Quando la fidanzata del 21enne Josh (Josh Thomas), Claire (Caitlin Stasey), lo scarica dicendogli che è sicura che lui sia gay, si trovano entrambi davanti ad un gelato per due appena portato al loro tavolo e Josh riesce solo a pensare che sia una cosa alquanto umiliante. Josh, sconvolto, si rivolge al suo migliore amico e coinquilino Tom (Tom Ward), attualmente impegnato su Google e soprattutto su come fare per scaricare la sua prepotente fidanzata Niamh (nemesisi di Josh). Vengono interrotti dall’arrivo di Geoffrey (Wade Briggs), il carinissimo e particolare collega di Tom, che appare sconvolto e bisognoso di confidarsi. Josh non si è mai sentito bravo in queste situazioni emozionali ma succede subito qualcosa di strano tra i due ragazzi. Quando Geoffrey non solo si autoinvita a cena ma anche a passare la notte con l’amico, Josh entra nel panico. Al mattino Josh scopre di aver rascorso la più bella notte della sua vita ma… Questo è l’inizio della serie tv australiana, composta da soli sei episodi nella prima stagione ma, visto il successo ottenuto sia di critica che di pubblico, subito rinnovata per una seconda di dieci episodi. Si tratta di una serie decisamente gay, con protagonista principale un omosessuale, che il canale australiano ABC1 si rifiutò di trasmettere, proprio perchè troppo gay per il suo pubblico di tutte le età, spostandola sul canale ABC2 più frequentato dai giovani (salvo poi ritrasmetterla sei mesi dopo, in tarda serata). La serie è ideata e interpretata dal comico australiano di successo Josh Thomas, che, d’accordo col produttore, ha preferito dare al programma una veste più drammatica, che non fosse quella di una sit-com, ottenendo un risultato più realistico, spontaneo ed accattivante. Il protagonista deve vedersela, oltre che con il suo nuovo orientamento sessuale, anche con una madre, Rose (Debra Lawrance), divorziata dal marito, che sta attraversando un periodo di depressione ed una zia, Peg, bigotta e irritante. La serie è prodotta da Todd Abbott, che l’ha elaborata con Thomas in un lavoro durato quattro anni, ed ogni episodio è diretto da Matthew Saville. La rivista Entertainment Weekly ha inserito la serie tra i migliori dieci show del 2013. Premiata come miglior serie e miglior regia (vedi sotto) viene così commentata dal critico David Knox di TV Tonight: “Una serie con ottime performance di quasi tutto il cast, che sviluppa una fantastica sinergia tra il protagonista e le persone che lo circondano, creando un fertile terreno di gioiosità, pathos e analisi”. Giles Hardie di “The Age” dice che il grande merito di questa serie è di non aver giocato sugli stereopiti gay ma di aver rappresentato figure genuine ed interessanti oltre che divertenti, con un coming out oltremodo esilarante senza l’ausilio di nessuna gags.
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La prima serie ha alternato humor un po’ folle e momenti incredibilmente seri, si è andati dall’auto-ironia caustica di Josh ai problemi psicologici di sua madre, dalla goffaggine di Tom ad un’analisi profonda e mai noiosa dei rapporti interpersonali nella società moderna. Con i suoi personaggi femminili scritti in maniera eccellente (cosa piuttosto rara, in una serie prettamente G) e una trama che non va mai dove ti aspetteresti, non posso fare a meno di consigliarla vivamente!