Requiem city

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Requiem city

Requiem city (EPITAFIOS) è un serial horror poliziesco prodotto dalla HBO Latin america e girato in una Buenos Aires dai toni inquitanti.
Un gruppo di studenti finiscono bruciati in un rogo per colpa di un insegnante che li teneva prigionieri in una scuola per avere un po’ di popolarità con i media.
Cinque anni dopo viene ritrovato il cadavere mutilato dell’insegnante ed alcune bare vuote con inquietanti epitaffi.
Sulle tracce dell’assassino oltre alla polizia c’è anche un ex poliziotto Renzo Marquez che aveva seguito il caso e che era stato costretto a dimettersi, ed una psichiatra Laura Santini coinvolta anche lei nella faccenda.
Purtroppo il serial killer continua ad uccidere facendo una carneficina e soltanto l’arrivo di una detective Marina Segal darà un identità allo spietato assassino.
Questi risponde al nome di Bruno Costas (non c’è bisogno di arrivare alla fine per scoprirlo) un ragazzo pazzamente innamorato di uno degli studenti periti nell’incendio, Alejandro.
La vita di Bruno è stata sconvolta prima da chi ha ostacolato le sue inclinazioni e la sua storia d’amore per Alejandro e poi da tutti coloro che volontariamente o con superficialità e incapacità, hanno contribuito alla morte del suo amato.
Quando Renzo e Laura vanno a trovare il padre di Bruno un imprenditore di pompe funebri, scoprono che egli tiene la moglie morta in una teca di vetro piene di formalina.
Egli rivela di avere cacciato il figlio di casa dopo aver scoperto mentre si masturbava nudo toccando il cadavere di un giovane uomo.
Il taglio della serie sembra avere un impronta gay, il serial killer a volte è nudo o seminudo ed è un bel ragazzo, le donne invece sono insignificanti e marginali a parte il ruolo di Marina (l’attrice Cecilia Roth – Tutto su mia madre) che comunque ha tratti fortemente mascolini. E’ forse lesbica? (A. Schiavone)

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