BILANCIO 2006 DEL CINEMA LGBT IN ITALIA (SECONDA PARTE)

Continuiamo e terminiamo il breve esame dei titoli (questa volta a parziale tematica LGBT) che hanno reso eccezionale il 2006 per il pubblico gay,

CL
TITOLO
(i titoli evidenziati sono ancora in programmazione)
DATA USCITA
NUMERO SALE
(tra parentesi il numero max di sale raggiunto nelle settimane successive)
INCASSO TOTALE
NAZIONALE
(non definitivo)
1
Il diavolo veste Prada
13/10/2006
417(420)
14.223.275
2
Il Caimano
24/3/2006
370(386)
6.752.244
3
Slevin – patto criminale
25/8/2006
304
3.540.736
4
Poseidon
1/6/2006
347
3.041.330
5
Basic Instinct 2
31/3/2006
384
2.575.928
6
V per vendetta
17/3/2006
295
2.257.628
7
Black Dahlia
29/9/2006
318
2.239.433
8
The Libertine
10/2/2006
273
1.677.871
9
The Weather Man
3/3/2006
192
1.478.952
10
Little Miss Sunshine
22/8/2006
68
1.182.796
11
Lady Henderson presenta
6/1/2006
68(79)
927.278
12
La neve nel cuore
20/1/2006
101
742.886
13
Capote
17/2/2006
70
695.980
14
Il mio migliore amico
8/12/2006
43(71)
609.258
15
Ma l’amore …sì!
17/11/2006
192
520.347
16
False verità
14/4/2006
71
431.603
17
Cuori
1/12/2006
12(40)
361.949
18
4-4-2 Il gioco più bello del mondo
19/5/2006
101
356.854
19
The Producers
17/3/2006
84
344.073
20
Ricky Bobby
3/11/2006
30
30.805

FILM CON PARZIALE TEMATICA LGBT

Come potete notare dalla tabella soprastante sono ben 20 i titoli usciti nel 2006 nelle nostre sale, che avevano un sicuro richiamo di interesse per il pubblico gay, ed abbiamo volutamente escluso titoli importanti come Volver di Almodovar, Marie Antoinette della Coppola e Fur con la nostra icona Nicole Kidman, United 93, perchè giudicati troppo poveri come contenuto gay (anche se siamo sicuri che nessun gay amante del cinema se li sarà lasciati sfuggire). Aggiunti ai titoli precedentemente esaminati possiamo dire che quasi ogni settimana abbiamo avuto la possibilità di andare al cinema e di ritrovarci in qualche personaggio, cosa mai accaduta prima nel nostro Paese. Abbiamo potuto per la prima volta nella storia del cinema diventare un eroe in un film catastrofico e d’azione (Poseidon), oppure un rivoluzionario o una rivoluzionaria perseguitata in un film d’avventura (V per vendetta), un raffinato manager di moda in un film record d’incassi (Il diavolo veste Prada), ecc. ecc. L’omosessuale al cinema, come speriamo nella realtà, non spaventa più, anzi crediamo che sia, come deve essere, un motivo in più per attirare il pubblico, certamente quello omosessuale, ma non solo. E il 2007, da un primo sguardo, si presenta forse ancora migliore.
Segue una breve presentazione dei titoli sopra elencati.

~ ~ ~

Iniziamo questo breve riassunto con Lady Henderson presenta, un bellissimo e raffinato musical uscito il 6 gennaio 2006 in 68 sale. Nel film c’è solo un personaggio gay rivelato da una breve battuta della proprietaria del teatro che si meraviglia di come mai la star Bertie, un bellissimo giovanotto, non sia turbato dalle splendide fanciulle (che si denudano) e lui risponde che “Non è questa la mia inclinazione”. Ma il film è come concezione e spirito uno dei più “gay” dell’anno. Incasso globale 927.278 €.

Il 20 gennaio esce La neve nel cuore in 101 sale con un incasso totale di circa 743.000 €. Avevamo la tentazione di inserire questo film tra quelli a prevalente tematica gay, perchè in effetti tutto il film si basa su uno scontro generazionale che prende spunto proprio dalla tematica omosessuale, purtroppo a parti invertite, nel senso che qui è la giovane fidanzata del figlio (Sarah Jessica Parker) a considerare anormale un amore omosessuale, rappresentato dal figlio sordomuto fidanzato a un ragazzo di colore (e molto bene integrati nella famiglia). Abbiamo omosessualità, coppia gay (anche se non vediamo nemmeno un bacio), accettazione famigliare, ecc. in un film assolutamente natalizio, cioè per un target famigliare, cosa che lo rende ai nostri occhi ancora più prezioso.

