London Spy

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London Spy

“London Spy” è una mini serie britannica, composta da cinque episodi, scritta dal romanziere Tom Rob Smith, famoso per la trilogia “Child 44”, gay dichiarato che vive col suo compagno Ben Stephenson da dieci anni (ora stanno pensando di sposarsi). La serie è trasmessa dalla BBC in prima serata dal 9 novembre 2015.
Nel centro di Londra, troviamo nella stessa strada, da un lato, il quartier generale del Secret Intelligence Service e dall’altro lato uno dei più importanti club gay londinesi. La serie racconta la storia dell’incontro di due giovani personaggi, provenienti da questi due lati differenti della strada.
Danny (Ben Whishaw, attore gay dichiarato, famoso per interpretare il personaggio di Q nei film di James Bond), lavora in un magazzino della distribuzione Amazon e abita in un grande appartamento che divide con altre persone all’apparenza simpatiche. Ha una buona reputazione che gli permette di entrare negli affollati club gay locali ma sembra avere un solo amico: Scottie (Jim Broadbent), col quale in passato ha avuto una storia. Veniamo infatti a sapere, da un suo lungo performante monologo, che alcuni anni addietro è stato vittima di un prolungato e tremendo attacco di panico, che lo ha lasciato profondamente dipendente da Scottie. Successe quando venne a sapere di aver contratto l’HIV, unita ad una serie di ulteriori problemi, che potevano risolversi solo con l’aiuto di una buona, solida e stabile relazione. Torniamo al presente. Una sera Danny incontra Alex (Edward Holcroft ), un giovane enigmatico e brillante, e scatta subito la scintilla. Si accordano per ritrovarsi, si raccontano molte cose, finiscono a letto. Sono ormai sicuri di essere fatti uno per l’altro. Poi Alex sparisce.
Misteriosamente Danny trova nel magazziono la chiave che apre l’appartamento di Alex, vi si reca e trova il corpo morto di Alex all’interno di una stanza adibita al sado-masochismo. Dopo aver cancellato le sue tracce, chiama la polizia, che lo interroga come fosse un sospettato anzichè un testimone. Danny si sente incastrato, ma da chi e perchè? E cosa è quella cosa che trova (e inghiotte) nello scomparto alimentatore del computer portatile di Alex? Comprendiamo subito che Danny non è quel vulnerabile e goffo personaggio che i suoi nemici stanno pensando sia. E Alex sicuramente non era solo quell’orfano vergine che lavorava per una banca d’investimenti. Era poi vero quell’amore che Alex dimostrava verso Danny? Forse sì, ma….
Il primo episodio della serie è stato molto apprezzato da pubblico (quasi 3 milioni di telespettatori) e critica, ma è stato criticato da alcuni per le scene di sesso gay troppo spinte (anche con sex toys di metallo, materiale bondage e altri elementi sado-maso). La BBC ha risposto che non intende fare differenze nel mostrare sesso etero o gay, che le scene di sesso sono parti fondamentali della vicenda e che il pubblico viene avvisato di queste all’inizio dello show, show che viene trasmesso in orario per adulti (quello stabilito per legge dalle 21.00 alle 6.00). I soliti gruppi religiosi integralisti (leggi Evangelical Alliance) si sono detti scandalizzati che una televisione pubblica produca, coi soldi dei contribuenti, simili spettacoli.

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3 commenti

  1. Giuseppe81

    Consiglio vivamente questa miniserie a chi come me ama gli attori e l’ambientazioni inglesi! Ben Wishaw e Charlotte Rampling superlativi!!! Tutto perfetto… solo la scoperta di Alex che e’ il motivo per cui viene ucciso, l’ho trovata poco chiara e non appronfondita a dovere!

  2. Ancora una volta devo ringraziare questo sito che aiuta le mie scelte cinematografiche. E’ un thriller d’accordo, ma anche una storia d’amore. Danny, il protagonista, viene da un ceto sociale popolare, è ingenuo, come gli viene più volte ricordato, ma è questa sue ingenuità la forza gli permette di affrontare la ragnatela d’acciao di interessi invisibili in particolare concentrati in circoli molti più agiati e sofisticati di quelli da cui Danny proviene. Il mistero è esagerato, le forze che circondano Danny sono più da romanzo fantasy che da thriller (ma se avete visto Whiteshaw in altre performance questa non sarà un novità). L’importante è che il nostro, passando da tutti i possibili stadi (shock, rabbia, odio, determinazione e infine accettazione) non si arrende mai. Il finale merita.

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trailer: London Spy

Varie

Episodi stagione 1

1 – Lullaby
2 – Strangers
3 – Blue
4 – I Know
5 – If This Is a Lie

CRITICA:

The season of glossy, dark autumnal treats is upon us. Conkers. Hot toddies. Meaty stews. And proper dramas on TV. The BBC has gathered up its money and its writerly and actorly talent and poured it all into London Spy (BBC2), an unutterably delicious, satisfying dish served up over the next five weeks in portions you will wish to savour.
Ben Whishaw plays Danny, a lonely hedonist who bumps into a handsome jogger the morning after another disaffected night before and experiences something of a coup de foudre. The series is billed as an espionage thriller, but most of this first episode is about the unfolding, in heartbreakingly slow and tender fashion, of their love story.
The great dramatic problem of our age is how to keep people apart. How to infuse such stories with tension. There are so few credible barriers to togetherness any more. You want to have sex? Have sex. You want to leave your wife/husband/children/job/life? You can, and people do, with nary a thought for the poor dramatist who is suddenly bereft of conflicts, frustration, anticipation, yearning and all the other things we long for in our hearts and our stories. London Spy solves this brilliantly and believably by having Alex (the jogger, played by Edward Holcroft) be an investment banker, a genius with numbers and child prodigy who went to university at 15 and has all his life been slightly out of step with everyone else. Danny is his first sexual partner, his first boyfriend, his first everything. “How do you admit you’ve never been in a relationship?” he replies when Danny wonders how he reached this point. “And when you do, who wants to stay?”
Danny does, and for a while the two are blissfully happy. It becomes clear-ish that Alex is not an investment banker and that he gives away little of himself, apart from the fact that his parents are dead, but Danny is not the kind to worry about details. Scottie (Jim Broadbent, in fully teddy-bear-carrying-a-switchblade mode), who works in Whitehall and stands in loco parentis to and in unrequited love with Danny, harangues him brutally but Alex does not flinch. However much love he is capable of, it has found its home in Danny.
Alex suddenly disappears. Danny blames himself for telling Alex about his darkest time, from which Scottie saved him, but when someone mysteriously furnishes him with the keys to Alex’s flat Danny finds in the loft an array of S&M equipment, a laptop and a trunk, the last of which contains a dead body which may or may not be Alex. He smuggles a key hidden in the laptop out after calling the police – who discover that Alex is not Alex but a man called Alistair whose parents are definitely not dead and who is definitely not an investment banker. Scottie’s Whitehall-honed instincts say that he is very definitely a spy.
The thriller has begun and no doubt will be as rich and rewarding in its own way as the love story, courtesy of a script from Tom Rob Smith that I’m sure will remain as handsome and elliptical as Alex and as tender and compelling as Whishaw, who remains the most powerful actor ever made out of thistledown and magic. But the love story was beautiful and I hope it returns. (Lucy Mangan, The Guardian)

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