Una assurda polemica ha funestato l’inaugurazione del festival gay di Torino che ha visto, ieri sera, una grande folla di omosessuali ma non solo e di cinefili, ma non solo, riempire la grande sala del teatro Nuovo di Torino, per l’anteprima di Rent, film che è piaciuto soprattutto agli amanti del genere musical. La polemica riguardava l’esposizione di alcuni quadri della pittrice lesbica Marinella Milutich, in arte Ettore Bentivoglio, che raffiguravano l’abbraccio di una coppia lesbica (vedi immagine nell’articolo della Stampa) e due ragazzi sotto le lenzuola. In seguito alle proteste di una madre (passano per il salone del teatro anche gli allievi di una scuola di danza) sono stati rimossi dalle pareti dove, secondo il direttore Minerba, abbellivano un ambiente troppo spoglio. Ora sono vedibili, rannicchiati per terra, tra i banchetti dei libri e dei gadget. Oggi il festival entra nel vivo con il film fuori concorso di Ozon, Le temps qui reste, alle 22:30, (purtroppo non sarà presente, come annunciato, l’attrice Jeanne Moreau, impegnata altrove) e due film in concorso, Oublier Cheyenne di Valérie Minetto (storia di due donne al termine della loro tormentata love story) e il neozelandese 50 Ways of Saying Fabulousdi Stewart Main su un ragazzino che comincia ad affrontare una scomoda omosessualità. Vedremo anche Between the Lines-India´s Third Gender, in concorso per i documentari, alle 20:30 in sala due, presente il regista Thomas Wartmann. Alle 22:30 in sala due l’interessante film video in concorso Le Sable con la presenza del regista Mario Feroce.
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