Le vicende di Little Fires Everywhere sono ambientate nella cittadina di Shaker Heights (Cleveland, Ohio) nel 1998. La comunità che la abita è stata fondata nel 1912 da una comunità Shaker (un ramo del calvinismo puritano quacchero) e oggi è costituita perlopiù da democratici benestanti, pronti a regolare qualsiasi aspetto della loro vita: una buona comunità, ne sono convinti, è una comunità pianificata, in grado di evitare eventi disdicevoli e inappropriati. Ma una buona pianificazione consente davvero di arginare lo scandalo?
È in questa comunità che fa la sua comparsa Mia Warren, madre single di una ragazza adolescente, Pearl. In cambio di un alloggio, Mia è domestica in casa di Elena Richardson, madre di quattro figli e perfetto esempio di filosofia Shaker. Solo la figlia più piccola anch’essa adolescente, Izzy, contrasta l’immagine limpida della famiglia: è la pecora nera (presto attratta da Mia), l’unica assente davanti alla grande casa dei Richardson in fiamme con cui si apre la storia.
Mia ed Elena sono due madri opposte, che si troveranno schierate in modo ancor più opposto quando scoppierà nella pacifica cittadina una questione intricata d’adozione: una ragazza cinese clandestina abbandona la figlia May Ling, adottata come Annabelle da una ricca famiglia di Shaker Heights, ma presto si pente della sua scelta, dando vita a una complicata controversia che vede schierate Mia da un lato ed Elena dall’altro. Elena inizierà così a indagare sul passato della rivale, ma le sue scoperte si riveleranno distruttive per entrambe le donne e le loro famiglie.
tratto da sololibri.net
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