Sherlock

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Sherlock

“Non fuma la pipa e non indossa il deerstalker (il tipico cappello da cacciatore a doppia visiera). Invece smanetta sullo smartphone, ha un sito internet, manda sms di continuo, si «droga» con i cerotti di nicotina. Eppure è sempre lui: è Sherlock Holmes ai giorni nostri. Con intatte le sue strepitose capacità deduttive, per cui riesce a riconoscere un programmatore di computer dalla cravatta, un pilota di linea dal pollice sinistro, una donna fedifraga dalla fede nuziale. La prima stagione della miniserie Sherlock, composta da tre episodi di 90 minuti ciascuno, è stata una rivelazione nel Regno Unito. Sulla Bbc ha avuto punte di 8.700.000 telespettatori e del 33% di share (quando la media di rete si aggira intorno al 22%). È uno Sherlock Holmes annoiato e scontroso, che nei modi in cui si rivolge ai poliziotti di Scotland Yard ricorda il dottor House con le sue battute caustiche, come quando intima di fare silenzio e un detective risponde di non aver aperto bocca: «Pensavi, è molto fastidioso». Niente carrozze, ma taxi nella Londra del XXI secolo dove tre misteriosi suicidi tutti legati dallo stesso modus operandi fanno pensare al diabolico disegno di un serial killer. È il giallo della prima puntata nella quale si sviluppa il fatidico incontro tra Sherlock Holmes (il 34enne Benedict Cumberbatch) e Henry Watson (il 39enne Martin Freeman). Sherlock è alla ricerca di un coinquilino con cui dividere le spese dell’ affitto e per questo un amico gli presenta il dottor Watson, medico di guerra claudicante (è una vera ferita o è una zoppia psicosomatica?) e reduce dalla missione in Afghanistan (altro dettaglio raffinato che rimanda ai giorni nostri). Sarà amore (quasi) a prima vista e infatti nel rapporto che si instaura tra i due si gioca anche sull’ ambiguità che Holmes e Watson possano essere una coppia…” (F. Renato, Corsera) Infatti in questa deliziosa serie, composta praticamente da tre film di 90 minuti ciascuno, non mancano i riferimenti gay. A iniziare dalla sorella ubriacona di Watson, Harriet che qui è lesbica e sposata con una donna (nel romanzo era un fratello, Harry Watson). Poi tutte le volte che i due, Sherlock e Watson, vengono scambiati per fidanzati, a iniziare da Mrs. Hudson che chiede “Fatemi sapere se saranno necessarie due camere separate” o quando Mycroft gli dice “Dopo un solo giorno si fida già così tanto di lui, tra una settimana sarete una felice coppietta” o ancora nel ristoranto italiano nel distretto gay di Londra (Soho) dove il padrone dice: “Sherlock, scelga quello che preferisce dal menù, per lei è tutto gratis, ed anche per il suo ragazzo, naturalmente”. In una scena Watson chiede a Holmes se abbia una fidanzata e questi gli risponde: “Fidanzata?, no. Non fa al caso mio (Not really my area). John, dovresti sapere che io mi considero sposato al mio lavoro e le tue attenzioni nei miei confronti sono più che sufficenti. Non mi serve nessun altro”. Bravissimi gli sceneggiatori a giocare su questa ambiguità, che rende ancora più interessante questa ennesima trasposizione dei romanzi e racconti di Conan Doyle.

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4 commenti

  1. thediamondwink

    Arrivato alla fine della terza stagione, l’ambiguità del personaggio si è rivelata, anche se ha instaurato una relazione etero con una donna, l’amicizia che lo lega al suo amico Watson va oltre…bastano gli sguardi!!!

  2. thediamondwink

    Accattivante sceneggiatura per un giallo-psicologico ambientato ai nostri giorni, molto ben fatto, soprattutto perchè non ha nulla da invidiare alla letteratura originale dei libri scritti più di un secolo fa. Ottima l’ambientazione e ottimi gli attori, ho apprezzato tanto il personaggio riadattato di Watson. Da vedere per chi ama i gialli!

  3. Direi un telefilm di ottimo livello, per la fotografia, la sceneggiatura ammiccante e spigliata e anche per la parte gialla della vicenda, per cui è apprezzabile soprattutto il primo episodio. Gli attori sono piuttosto bravi e consiglio di vederlo in lingua originale sottotitolato.