Il 10 febbraio esce The Libertine, trainato dalla star Johnny Deep e quindi lanciato subito in 273 sale ma che non incasserà quanto sperato, fermando la sua corsa dopo solo tre settimane con un incasso totale circa 1.7 milioni di €. Il film, che vorrebbe essere la storia vera del conte di Rochester amico e confidente di re Carlo II, è tetro e a volte volgare e, dopo i diversi tagli richiesti dalla produzione (baci gay e scene di nudo), del rapporto omosessuale tra il re ed il poeta rimane solo una passeggiata che fanno mano nella mano e nulla più.

Il 17 febbraio esce Capote trainato dai premi al protagonista Hoffman (che prenderà anche l’Oscar) e porterà il film ad incassare quasi 700.000 euro dopo più di un mese di permanenza in classifica. Il film, nonostante sia la storia di un famoso scrittore omosessuale, lo inseriamo in questa categoria perchè non va molto oltre l’effeminatezza del personaggio, a differenza di “Infamous”, che è praticamente la stessa storia, ma questa volta centrata sulle problematiche gay dei personaggi, che vedremo sui nostri schermi dal prossimo 12 gennaio. A nostro giudizio uno dei più bei film gay degli ultimi anni. Sarà interessante comparare la reazione del pubblico di fronte ai due film, anche se purtroppo quest’ultimo ha perso l’effetto novità.

Il 3 marzo esce The Weather Man in 192 sale, con un buon lancio pubblicitario che gli farà incassare quasi 1,5 milioni di euro. Di gay nel film c’è solo il figlio del protagonista (Nicolas Cage), un quindicenne, gay velato, che si lascia coinvolgere in una storia con uno psicologo che finirà poi davanti alla polizia. Il padre che ha capito come sono veramente andate le cose e quindi anche l’omosessualità del figlio, si limiterà a dirgli, in una delle ultime scene del film, che per fare certe cose che fanno gli adulti deve aspettare di esserlo. Tutto politically correct e fin troppo discreto.

Il 17 marzo esce in 295 sale V per vendetta, film molto atteso, che si piazza subito al terzo posto della classifica settimanale e che incasserà globalmente quasi 2,3 milioni di euro. Significativo che in un film di grandissimo budget, con attori di prima grandezza, dedicato ad un pubblico molto giovane, sia stata inserita una così forte tematica omosessuale, sia con un personaggio gay (un popolare talk show interpretato dall’attore gay Stephen Fry, che nasconderà Evey quando il governo la sospetterà di collusione con V), sia con un personaggio lesbico, Valerie (Natasha Wightman), una ragazza imprigionata della quale ci viene raccontata in dettaglio, con flashback, tutta la storia. Un forte messaggio contro l’omofobia, che ci dice quanto stiano cambiando le major hollywoodiane.

Lo stesso giorno, il 17 marzo, esce anche The Producers, una riedizione di “Perfavore non toccate le vecchiette” di Mel Brooks, un musical interpretato dall’attore gay Nathan Lane insieme a Matthew Broderich e Uma Thurman. Il film è stato lanciato in 84 sale (poche per una produzione così grossa) ed è rimasto in cartellone solo tre settimane settimane con un incasso assai deludente di circa 350.000 euro. Il film è pieno di personaggi gay scheccanti e tutta l’atmosfera, dalla prima all’ultima scena è molto “camp”. Il pubblico gay, che già adora il musical, si è trovato davanti ad un film che senbra fatto apposta per lui, tutto giocato in casa. Ma forse occorreva un briciolo di novità in più.

Il 24 marzo esce la sorpresa dell’anno, sia per noi che per il pubblico in generale, cioè Il Caimano di Nanni Moretti che arriva addiritura primo al box office settimanale con una distriuzione in 386 sale e un incasso globale di 6.752.244, rimanendo in classifica fino a metà giugno. La nostra sorpresa è stata quella di trovarci come protagonista una lesbica dichiarata, che vive felicemente in coppia, con tanto di filgioletto ottenuto con l’inseminazione artificiale in Olanda, e perfettamente accettata dalla famiglia. Un film italiano, di grande successo, che presenta una famiglia lesbica positiva, oltre che una novità cinematografica è anche un segno che qualcosa sta finalmete cambiando nel nostro paese, e per dimostrarlo vedremo che questo esempio non resterà isolato.

Il 31 marzo esce Basic Instinct 2, seguito assai inferiore del campione d’incassi di 12 anni prima, con protagonista una bisessuale Sharon Stone che ci regala diverse scene erotiche anche lesbo (con probabili controfigure), che sono forse l’unica vera attrattiva di un film concepito solo pensando al botteghino. Il film esce in 384 sale ma non riesce a superare Il Caimano sia nella classifica settimanale che nell’incasso globale che si ferma a poco più di 2,5 milioni di euro.

