“The 100” è una serie (non di eccelsa qualità, ma accattivante) già trasmessa sui canali Mediaset (Premium e Italia 1) e ora riproposta da Netflix. La terza stagione è partita negli USA (canale The CW) dal 21 gennaio 2016. 97 anni dopo che una guerra nucleare globale ha sconvolto il pianeta Terra, del genere umano rimane solo un centro spaziale, l’Arca, un complesso di 13 stazioni spaziali minori che si trovavano in orbita al momento del disastro. Tre generazioni sono sopravvissute nello spazio. L’Arca ha leggi molto severe per mantenere l’ordine: chi trasgredisce viene punito con la morte per espulsione nel vuoto. Ma ora, l’Arca sta morendo con l’aumento della popolazione e con il rapido deteriorarsi degli impianti di riciclo. I membri del Consiglio decidono di inviare sulla Terra cento delinquenti minorenni per vedere se il pianeta è nuovamente abitabile. Tra loro ci sono Clarke Griffin, figlia della Consigliera e medico dell’Arca, Abigail Griffin, e del capo ingegnere, Jake Griffin; Wells Jaha, figlio del Cancelliere Thelonius Jaha; il temerario Finn Collins; Bellamy Blake, che si è intrufolato nella navicella poco prima della partenza, e la sua segreta sorella Octavia; i due amici Jasper Jordan (Devon Bostick) e Monty Green (Christopher Larkin) che sono affezionatissimi. Questi ultimi li vediamo, nella prima stagione, quasi sempre insieme (dormono nella stessa tenda), con una breve scena di gelosia dopo che Jasper ha rifiutato le profferte di una ragazza che si offriva di venirlo a trovare nella tenda. Nathan Miller (Jarod Joseph), personaggio ricorrente nella prime tre stagioni, era il luogotenete di Bellamy Blake. Era stato arrestato per furto e inviato al blocco giovanile. Nella terza stagione scopriamo che Nathan ha un ragazzo di nome Bryan (Jonathan Whitesell), conosciuto sull’Arca, dal quale fu separato quando Miller viene imprigionato e mandato sulla terra con i 100. Si ritroveranno in seguito (episodi Wanheda e Ye Who Enter Here). Abbiamo poi il personaggio di Lexa, interpretato da Alycia Debnam-Carey, che però esce di scena appena dopo il suo coming out giunto quando stava per iniziare una relazione con la protagonista Clarke. La cosa ha fatto infuriare il pubblico gay americano stanco di vedere morire personaggi omosessuali al culmine delle loro relazioni amorose. La protesta è stata percepita dallo showrunner Jason Rothenberg che ha replicato spiegando che non c’è nessuna preclusione verso personaggi gay. In precedenza Rothenberg aveva spiegato come nel mondo di “The 100” non ci siano pregiudizi e che la sessualità non viene considerata come binaria e che a nessuno interessa chi si ama, perchè “nessuno si preoccupa di questo. Sono tutti preoccupati a non prendersi una lancia in petto”. Clarke è comunque il primo personaggio LGBT protagonista di una serie della CW.
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