Varie
La serie si conclude con la settima stagione in onda negli USA nell’estate 2014
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Sookie Stackhouse (Anna Paquin) fa la cameriera in una locanda e possiede il potere di ‘ascoltare’ i pensieri della gente, ma questo potere non sembra darle grande vantaggi, anzi molti la guardano con sospetto e pensano che sia una specie di strega se non del tutto pazza.
Quando nella piccola città compare il vampiro Bill Compton (Stephen Moyer), Sookie si rende subito conto di non poterne ‘ascoltare’ i pensieri, cosa che l’attrae e incuriosisce alquanto nei suoi confronti.
Jason (lo splendido e spesso nudo Ryan Kwanten) è il fratello di Sookie, ninfomane e senza senso di responsabilità. I loro genitori sono morti e la nonna è un tipo gentile che però richiede molto aiuto ed attenzione. Il padrone di Sookie, Sam Merlotte (Sam Trammell), è chiaramente innamorato di lei e la su amigliore amica Tara (Rutina Wesley) non riesce a mantenere un lavoro per colpa della sua bocca impertinente.
Arriviamo ora al personaggio che più ci coinvolge, il gay Lafayette Reynolds (Nelsan Ellis), che fa il cuoco e lavora col fratello di Sookie alla costruzione dell’autostrada. Si trucca abitualmente, spesso ama travestirsi da donna e offre le stesse opportunità a chiunque incroci i suoi occhi. Ma è anche capace di mandare a quel paese chi osa intralciare il suo cammino.
Anche in questa serie, al pari di Six Feet Under, Ball ci presenta quindi una commistione di personaggi etero e gay con storie anticonvenzionali, spesso sessualmente aggressive e senza timore di mettere in luce gli angoli più scuri della condizione umana.
Mentre in Six Feet Under si affrontavano i problemi umani di fronte alla realtà della morte, qui possiamo dire che si affrontano gli stessi problemi ma davanti alla non-morte, cosa forse assai più invitante.
La serie True Blood è strutturata come una sequela di accattivanti misteri (nel primo episodio ogni personaggio ci viene presentato come detentore di un proprio segreto e possibile candidato ad essere anche il serial killer che si aggira nel posto), una specie di thriller avvincente, un po’ sporco ma anche divertente.
Nella serie avremo altri personaggi gay (ed etero) e romatiche storie d’amore gay, anche se Ball ci tiene a dichiarare che il suo scopo non è quello di offrirci dei ‘santini’ gay in quanto non simpatizza con l’idea di personaggi “gay for gay’s sake” (gay per l’esaltazione dei gay): “Credo che uno dei problemi più difficili per me, in quanto gay, sia quello di non permettere alla cultura di definirmi solo in base a questo. Per molto anni della mia giovinezza i personaggi gay dei film o della tv erano soprattutto dei cattivi psicopatici. Quando arrivò l’epidemia dell’Aids i gay erano quelli più colpiti, tragiche creature che la sorte condannava a morte, cosa che ci ha riempito tutti di compassione. Così solo oggi siamo potuti arrivare a considerare i personaggi gay semplicemente come personaggi, senza l’etichetta di ‘personaggi gay’. Questo è stato anche il mio modo di considerarli in ‘Six Feet Under”. Ho voluto che la storia di David e Keith avesse la stessa importanza, ne più ne meno, di quella di Nate e Brenda. E credo di esserci riuscito. Non mi piace che sia solo quella cosa [essere gay] a definire i personaggi, mi sembrerebbe una sorta di condiscendenza”.
Di primo acchito, dopo avere potuto vedere i primi due episodi che mostrano nel personaggio di Lafayette una sessualità aggressiva, amore del travestimento, dell’alcool e con un linguaggio esplicito, sembra di essere ancora davanti a certi stereotipi. Occorre considerare peraltro che Lafayette è un tipo forte e robusto che non si lascia intimidire da niente e da nessuno. Alla domanda se il personaggio di Lafayette sia diverso da quello del libro, Ball risponde che “no, abbiamo preso moltissimo dal libro dove Lafayette è un afro americano che serve piatti veloci nel bar e mostra un pesante trucco agli occhi. A un certo punto nel libro Sookie dice qualcosa di simile a ‘mi sento molto dalla sua parte, è pesante essere nero e gay in questa stupida e reazionaria città’.”
Molti hanno voluto vedere nella rappresentazione dei vampiri in True Blood, la raffigurazione di gruppi subordinati, incluse le persone gay (anche nella capagna pubblicitaria della serie può leggersi questa interpretazione). In realtà l’uso della metafora per quanto riguarda vampiri e altri mostri, come ‘outsider’ sessuali, è impiegata da molto tempo nel cinema di finzione. Spesso i vampiri hanno raffigurato la ‘visibilità gay’, il loro alzarsi dalle bare era una specie di ‘coming out’, soprattuto in periodi dove non si poteva parlare apertamente delle persone gay.