Il 14 aprile esce False verità di Atom Egoyan, un film basato sulla storia di due show man, omosessuali che si amano segretamente, coinvolti in un omicidio che distruggerà le loro vite (in realtà distrutte dall’inganno e dall’ambizione). Il film è molto bello nel rievocare celebri scandali hollywoodiani, ma per scelta registica lascia sullo sfondo la problematica omosessuale, che emerge chiaramente solo nel finale. Contiene anche una breve scena di sesso lesbico. Il film, molto ben fatto, viene distribuito in 71 sale e incassa poco più di 431.000 euro.

Il 19 maggio esce 4-4-2 Il gioco più bello del mondo, lanciato in 101 sale subito dimezzate la settimana successiva. Il film riemergerà nella stagione estiva arrivando lentamente a incassare circa 360.000 euro. Probabilmente la produzione si aspettava un successo maggiore, frenato probabilmente dal genere ad episodi, che non tira più molto, e forse anche dalla crisi e dagli scandali del calcio. Peccato perchè il film contiene un episodio lesbico molto bello e originale di una calciatrice lesbica che estromessa dall’allenatore cercherà di vendicarsi corteggiandone la fidanzata.

Il 1 giugno esce Poseidon, del regista Wolfgang Peterson, il remake di un film “catastrofico”, giudicato assai male dalla critica, che ci presenta il primo eroe gay in un film spettacolare e d’azione. Si tratta di Richard Nelson, interpretato da Richard Dreyfuss, un omosessuale ancora sconvolto da un recente abbandono che lo aveva portato sull’orlo del suicidio, ma che ora davanti alla tempesta e ad un enorme cavallone che assale la nave, si adopererà per salvare diverse persone. Il film esce in 347 sale e incassa complessivamente più di 3 milioni di euro.

Il 25 agosto esce Slevin – patto criminale , un thriller originale che ci mostra tutta la bellezza anatomica di Josh Hartnett, che viene incaricato di uccidere il figlio di un rabbino boss della mala, che è gay, effeminato e abituato, nonostante i severi moniti del padre, a seguire i giovanotti nei bagni pubblici. Una parte gay molto breve e secondaria che però inserita in un film di grande richiamo acquista una sua importanza. Il film è uscito in 304 sale e ha incassato più di 3,5 milioni di euro.

Il 22 settembre esce Little Miss Sunshine, vincitore al Sundance, film rivelazione dell’anno, una piccola opera indipendente che ottiene ovunque un notevole successo, grazie a una storia famigliare semplice ma efficace, portata avanti da interpreti bravissimi. Tra questi abbiamo anche lo zio Frank, interpretato da un bravissimo Steve Carell, un professore omosessuale, specializzato nello studio di Proust, che ha appena tentato un suicidio dopo essere stato lasciato dal suo giovane amante che gli ha preferito un collega. Lo zio gay è molto bene inserito nella famiglia, che in una delle prime scene del film, lo presenta come tale anche alla piccola protagonista (nonostante le paure del padre). Il film uscito in 68 sale è ancora in classifica, dopo più di tre mesi, con un incasso finora di 1.182.796 euro.

Il 29 settembre esce Black Dahlia, l’atteso thriller di Brian De Palma, ricavato da un romanzo di James Ellroy, che ci presenta una dark lady bisessuale (ma forse solo per raggiungere il suo scopo), una splendida Hilary Swank, che frequenta uno splendido e frequentatissimo locale lesbico (quasi incredibile per quegli anni). In effetti nel film l’omosessualità non fa una bella figura, connessa com’è a una storia di depravazione e omicidi, anche se in fondo viene solo sfruttata dalle degenerazioni dei riccastri di turno. Il film è uscito in 318 sale e ha incassato poco più di 2,2 milioni di euro (forse meno delle attese).

Il 13 ottobre esce Il diavolo veste Prada, una commedia che ha tutte le carte in regola per sbancare al botteghino: una interprete eccezionale, Meryl Streep, una storia tipo Cenerentola che piace sempre, l’ambiente luccicante della moda e, dulcis in fondo, anche una morale sociologica per giustificare il tutto. Dimenticavamo, ma siamo giustificati, anche un omosessuale, il bravissimo Stanley Tucci, il braccio destro della Direttrice, che è gay più per omaggiare la categoria (da noi molto frequentata) che per altro in quanto non lo vediamo nè fare o dire nulla di gay, insomma è sì gay, ma solo per intenditori. D’altronde forse è stato meglio così perchè il rischio che ne uscisse una ennesima macchietta era fortissimo, visto il genere di film tutto orientato a soddisfare la più ampia fetta di pubblico. Il successo infatti è stato eclatante, subito al primo posto in classifica, con 420 copie e un incasso totale di più di 14 milioni di euro (uno dei maggiori in assoluto dell’anno), e il film è ancora in classifica.

