BOX OFFICE 2009

Siamo anzitutto felicissimi del primo meritatissimo posto conquistato a sopresa dall’esordiente Checco Zalone col film “Cado dalle nubi” di Gennaro Nunziante. Un film che parla di una coppia gay e dell’omofobia in modo intelligente (anche commovente) coniugando divertimento e tematiche importanti. Il film è stata una scommessa vinta da chi, come Zalone e compagni, non si sono fatti intimidire da coloro che continuano a pensare che nei blockbuster non può esserci spazio per personaggi gay autentici, ma, eventualmente, solo per le solite ridicole macchiette (vedi cinepanettoni).

Considerando i primi 10 titoli della classifica, cioè quelli che hanno superato il milione d’incassi, possiamo subito notare che quest’anno vi troviamo ben 5 titoli a rilevante tematica gay (lo scorso anno ne avevamo solo uno, “L’uomo che ama” con 1.386.323 euro d’incasso), e ben tre a completa tematica gay, che sono la bellissima biografia di “Milk” di Gus Van Sant, l’italiano “Diverso da chi?” con il bravo Argentero (finora in Italia solo Ferzan Ozpetek era riuscito ad arrivare a questi livelli della classifica), e “Il dubbio” di John Patrick Shanley tutto giocato sull’omosessualità velata del prete interpretato da un sempre grandissimo Philip Seymour Hoffman.

Una buona posizione, 11 posto, ha ottenuto anche il coraggioso “Viola di Mare” di Donatella Maiorca, nonostante abbia avuto contro parte della critica che non ha voluto comprenderne l’alto valore sociale e, per noi, anche formale con una scrupolosa e suggestiva ricostruzione d’epoca.

A nostro giudizio meritavano più attenzione film bellissimi come “Motel Woodstock” che con la scusa di rivivere l’emozione dei preparativi dello storico festival ci racconta la bella iniziazione gay del protagonista; “Valentino: The Last Emperor” di Matt Tyrnauer, da noi un po’ snobbato (festival di Venezia compreso) ed ora in lizza per le candidature agli Oscar 2010, un doc che è anche una bellissima storia d’amore tra Valentino e il suo socio Giancarlo.

Quasi completamente ignorati, per colpa di una cattiva distribuzione e di un lancio praticamente inesistente, titoli interessanti come “Sogno il mondo il venerdi”, “L’amore e basta” (che comunque, cosa assai rara per un doc gay, è riuscito ad arrivare in qualche sala), “Aria“, “Ritorno a Brideshead” e “Senza amore“, che si trovano ingiustamente in fondo alla classifica.

Da notare comunque che ben 10 titoli in classifica sono di produzione italiana, un vero exploit per il cinema lgbt di casa nostra, considerato che di questi tempi è molto difficile arrivare nelle sale (ormai composte in grande maggioranza da multiplex) per qualsiasi film che non sia una grossa produzione americana o una commedia con nomi di richiamo (ma anche queste trovano difficoltà, vedi il caso di “I Love You Phillip Morris” con Jim Carrey e Ewan McGregor, in attesa da un anno).

Fortunatamente resistono ancora (ma per quanto?) piccole case di distribuzione come l’Archibald, la Bolero, la Lucky Red (che il nostro bravo Andrea Occhipinti sta impegnandosi ad allargare), Movimento Film, ecc. che continuano a promuovere un cinema di qualità e d’impegno, che altrimenti non arriverebbe nemmeno al dvd.

TABELLA CON GLI INCASSI 2009 DEI FILM LGBT DISTRIBUITI