Mentre siamo in attesa di scoprire (oltre al bacio lesbico tra Penelope Cruz e Scarlett Johannson in Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen) i film Lgbt del festival di Cannes 2008 che si inaugura oggi, ci vogliamo soffermare su quanto bolle in pentola nella recente produzione cinematografica italiana in merito a film con tematiche o personaggi lgbt.
Una bella notizia ci viene dalla casa di produzione Jean Vigo Italia, diretta da Elda Ferri, che ha acquistato i diritti del bestseller internazionale “Un giorno questo dolore ti sarà utile” di Peter Cameron, assegnando il progetto del film al regista Roberto Faenza (I Vicerè). La produzione dovrebbe essere una coproduzione tra Jean Vigo Italia e una società indipendente americana. Il libro racconta alcuni momenti della vita di Peter, un ragazzo 18enne, gay ma ancora non ufficialmente dichiarato (entrambi i genitori separati cercano di accattivarsene le simpatie assicurandolo – quasi un tormentone – che anche se gay gli vorranno ancora più bene) che s’innamora di un collega nero alla galleria d’arte della madre dove lavora per passare il tempo. Libro delicatissimo e pieno di una sottile e coinvolgente grazia che ha catturato lettori in tutto il mondo. Ricordiamo che un’altro libro dello stesso autore Peter Cameron “Quella sera dorata”, anch’esso con personaggi e tematiche gay, è appena stato portato sullo schermo dal regista James Ivory col titolo “The City of Your Final Destination”.
D’obbligo parlare della prima serie tv prodotta da Sky (che a giugno promette una serie di film a tematica scelti da Fourlab) e diretta dal regista Guido Chiesa con la supervisione di Gabriele Salvatores, “Quo vadis baby?”, una serie di in 6 puntate da 90 minuti ciascuna, con una storia “verticale” che si conclude in ogni episodio e una storia “orizzontale” che procede per tutto l’arco delle puntate. Tra i protagonisti principali, oltre alla brava e bella Angela Baraldi nelle vesti della detective Giorgia Cantini, l’assistente gay Lucio (Alessandro Tiberi), ballerino di tango con i piedi per terra, chiamato dalla detective «fior di fragola», che non fa mistero dei suoi amori (vedremo anche baci gay sulle labbra). La serie inizia giovedì 15 maggio alle ore 21:00 su Sky Cinema 1 e verrà trasmessa in chiaro su Italia Uno da novembre 2008. Sky ha in cantiere anche una seconda serie tv ispirata a “Romanzo criminale” di Michele Placido che pure dovrebbe contenere qualche personaggio gay.
Arrivano invece notizie meno confortanti dal set di “Diverso da chi” che il regista Umberto Riccioni aveva iniziato a girare per Cattleya un mese fa ma che ora sarebbe sospeso per mancanza di fondi. Film importante e coraggioso che vede l’impiego di attori emergenti come Luca Argentero (foto sopra), Filippo Nigro e Claudia Gerini per una storia che ha per protagonisti una coppia di gay innamorati che devono fare i conti con la politica arretrata italiana (vedi Dico, discriminazioni, elezioni, ecc), i diritti civili, la genitorialità e, purtroppo anche un tradimento fuori dal politically correct . Ma il finale ottimistico metterà molte cose a posto. Il regista Riccioni, alla sua opera prima, ha detto in una intervista al Corriere che “siamo nel profondo Nord in una storia di diversità e pregiudizi, una satira per dimostrare che le persone sono più evolute della politica… il quadro è un po’ quello della ex Unione con i vari inciuci, anche per mostrare una certa intolleranza della sinistra, che ai tempi di Pasolini non ammetteva i gay… oggi rimane una pregiudiziale forte per tutti: che fine hanno fatto i Dico? Nella storia scritta da Fabio Bonifacci, candidiamo un gay a sindaco, come è accaduto in molte metropoli europee…”
Altro caso, completamente diverso, è quello del primo “cinecocomero”, da altri presentato come un grande ritorno della commedia all’italiana, “Un’estate al mare” di Carlo Vanzina, sceneggiato insieme al fratello Enrico, che dovrebbe arrivare sugli schermi italiani il prossimo 26 giugno, cioè in piena estate, rompendo la tradizionale stagione estiva italiana fatta solo di recuperi o film di serie b. Questo film si presenta invece come un classico blockbuster con nomi di grande richiamo come Lino Banfi, Gigi Proietti, Anna Falchi, Biagio Izzo, Nancy Brilli, ecc. Nel film, diviso in sette capitoli che vorrebbero fotografare con ironia la realtà italiana contemporanea, abbiamo anche un personaggio gay (“purtroppo” gay secondo una infelice dichiarazione dell’attore Biagio Izzo che lo interpreta) che però è tale solo per finta, in quanto va di moda e gli rende bene col suo lavoro di antiquario. Arriva però la solita bella e ricca americana (Alena Seredova) che per amore lo smaschererà scoprendolo un “vero uomo”, come ha dichiarato l’attrice con un’altra infelice uscita che fa pensare che i gay, in quanto tali, non possano essere dei veri uomini. A parte questi poco accattivanti preludi siamo ansiosi di vedere il film sperando che ci offra qualcosa di più dei soliti stereotipi gay.
Qui sotto la copertina del libro di Cameron