccombere. Tuttavia, nonostante tutti gli ostacoli, questi protagonisti riescono a rimanere in piedi grazie solo alle proprie forze.

Panorama
 
 

Zona sur di Juan Carlos Valdivia

tendenza: L
nazione: Bolivia
anno: 2009
Nella città di La Paz, diversamente da altre grandi città dove le famiglie ricche vivono sulle colline, il ceto benestante abita la parte bassa della città, chiamata il Distretto Sud. La vita prosegue tranquilla nella grande casa circondata da un bellissimo giardino. Tutto appare sereno e meraviglioso alle diverse persone che vi abitano: la madre, Carola, coi suoi tre figli, Patricio, Bernarda e Andrés e i domestici Wilson e Marcelina, indigeni Aymara che provengono dalle montagne della Bolivia. Il dramma emerge lentamente, senza particolari stratagemmi narrativi, osservando il tran tran quotidiano, fino a quando certe forze, sia interne che esterne, fanno alzare le fiamme che covavano sotto la cenere. Il film ci racconta gli ultimi giorni di una ricca famiglia boliviana che deve affrontare i rivolgimenti sociali in corso nel Paese. Tra i motivi che metteranno in subbuglio la famiglia anche la scoperta dell’omosessualità della figlia Bernarda.

Perspektive Deutsches Kino
 
 

Silver Girls di Saara Aila Waasner

tendenza: L
nazione: Germania
anno: 0
Questo doc racconta la storia di tre nonne che si guadagnano da vivere come prostitute. Christel, Paula e Karolina lavorano sia nelle proprie stanze in un bordello che su appuntamento in uno studio sadomaso. Esse non sentono il bisogno di giustificare quello che fanno e nemmeno di fare uno spettacolo della loro professione. Queste tre donne sono impegnate in un costante carosello di cambiamento d’identità, vendere sogni e nello stesso tempo condurre una vita privata. Le loro sfaccettate personalità ci rendono chiaro come si presentino differenziate nei loro incontri, e per quali motivi hanno scelto di guadagnarsi il pane come lavoratrici del sesso. Il film entra profondamente nelle vite e nella routine di queste tre donne della classe media. Esse si dimostrano estremamente franche, aperte e confidenziali. Sicure di sé e orgogliose, qualche volta senza dire una parola davanti a persone loquaci, ma spesso piene di spirito, ci spiegano che cosa vuol dire per loro questo lavoro. Ci spiegano anche quanto vero amore – quel tipo d’amore che non è in vendita – esso devono dare. Un film sui sentimenti, su una professione che richiede di nascondere le emozioni sotto una facciata esteriore e parole calcolate. Un film che ci racconta anche l’avanzare degli anni.

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