Miniserie in due puntate dedicata alla breve vita di Moana Pozzi, prodotta da Polivideo per Sky Cinema. La serie ha avuto una produzione assai travagliata, prima per la controversa scelta del cast, poi per le polemiche sollevate da Cicciolina e infine per il cambio di regia, che doveva essere del creatore e sceneggiatore Cristiano Bortone, col quale la produzione ha avuto divergenze sia d’impostazione che di contenuti, che l’hanno portata a sostituirlo con Alfredo Peyretti. Purtroppo, a nostro giudizio, il risultato ha risentito di queste problematiche, e il prodotto finale ci è sembrato alquanto discontinuo, con fastidiose e inutili lungaggini sulle scene hard, e molti personaggi poco riusciti se non male interpretati. Salviamo naturalmente l’impegno messoci dalla protagonista Violante Placido che ci restituisce una Moana assai veritiera, sempre in bilico tra ingenuità e arguzia, tra amorevolezza e calcolo, tra bisogno d’amore e aspirazione al successo. Viene presentata bene anche la svolta che dovrebbe allontanarla dal porno e portarla verso la politica e l’impegno culturale, con la campagna elettorale durante la quale difende il diritto alla libertà, i diritti dei diversi e delle minoranze. Un altro personaggio riuscito ci è sembrato quello dell’amico Mario, interpretato da Giuseppe Soleri, un gay col quale abita e che le vuole molto bene, e che diventerà il suo truccatore. Solo leggermente effeminato, ci ha lasciato un po’ perplessi quando lo ritroviamo nella seconda parte, diventato Maddalena, già operato e finalmente felice, ma ormai tagliato fuori dalla complicata vita di Moana. Deludente invece l’interpretazione di Fausto Paravidino (era il gay sterotipato ma efficace di Romazo Criminale) nel ruolo di Riccardo Schicchi, cacciatore di talenti e imprenditore porno, che ci offre un personaggio da macchietta, sopra le righe e poco credibile. Complessivamente un film che voleva essere coraggioso e dirompente e che invece non ci ha detto nulla o poco di nuovo.
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L’ho visto tre anni e mezzo fa quando è uscito in prima tv su Sky Cinema. L’ho trovato ben fatto, anche se troppo condensato. Avrei voluto una serie cvon qualche puntata in più per raccontare meglio la storia. Infatti si racconta anche il personaggio psicologico e la rivalità sempre meno nascosta con Ilona Staller.