Mini serie in quattro episodi girata a Johannesburg (Sud Africa), distribuita anche come film. Il titolo deriva dall’uso, ai tempi della apartheid, di creare delle piccole aggregazioni di mutuo soccorso da parte della popolazione nera.
Dopo il suicidio della giovane Dineo, Akua, Lois, Innocentia e Beth, che si erano perse di vista negli ultimi anni, si ritrovano per il funerale e per assistere la disperata madre di Dineo. Scoprono anche di essere state, involontariamente, una delle cause del suicidio di Dineo. Akua riempie il vuoto della sua vita con amanti passeggeri e vorrebbe adottare un bimbo. Ora che ha ritrovato le sue vecchie amicizie pensa che le cose potrebbero cambiare, magari con delle relazioni più significative. Essendo stata la prima ad essere avvisata della morte di Dineo, si sente anche responsabile del gruppo. Le cose vanno bene fino a quando scopre che Inno si vede con il suo ragazzo. Tutto sembra essere rimesso in discussione, compreso l’idea di proseguire con il gruppo delle ritrovate amiche.
Lois invece si era felicemente sposata dopo aver conseguito la specializzazione in chirurgia, tuttavia ora è segretamente turbata dalla sua gravidanza. Di fronte alle ragazze fa la dura ma presto deve riconoscere il suo problema, ricordando anche un aborto ai tempi delle superiori. Il marito rimane scioccato da questa rivelazione. Innocentia è una piccola celebrità, una mangiauomini che conduce una vita agiata, così almeno pensano tutti di lei. Ora si trova coinvolta pericolosamente con uno stallone che è anche l’uomo di Akua. Difficile far credere alle amiche che lei non lo sapeva. Sentendosi vulnerabile dopo un denigrante articolo apparso su un giornale decide di invitare le amiche a casa sua e di spiegare come sta andando realmente la sua vita. La riunione diventerà incandescente quando sulla porta compare l’uomo in questione, molto bravo nel maneggiare armi.
Beth è un’insegnante in una scuola privata femminile. Porta avanti un’appassionata relazione e può permettersi una bella casa e una lussuosa automobile. Quello che però nessuno sa è che è lesbica. Questo fatto le impedisce di godersi fino in fondo la sua bella vita. Sotto le continue pressioni della sua compagna stava per decidersi a fare un coming out con le sue nuove amiche e col mondo intero. Ora che sono riapparse le vecchie amicizie, le sembra più difficile rivelare loro che sta conducendo una vita da lesbica. L’occasione potrebbe essere il prossimo gay pride…
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