Varie
The show revolves around the creation of a new Broadway musical based on the life of Marilyn Monroe. As the production takes shape, everyone involved in it must balance their often chaotic personal lives with the all-consuming demands of a life in the theatre. The series features original music by composers Marc Shaiman and Scott Wittman.
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PRIMA STAGIONE: Episodi 15 (sul canale Mya dal 19 febbraio 2012, ore 21.15 – in USA dal 6 febbraio su NBC)
La serie è stata accolta molto bene negli USA sia dalla critica che dal pubblico: la prima puntata è stata vista da 11,5 milioni di telespettatori (3.8 rating nella fascia 18-49 anni), la seconda da otto milioni di persone (2.8 rat.).
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PROTAGONISTI DELLA PRIMA STAGIONE:
Julia Houston, interpretata da Debra Messing.
È la compositrice e co-autrice del musical Marilyn: the Musical, progetto incentrato sulla vista di Marilyn Monroe al quale lavora con il collega Tom Leavitt, con cui ha già lavorato in molte produzioni teatrale. In carriera ha ottenuto diverse nomination ai Tony Awards.
Tom Leavitt, interpretato da Christian Borle.
È un noto produttore teatrale, omosessuale, co-autore del progetto insieme a Julia, partner professionale grazie alla quale ha ottenuto due nomination ai Tony Awards negli anni passati.
Karen Cartwright, interpretata da Katharine McPhee.
Ragazza dell’Iowa che arriva a New York per l’audizione che può cambiarle la vita. In passato ha avuto diverse parti in produzioni generalmente locali, non ha mai lavorato a Broadway.
Derek Wills, interpretato da Jack Davenport.
Brillante e donnaiolo regista del musical.
Ivy Lynn, interpretata da Megan Hilty.
Attrice veterana, favorita per il ruolo della Monroe fino all’arrivo di Karen, con cui entra in competizione per la parte.
Eileen Rand, interpretata da Anjelica Huston.
Tenace e cinica produttrice del musical, Eileen ha oltre 25 anni di carriera alle spalle e per due volte è stata citata nell’elenco delle 100 persone più influenti di New York, classifica stilata periodicamente dal New York Magazine.
Ellis Tancharoen, interpretato da Jamie Cepero.
È l’assistente personale di Tom.
Dev Sundaram, interpretato da Raza Jaffrey.
È il fidanzato di Karen, che lavora nell’ufficio del sindaco di New York in qualità di vice addetto stampa.
Frank Houston, interpretato da Brian D’Arcy James.
È il marito di Julia, insieme alla quale vive a Brooklyn con il loro unico figlio Leo.
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Il musical drama della NBC, da alcuni definito come una sorta di “Saranno famosi” e “Chicago” all’ennesima potenza girata dietro le quinte di un musical di Broadway, trasmesso in anteprima assoluta e in contemporanea con gli USA, da omenica 19 febbraio sul canale Mya di Mediaset Premium (in Usa al via il 6 febbraio).
La protagonista della serie, Karen (Katharine McPhee), si trasferisce a New York per inseguire il suo sogno di diventare una grande star. Le audizioni non vanno bene fino a quando non tenta il ruolo di Marilyn Monroe in un nuovo musical scritto da Julia Houston (Debra Messing) e Tom Leavitt (Christian Borle); un progetto che, prima di andare in scena, dovrà superare numerosi ostacoli tra la produzione e le vicissitudini di ciascun personaggio…
Con un lungo articolo di tre pagine, con tanto di copertina intera, “Variety” ha spiegato: “E’ una serie molto ambiziosa che non può fallire, non solo dal punto di vista del numero degli spettatori ma, se possibile, più per la qualità che deve risaltare in uno spettacolo in cui gli sforzi sono stati massimi. Dalle canzoni originali appositamente confezionate alle coreografie da urlo, passando per le dispendiose location – si parla di tre milioni e mezzo di dollari investiti a puntata! – e un cast costruito per sfondare in cui spicca la ritrovata Debra Messing”. Senza contare la sceneggiatura che nelle intenzioni “deve trasudare le ambizioni, i sogni e le delusioni dei protagonisti come se fossero quelli del telespettatore più impassibile”.
Uno “Smash” per tornare a vincere, insomma. Lasciando un segno indelebile sul terreno. (Mya)
Eccellente la prima stagione, dove, tra tradimenti e ‘pugnalate alla schiena’, la gara per accaparrarsi il ruolo di Marylin, diventa quasi un’ossessione per il cast di Broadway della “Bomba”. Attori eccellenti, davvero bravi: le due protagoniste hanno una voce pazzesca! Il tracollo, purtroppo avviene con la “seconda stagione”, dove, nemmeno l’intervento di Jennifer Hudson, l’eccezionale “dream-girl” di Hollywood, riesce ad impedire la caduta della serie, forse per la debole sceneggiatura, forse perchè un po troppo confusa. Sicuramente da vedere a chi ama il musical … come me!
intenso, emozionante,divertente voto 9
Aggiornamento voto a prima serie avvenuta: 6. A molti è piaciuto, a me ha deluso col progredire della stagione. Le storie diventano sempre più soap-opera, le svolte della trama sono telefonate due puntate prima che avvengano, i personaggi diventano tutti antipatici con l’eccezione di un paio. Costretti da uno script improbabile, anche le performance degli attori ne soffrono.
Si salva solo la parte musicale, specialmente delle canzoni inedite che sono molto belle (se piace lo stile musical soprattutto).
Il notevole rivoluzionamento del casting annunciato per la seconda stagione dovrebbe, sperabilmente, rimediare a certi errori.
La parte gay diventa piuttosto ben integrata nella storia ed acquista importanza (oltre ad essere una delle poche che rimane piacevole a seguirsi), alla fine direi che si merita 2G.
Premesso che Smash non ha niente a che vedere né con Glee né con Saranno Famosi, dalle prime tre puntate si sta rivelando una serie solida con ottime interpretazioni attoriali e una storia generale piacevole e ben costruita. Purtroppo risente di una certa previdibilità e di uso eccessivo di scene stereotipate (la tizia che deve partecipare ad una cena importante del fidanzato e viene trattenuta per le prove ed arriva quando tutto è finito, il marito che ha dubbi sull’adozione ed arriva alla riunione del gruppo di supporto giusto in tempo per ascoltare la toccante lettera della moglie, ecc.), oltre ad alcune storyline secondarie poco interessanti (l’adozione), la rendono meno incisiva di quello che potrebbe essere.
Ottimi i numeri musicali, e componente gay discreta ma presente, non forzata all’interno della storia.
Sulla base delle prime 3 puntate si merita un 8.