Serie tv statunitense creata da Michelle Ashford, che ha debuttato il 29 settembre 2013 sul canale via cavo Showtime, in Italia su Sky Atlantic dal 2 giugno 2014. È basata sulla biografia di Thomas Maier “Masters of Sex: The Life and Times of William Masters and Virginia Johnson”.
St. Louis (Missouri), anni ’60. William Masters (Michael Sheen) è un illustre ginecologo che ha fortemente contribuito alla reputazione della clinica in cui lavora; è in ottimi rapporti con il dottor Scully (Beau Bridges), il provost del campus; è il mentore del giovane dottor Hass (Nicholas D’Agosto); è sposato con la giovane e bella Libby (Caitlin FitzGerald), con cui prova ad avere un bambino da anni. Ogni buon medico che si rispetti ha un’area di specializzazione, e Masters ha sin da giovane dimostrato un interesse quasi maniacale per la sessualità umana e le reazioni che avvengono all’interno del cervello durante il coito. In un’America ancora legata a una morale protestante – noiosamente vittoriana, direbbe qualcuno – di cui già Mad Men ci aveva fornito un ampio specchio è difficile ottenere un lasciapassare per condurre ricerche del genere, ed è per questo che Masters raccoglie i primi dati spiando l’attività lavorativa di una prostituta, Betty DiMello (Annaleigh Ashford). Ben presto Masters realizza che i dati forniti da una donna di malaffare – che potrebbe tranquillamente fingere un orgasmo, sia per necessità lavorative che per diverso orientamento sessuale – non possono essere considerati completamente attendibili. Così, aiutato da Virginia Johnson (Lizzy Caplan), la una nuova segretaria / assistente / finta laureanda in sociologia, Masters comincia a fare sul serio coinvolgendo un range maggiore di volontari di genere, estrazione sociale, orientamento sessuale diversi; i primi esperimenti ruotano tutti intorno alla masturbazione, ma ben presto Masters e Virginia inizieranno anche a utilizzare delle coppie come “cavie”. (Serialmente.com)
Nella serie tv, almeno nella prima stagione, l’omosessualità viene affrontata con due storie assai significative. Viene naturalmente rispettato il clima generalmente omofobo di quegli anni, anche negli ambienti scientifici, ad esempio per il dottor William Masters gli omosessuali sono dei deviati, degli anormali, anche se specifica “in senso statistico”, cioè in quanto minoranza. Quando infatti si accorge che i soggetti che stanno partecipando alla sua ricerca sono quasi tutti prostitute o gay, decide che non possono essere rilevanti, in quanto ‘anormali’, e li licenzia. Nei primi tre episodi abbiamo uno dei personaggi lesbo più interessanti visti quest’anno in tv. Betty DiMello (Annaleigh Ashford) è la tenutaria di un bordello, prostituta lei stessa, che si dichiara lesbica ed innamorata di una ragazza. Il suo carattere si avvicina molto a quello di una moderna buch, è volitivo, deciso, simpaticamente volgare, consapevole di essere ai margini della società ma non per questo arrendevole o succube o lamentoso. Capisce subito il tipo di persona che ha di fronte (sarà la prima ad accorgersi che il dottore è innamorato della sua segretaria) e sà come trattarla per ottenere quello che vuole. Dopo aver offerto al dottore, dietro giusta ricompensa, le ragazze del suo bordello come pazienti per i suoi studi sulla masturbazione e sull’orgasmo, quando l’ospedale si rifiuta di far proseguire gli esperimenti sessuali al dottore, lei concede l’appartamento del suo bordello come sede per proseguirli. In cambio ottiene di essere assunta alla reception dell’ospedale. Questa richiesta apparentemente strana per un lavoro assai meno retribuito ha la sua giustificazione. Betty ha trovato una persona, un ricco industriale, che si è pazzamente innamorato di lei e vorrebbe sposarla. Sente che questa è la sua occasione per cambiare vita. La sirena della ‘normalità’ e la possibilità di uscire dalla marginalità, dovevano essere forti in quegli anni dove come omosessuale eri una persona praticamente inesistente. Quando confida il suo progetto al dottore e alla sua segretaria Virginia, entrambi restano perplessi. Virginia le dice che sicuramente andrà incontro a forti delusioni, che la sua storia è destinata a finire in breve tempo. Betty risponde a Virginia che sì, lei è lesbica ed ama una donna, ma che questa donna, proprio perchè l’ama, è disposta anche a perderla pur di vederla felice. Come se in quegli anni, nella mente degli omosessuali non potesse esistere altro modo di essere felici. Il dramma interiore di Betty è mostrato solo in questo breve dialogo, anche perchè non ci viene mostrata nessuna scena di lei con la sua amante. Il passo successivo è ancora più drammatico. Betty aveva reciso le tube per non rimanere incinta nel suo lavoro di prostituta, ma adesso che il suo futuro marito ha espresso il desiderio di avere molti figli, deve rimediare. La vediamo così costretta a ricattare il dottor Masters, minacciando di distruggere le sue apparecchiature mediche al bordello se non la la opera, ricollegando le tube e permetterle quindi una gravidanza. Non vogliamo raccontarvi il finale di questa storia per non rovinarvi la sorpresa. La creatrice della serie ha comunque dichiarato che il personaggio di Betty rientrerà nella serie nella seconda stagione…segue sulla scheda
ruolo: Betty
inteprete: Annaleigh Ashford
Betty è una ex operatrice del sesso, che diventa il primo soggetto di studio del Dottor William Masters. Più tardi la troviamo ingegnosa assistente della società Masters and Johnson. Dopo una scelta opportunistica trova il vero amore con Elena, con la quale progetta di avere un figlio.
F-A-V-O-L-O-S-A
Pionieri nella ricerca della sessualità umana; ci sono anche storie d’amore e di sesso, ma non sono mai sciocche o gratuite (come succede invece tipo in Grey’s Anatomy): qui ogni personaggio è tridimensionale, riportato sullo schermo in varie sfaccettature e in tutta la propria complessità