“Realizzata in 7 episodi dal premio Oscar Jane Campion con la collaborazione del regista e sceneggiatore australiano Gerald Lee, Top of The Lake è stata la prima serie ad essere mai presentata nella sua interezza al Sundance Film Festival e ha registrato alla messa in onda su Sundance Channel un buon successo di pubblico e critica. Coi modi di un Thriller scandinavo e in linea con il classico schema del giallo, Top of The Lake inizia con un omicidio e con la scomparsa di Tui Mitcham, una ragazzina dodicenne e incinta, allontanatasi da casa per sfuggire all’affetto morboso del padre e alle conseguenze della sua condizione. Mentre conosciamo la detective Robin Griffin, arrivata dritta da Sidney portando con sé il ricordo di un trauma devastante, il vero disegno di Top of The Lake inizia a palesarsi: ad interessare davvero la Campion non è la soluzione del mistero, piuttosto accessibile in verità per chi abbia un po’ di dimestichezza con le regole del genere, quanto il destino di donne sole messe alla prova e spinte allo stremo dal dolore, lasciate a fare i conti con sé stesse e coi provi fantasmi, ma pronte a riprendersi con le unghie e con i denti la scorza di un mondo ruvido che le vorrebbe ancora sottomesse e piegate al capriccio e alla volontà dell’uomo; nel mezzo del vortice lo spettro dell’innocenza violata dall’abuso grida forte tutta la sua ira con taglio forte e senza peli sulla lingua dall’inizio alla fine della storia, passando per le ipocrisie della piccola cittadina di Laketop dove tutti conoscono tutti ma fanno finta di non vedere e proseguendo fino alla profondità della foresta, madre oscura sempre pronta ad accogliere le anime in fuga. Immersi totalmente fra le fronde degli alberi o nelle acque fredde di un lago nato per lavar via ogni macchia del passato veniamo disorientati dai magnifici scenari che ci vengono mostrati, ma non abbastanza da dimenticare che c’è qualcosa che non va: 7 episodi sembrano davvero troppi per un arco narrativo che usa l’estrema dilatazione temporale per indulgere in parentesi mal gestite come quella riguardante la colorita comune tutta al femminile guidata dalla guru C.J. (un benvenuto ma poco ispirato ritorno di Holly Hunter), spesso protagonista di momenti di involontaria ilarità… Con una maggiore concentrazione degli eventi forse il mezzo cinematografico sarebbe stato più congeniale ad un soggetto come Top of The Lake, ma il senso di vuoto che si respira alla fine di ogni episodio fa comunque il suo lavoro facendoci sentire piccoli, indifesi e spezzati dinanzi a una natura maestosa e brutale”. (Alessia Carmicino, Cinefilos.it) Il personaggio di Holly Hunter, la guida spirituale di un gruppo femminista, è probabilmente lesbo e nella serie abbiamo anche un personaggio chiave gay che non possiamo rivelarvi.
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
quale è il personaggio gay?