Una serie poliziesca che ha avuto una vita difficile negli USA, sospesa dalla NBC al settimo episodio della prima stagione (per gli ascolti bassi) e venduta poi, con tutti i 13 episodi già girati, alla TNT che deve ancora decidere se proseguire con altre stagioni. La serie, pur non essendo di altissimo livello (la critica ha detto che è “tutto già visto”) è comunque interessante perchè offre uno sguardo autentico e realistico sulle vite di poliziotti, criminali, vittime e loro familiari. Per noi acquista un valore aggiunto in quanto uno dei principali protagonisti è un poliziotto gay, ben inserito e accettato nel suo ambiente.
Ben Sherman, il protagonista principale, è il giovane poliziotto protagonista della serie che, da poco entrato a far parte della polizia di Los Angeles, viene assegnato all’agente John Cooper, veterano della squadra, dal quale impara a sopravvivere a bordo dell’auto di pattuglia. Cooper è gay (la cosa viene approfondita nel terzo episodio della serie), ha un approccio onesto ma smaliziato e, con il suo carattere freddo e distante, lascia Ben solo, a domandarsi quale sia la giusta condotta da seguire. Durante lo svolgersi delle puntate emergeranno inquietanti elementi che permetteranno di comprendere fino in fondo le reali decisioni che hanno portato il giovane ad entrare nella LAPD (Los Angeles Police Department). Le vicende degli agenti Cooper e Sherman si intrecciano a quelle degli altri membri dell’unità: Chickie Brown, giovane madre single che spera ardentemente di diventare la prima donna ad entrare nel reparto speciale della SWAT, e i detective della omicidi Lydia Adams, Nate Moretta e Sammy Bryant.
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Non mi ero proprio accorto che Cooper fosse gay…. mi sarò addormentato??? mmmhm mi sà che devo riguardare la terza puntata… 😀