  4. yaoithebest

    un bel 10 pieno!!in assoluto il mio telefilm preferito XD adoro gli attori sono bellissimo mi piace il rapporto d’amore che c’e tra sherlock e john!si amano!!questa seria è davvero il massimo!!!

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Varie

Serie televisiva britannica composta finora di una sola stagione, andata in onda su BBC One dal 25 luglio all’8 agosto 2010 per un totale di tre episodi. La seconda stagione, sempre di tre episodi, andrà in onda nel 2012. In Italia la prima stagione è andata in onda su Joi dal 18 febbraio al 4 marzo 2011. In visione free sul canle Italia 1 dal 22 dicembre 2011.

I TRE EPISODI DELLA PRIMA STAGIONE:

Uno studio in rosa
Titolo originale: A Study in Pink
Diretto da: Paul McGuigan
Scritto da: Steven Moffat

La polizia sta investigando sulla morte di alcune persone, che, apparentemente, si sono suicidate, prendendo una pasticca avvelenata. Si rivolge allora a Sherlock Holmes, che da vari elementi deduce la presenza di un serial killer. Nel frattempo a Holmes viene presentato il dottore John Watson, che si trasferisce subito da lui nell’appartamento di Baker Street. Dopo una serie di incidenti, la persona responsabile di quelle morti, un tassista, ammette che le sue vittime hanno perso la vita giocando ad una sorta di roulette russa con due pasticche: l’una avvelenata, l’altra no. Watson riesce ad ucciderlo. Morendo, il tassista rivela che a capo di tutto c’è Moriarty. L’episodio è un adattamento molto libero di Uno studio in rosso.

Il banchiere cieco
Titolo originale: The Blind Banker
Diretto da: Euros Lyn
Scritto da: Stephen Thompson

Soo Lin Yao esegue per i turisti la cerimonia del tè con antiche teiere nel Museo Nazionale di Antichità e un giorno scompare nel nulla. Edward Van Coon, giovane trader rampante, viene trovato morto nel suo appartamento chiuso dall’interno al sesto piano di un palazzo. Il giornalista free Lance Brian Luckis è assassinato nel suo appartamento chiuso al quarto piano. L’ispettore Dimmock, temporaneo sostituto di Lestrade, vuole liquidare i casi come suicidio. Intanto il dottor Watson si fa assumere in un ambulatorio e conosce la bella Sarah. Che cos’hanno in comune la restauratrice, il trader e il giornalista? Strani segni che Sherlock deve decifrare, scritti in un antico dialetto cinese. Non gli occorre molto tempo per scoprire che i tre sono corrieri dell’organizzazione di trafficanti Loto Nero; organizzazione che non esita a punire chi cerchi di abbandonare o di ingannare la Tong. Così Holmes, Watson e la malcapitata Sarah si trovano coinvolti in una drammatica avventura che li mette in pericolo di vita nel tentativo di scoprire chi sia il ladro e che cosa abbia sottratto di tanto prezioso al Loto Nero, infatti Watson e Sarah vengono rapiti dalla Tong e solo il tempestivo deciframento del codice da parte di Holmes permette loro di salvarsi. Nella lotta però la generale Shan riesce a scappare, e quando alla fine si mette in contatto con il suo capo, identificato con una “M” sul PC, viene uccisa dallo stesso. Ripercorrendo a ritroso il percorso dei due corrieri Holmes ritrova il pezzo rubato, un fermaglio di giada dell’imperatore dal valore di nove milioni di sterline, che Van Coon aveva regalato alla sua segretaria/amante.

Il grande gioco
Titolo originale: The Great Game
Diretto da: Paul McGuigan
Scritto da: Mark Gatiss

Un’esplosione scuote il centro di Londra, proprio di fronte al 221b di Baker Street. Sembra una banale fuga di gas. Intanto Andrew West, giovane impiegato governativo, viene trovato morto sui binari alla stazione di Battersea, la testa fracassata. Mycroft Holmes sottopone il caso al fratello perché il giovane era in possesso di informazioni top secret. L’ispettore Lestrade convoca Sherlock e Watson per il caso dell’esplosione, che presto si rivelerà un sottile e perverso duello tra Sherlock e il suo nemico Moriarty, un duello pieno di colpi di scena e delle solite, strepitose deduzioni di Holmes.

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