Serie francese composta da otto episodi andata in onda sul canale Arte nel mese di ottobre 2012. Visto l’ottimo successo di pubblico e critica (ha vinto il premio come miglior serie al festival ‘Séries Mania’ del 2012) è già in lavorazione una seconda stagione. Curioso il fatto che la serie sia stata premiata anche in Italia al festival internazionale del cinema religioso “Mirabile dictu” (annunciato dalla presidente del festival Liana Marabini, vedi articolo su La Repubblica) salvo poi vedersi ritirare il premio senza nessuna motivazione. La serie racconta le vicissitudini di cinque giovani seminaristi che, entrando in seminario, stanno per cambiare radicalmente la loro vita. Attraverso le loro esperienze vengono affrontate quasi tutte le problematiche che oggi assillano la Chiesa cattolica, con l’eccezione della pedofilia, appena accennata in una scena del primo episodio. In primo piano emergono i conflitti interiori di ciascuno, la lotta per liberarsi dai propri tormenti, per conoscersi nell’intimo e per accettarsi. La vocazione non è la molla principale del loro agire e sentire, anche se con essa devono comunque confrontarsi. La debolezza umana emerge costantemente e mette a dura prova qualsiasi buon proposito. L’ambiente conventuale, una microsocietà capace di portare agli estremi tutte le tensioni che normalmente ci accompagnano, è visto come un luogo dove si manifestano, più o meno apertamente, giochi di potere, ambizioni personali, divergenze ideali e soprattutto le difficoltà del vivere in comunità e dei rapporti interpersonali. Ma saranno soprattutto le questioni sentimentali, etero ed omo, ad emergere con l’avanzare degli episodi. L’ostacolo più grande sembra proprio quello di dover abdicare alla propria sessualità. Tra i cinque seminaristi, due sono omosessuali, Emmanuel e Guillaume, e tra loro nasce un’attrazione che li porterà a confrontarsi con se stessi , col loro amore e con la scelta di fede che hanno fatto. Sconvolgente la scena di sesso che fanno sotto l’immagine del crocefisso (quinto episodio), alla quale seguirà più avanti una dichiarazione d’amore che metterà tutto in discussione. Emmanuel (David Baïot) è un giovane nero, adottato da una famiglia francese, che ha improvvisamente interrotto la sua carriera d’archeologo per una scelta di fede, nella speranza di trovare pace ai suoi dilemmi interiori. Nel segreto di un confessionale lo sentiamo raccontare di quando era in Tunisia ed andò a visitare un bordello di soli uomini, restando poi con un forte senso di colpa e una vergogna che gli impedisce di frequentare la sua famiglia. Guillaume (Clément Manuel) è entrato in seminario abbandonando a se stesse la vulnerabile madre e la sorella Odile, quest’ultima ancora troppo giovane per affrontare la vita. Anche se ha provveduto perchè a loro non manchino i pasti giornalieri, non può non preoccuparsi del loro futuro. Forse non è stata solo una scelta di fede che lo ha portato ad abbandonare la famiglia.
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spett direzione ho seguito con attenzione e interesse la serie trasmessa in italia solo la prima poi tutto nel dimenticatoio ho cercato di seguire in francese le altre stagioni ma poco o niente ho capito come mai non è stata più trasmessa in italia? esistono magari le puntate con sottotitoli in inglese o spagnolo ? in attesa di una risposta ringrazio domenico da caserta
Una serie interessante… ma la versione italiana è quella completa o una versione censurata?
Una bella sorpresa. Pensavo di addormentarmi seguendo le vicende di un gruppetto di preti, invece ho scoperto un telefilm interessante, ottimamente realizzato, perfettamente in equilibrio tra il biasimo verso la Chiesa Cattolica (istituzione di stampo politico pronta più a lucrare che a soccorrere i bisognosi) e le lodi verso il semplice clero non porporato che si dibatte tra istinti umani e richiami della fede. Nel complesso la storia gay non ha un grande peso nella narrazione, ma è bene inserita assieme alle altre, tutte atte a ricordare allo spettatore che il presbiterio è il più importante aspetto della vita dopo la vocazione… non l’unico. Dopo tutto, sono pur sempre uomini.
Tf molto godibile , come tanti altri programmi di questo canale che insieme a rai5 è il mio preferito!