Il 3 novembre esce uno dei più grossi flop dell’anno, Ricky Bobby, a cui hanno aggiunto il demenziale titolo di “L’uomo che sapeva contare fino a uno”. Eppure il film negli USA era arrivato al primo post del box office. E anche l’argomento delle gare automobilistiche dovrebbe essere assai sentito nel Paese delle Ferrari. Invece qualcosa non ha funzionato e la distribuzione lo ha capito subito se lo ha distribuito solo in 30 sale. Un vero peccato perchè il film qualche qualità ce l’aveva, come degli ottimi protagonisti e una critica pungente al sistema famigliare e alla filosofia americana che costringe tutti ad essere degli arrivisti. Tra gli interpreti un bravissimo Sacha Baron Cohen, da noi forse ancora poco noto (lo diventerà quando uscirà Borat), che interpreta un campione francese di formula uno, gay dichiarato con tanto di compagno, che riuscirà a strappare al protagonista Will Farrell, uno dei baci gay più lunghi della storia del cinema. Il film sparisce dopo due settimane con il misero incasso di circa 31.000 euro

Il 17 novembre esce Ma l’amore …sì!, un’altro inaspettato flop, una commedia italiana con un’attrice molto amata dal pubblico, Anna Maria Barbera, che viene fatta uscire in ben 192 sale ma che incassa solo poco più di 520.000 euro. In effetti ha una comicità non sempre efficace e la storia, se escludiamo il capitolo gay, non è molto originale. A noi comunque sono bastati quei cinque minuti della madre che scopre il figlio che bacia l’amico sul portone di casa, gli si avvicina e anzichè assalirlo gli dà una dolcissima carezza con le lacrime agli occhi, per ripagarci completamente del biglietto d’ingresso. Siamo partigiani, certo, ma quante volte avete visto una scena così al cinema?

Il 1 dicembre esce Cuori di Alain Resnais, grande successo di critica alla Mostra veneziana, che viene però distribuito in sole 12 copie, aumentate poi di settimama in settimana fino alle 40 copie di Natale. Probabilmente la distribuzione non aveva troppa fiducia in un film alquanto intimista e giudicato per cinefili. Invece il film è talmente bello che non può non piacere e richiede solo un po’ di iniziale attenzione dallo spettatore, poi ampiamente ripagata. Tra i sei protagonisti del film, abbiamo Lionel, un over cinquanta che lavora al bar di un lussuoso albergo, interpretato meravigliosamente da Pierre Arditi, che piano piano ci racconta la sua storia di omosessuale (anche se questa parola non viene mai pronunciata) rifiutato dal padre e amato dalla madre, che ha vissuto una lunga storia con un compagno poi morto (probabilmemte di Aids, ma non lo dice) e che ora si trova tristemente solo ad assistere un padre malato e costretto a letto. Guarda con dolcezza il bel Lambert Wilson, che spesso si ubrica chiacchierando al suo banco, consapevole di non potere comunque andare oltre. Un omosessuale che racchiude in sè l’esperienza e la vita di tanti gay che hanno vissuto in anni molto più bui di questi.

L’8 dicembre esce Il mio migliore amico, un’altra bella sorpresa dell’anno, e non poteva essere diversamente perchè questo film francese è uscito prima in Italia che in Francia, in anteprima mondiale. Sia il titolo che il regista, Patrice Leconte, che si era già dimostrato sensibile all’amicizia maschile (che non si sa mai bene dove finisca) in precedenti film, dovevano però metterci sull’attenti. Qui perdipiù ci viene regalato un personaggio lesbico superpositivo, con tanto di compagna convivente. Ma anche l’amicizia, almeno dalla parte di uno dei protagonisti, il bravo taxista (Dany Boon), lascia intuire un sentimento assai profondo che potrebbe colmare il posto abbandonato dalla moglie scappata col suo migliore amico (in effetti si potrebbe obiettargli che però gli amici non se li sa proprio scegliere bene). Il film è uscito in 43 sale aumentate successivamente prima a 58 poi a 71, lasciando intendere che il film va meglio di quantioci si aspettasse, e ora si trova ancora all’11 posto nel box office di Natale con 609.258 euro già incassati.


Condividi

Effettua il login o registrati

Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.