Ma in True Blood siamo ad un nuovo livello, dove i mostri non devono perforza rappresentare qualcuno. Il mondo di True Blood non è una realtà etero-oppressiva dove i vampiri o altre metafore siano necessarie per rappresentare la sessualità gay, come è stato fatto nel passato: è un mondo dove la sessualità gay è un dato di fatto.
Nonostante che questi vampiri, seguendo una certa tradizione, siano apparentemente molto sexy, ottimi amanti e molti di loro siano pansessuali (aperti a diverse esperienze) o prediligano accoppiamenti omo, complessivamente rappresentano l’umanità intera. Ball non ha voluto che si identificasse i vampiri come sinonimo di ‘queer’, come poteva intendersi nel film ‘Intervista col vampiro’. Qui i personaggi gay esistono di per sé, sia tra i vampiri che tra gli umani. Ball fa notare che nel mondo contemporaneo, l’idea della sessualità gay o della bisessualità non è più un problema in quanto tale, o almeno non rappresenta più un tabù: “Io penso, nella mia limitata consapevolezza degli adolescenti o dei ventenni di oggi, che siano meno inclini a giudicare, soprattutto in termini negativi o di stigma”.
Dai primi due episodi possiamo dire che True Blood è molto divertente. Il senso del pericolo e della trepidazione è sempre presente, i personaggi sono freschi e vivaci, i vari misteri sono ben costruiti e solidi. L’ambientazione è realistica (anche se alcuni personaggi sembrano troppo strigliati per appartenere all’ambiente campagnolo) e la storia è molto bene inserita nella normale quotidianità. (AfterElton)
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Stagione 1
Episodio 1
Strange Love
Col sangue sintetico, i vampiri smettono di nascondersi e di uccidere per nutrirsi. Sookie Stackhouse, telepatica cameriera, incontra cosi’ il vampiro Bill Compton.
Episodio 2
Il primo assaggio
Sookie si scontra con i Rattray, ma Bill la salva e la guarisce col suo sangue. Poco dopo, pero’, i Rattray vengono uccisi. Intanto, Jason viene rilasciato.
Episodio 3
Mia
Bill presenta Sookie a un gruppo di amici vampiri da cui poi deve proteggerla. Jason intanto si rivolge a LaFayette per risolvere i suoi problemi con Dawn.
Episodio 4
Fuga dalla Tana del Drago
Quando viene commesso un altro omicidio a Bon Temps, Jason viene di nuovo fermato dalla polizia. Intanto Sookie conosce il superiore di Bill: Eric.
Episodio 5
Fulmini a ciel sereno
Sookie convince Bill a raccontare la sua esperienza durante la guerra civile. Il vampiro ricorda cosi’ i momenti che hanno cambiato per sempre la sua vita.
Episodio 6
Freddo addio
Sookie, colpita da una tragedia, cerca conforto negli amici. Intanto, Jason è in crisi di astinenza, mentre Sam e Tara si uniscono in vista di un comune obiettivo.
Episodio 7
Burning House of Love
Dopo una notte d’amore, Sookie rivela a Bill perché nutre risentimento nei confronti dello zio Bartlett. E Bill decide di vendicarla.
Episodio 8
The Fourth Man in the Fire
Bill convince Sookie ad aiutare Eric, sulle tracce di un criminale. Intanto, l’effetto del V svanisce, e un lato oscuro di Amy si manifesta.
Episodio 9
Plaisir d’amour
Bill deve riunirsi al gruppo a cui appartiene, e così chiede a Sam di proteggere Sookie. Tara, invece, spera che un esorcismo la liberi dal demone che c’è in lei.
Episodio 10
I Don’t Wanna Know
Dopo essersi sottoposta all’esorcismo, Tara va dalla madre per festeggiare. Ma resta senza parole quando scopre di essere stata vittima di un inganno.
Episodio 11
To Love is to Bury – Il cerchio si stringe 16 novembre 2008
Episodio 12
You’ll Be the Death of Me – Oltre la morte 23 novembre 2008
STAGIONE 2: (tit orig. – tit italiano data prima italiana)
1 Nothing But the Blood – Sete di True Blood 9 novembre 2009
2 Keep This Party Going – Che la festa continui 16 novembre 2009
3 Scratches – Graffi 23 novembre 2009
4 Shake and Fingerpop – Notte di follia 30 novembre 2009
5 Never Let Me Go – Non lasciarmi andare via 7 dicembre 2009
6 Hard-Hearted Hannah – L’infiltrata 14 dicembre 2009
7 Release Me – Tradimenti e complotti 21 dicembre 2009
8 Timebomb – Bomba a orologeria 28 dicembre 2009
9 I Will Rise Up – Sacrifici 4 gennaio 2010
10 New World In My View – La vittima sacrificale 11 gennaio 2010
11 Frenzy – Delirio 18 gennaio 2010
12 Beyond Here Lies Nothin’ – Il matrimonio 25 gennaio 2010
STAGIONE 3:(tit orig. – tit italiano data prima italiana)
1 Bad Blood – Cattivo sangue non mente 25 novembre 2010
2 Beautifully Broken – I piani del re 2 dicembre 2010
3 It Hurts Me Too – Nuove alleanze 9 dicembre 2010
4 9 Crimes – Nella tana dei lupi 16 dicembre 2010
5 Trouble – Le dure leggi dell’amore 23 dicembre 2010
6 I Got a Right to Sing the Blues – Delitto e castigo 30 dicembre 2010
7 Hitting the Ground – Scacco alla regina 6 gennaio 2011
8 Night on the Sun – Vendetta 13 gennaio 2011
9 Everything Is Broken – Tutto cade a pezzi 20 gennaio 2011
10 I Smell a Rat – Che cosa sono? 27 gennaio 2011
11 Fresh Blood – Misure estreme 3 febbraio 2011
12 Evil is Going On – Non si torna indietro 10 febbraio 2011
Dopo una quarta stagione disastrosa, la quinta sembra riportare il livello alla sufficienza. Niente a che vedere con le prime due stagioni però. Interessante la Salomè della nostra Valentina Cervi, solo per il fatto che non si vede spesso un’attrice italiana in una produzione statunitense. Il resto, tutto il resto, è ormai troppo poco. Ha ragione Seth McFarlane che, nei suoi cartoon, definisce True Blood una sequela di corpi nudi per eccitare l’unico pubblico che ormai segue il serial: quello gay.
Devo dire ke la seconda serie è ancora più bella della prima, è raro ke qst accada…
io ke adoro le storie sui vampiri, qst serie m invita a nozze!!! al momento (1 serie) m sta piacendo molto!e le scene sesso sn davvero esplicite; m scopro moralista!grande Alan Ball, il creatore della serie, d’altronde è lo sceneggiatore d American Beaty
Sono sempre stato attratto dalle storie di vampiri. Purtroppo durante la mia adolescenza impazzava Buffy, telefilm che ho sempre trovato stupido. Ho accolto con molto favore la nuova ondata di vampirismo e mi sono sparato per endovena (tanto per rimanere in tema) le serie di Twilight, True blood e Vampire diaries. True blood è senz’altro il prodotto che rende maggiormente giustizia al mito del vampiro; un telefilm per adulti dove la componente horror si unisce alla dimensione erotica di cui il mito è impregnato. Notevole l’idea di creare una società dove i vampiri sono temuti, ma anche desiderati dagli umani per il loro fascino oscuro e le loro prodigiose capacità sessuali. Perfetto il personaggio di Sookie, con la sua capacità di leggere nella mente che la eleva al di sopra dei comuni mortali, e perfino dei vampiri.
Per quanto concerne il voto però non posso dare più di 8 poiché non sopporto che le stagioni si compongano di soli 12 episodi. Pretendo i canonici 22.
True Blood è un’ottima serie che trova il suo punto di forza nell’atmosfera della Louisiana profonda in cui è ambientata. La storia di fondo affronta il trito e ritrito spunto del vampirismo in modo inedito, aprendo uno scenario di storia alternativa e sviluppandolo in modo tutto sommato credibile.
La prima stagione resta la migliore, e la terza (seppure molto movimentata e vivace) mi ha un po’ deluso dal punto di vista dei contenuti, troppo virati verso il sovrannaturale. Per ora resta comunque a buoni livelli.
Il cast è azzeccato e si comporta bene. Il pubblico gay ha di che essere interessato: oltre alla percentuale consistente di personaggi omosessuali o bisessuali (ricordo che la serie è stata indicata come quella col maggior numero di personaggi LGBT attualmente sugli schermi), True Blood mostra una grande concentrazione di bei ragazzi e un certo numero di scene di sesso decisamente esplicito per la televisione.
Voto 9.
Anzi, mi correggo, arrivata alla terza stagione e “prenotata la quarta! 🙂
Arrivata alla seconda stagione e gia “prenotata” la produzione della terza questa serie si sta affermando come una delle migliori negli ultimi anni. La spregiudicatezza degli argomenti, delle scene (sex, splatter etc etc) sono condite con un senso dell’umorismo caustico e irresistibile. La tematica gay è presente in vari aspetti (dalla metafora vampiri=diversi=gay alle storie dei vari protagonisti, spesso gay dichiarati, altrettanto spesso bisex o inclini a non formalizzarsi sulle scelte sessuali). Tutto ciò ovviamente anche strizzando l’occhio al pubblico per accattivarselo, ma in modo molto più coraggioso di quanto ci abbia abituto la tv finora. Enjoy.
E’ una serie che ho cominciato a seguire per caso, ma che mi piace parecchio è ben fatta e poi la pesenza di numerossi bei ragazzi condisce il tutto :p
Tanto per informare la protagonista in True Blood è Sookie Stackhouse non Jason