Serie televisiva creata da Byron Balasco, trasmessa dall’8 ottobre 2014 su Audience Network. Visto il grande successo di pubblico e critica la serie è stata subito rinnovata per altre due stagioni. Ad oggi inedita in Italia.
Alvey e Lisa sono fidanzati e soci in affari, proprietari della palestra “Navy Street” specializzata nel combattimento di arti marziali miste a Venice, California. Tra molte difficoltà, Alvey e Lisa lottano quotidianamente per tenere aperta la palestra e si affidano al talento di Nate, figlio di Alvey, che si dimostra un ottimo lottatore. L’arrivo in città di Ryan Wheeler, esperto lottatore ed ex fidanzato di Lisa appena uscito di prigione, complica ulteriormente le cose. Nate, interpretato da un quotato attore di Broadway, Nick Jonas, è il più giovane figlio di Alvey e il più bravo lottatore in palestra. Ha sempre cercato il sostegno del fratello più grande Jay ma si è sempre trovato in cotrapposizione. E’ una figura riservata, disciplinata, appassionata al suo lavoro. Crca di fare tutto quello che gli altri si attendono da lui: mangiare sano, allenarsi duramente, vincere sempre. E’ un atleta completo e forte ma si sente fuori, come se stesse vivendo la vita di un altro. Ama la sua famiglia ma si trova nel mezzo di una guerra tra suo fratello maggiore ed il padre. Soltanto verso la fine della prima stagione appare chiaro che Nate è gay, quando lo vediamo uscire da un locale gay e finire tra le braccia di un uomo. L’attore Nick Jonas ha però detto di essere sempre stato informato dell’omosessualità del puo personaggio e ha dichiarato: “Nate vive in un mondo di paure, e soprattutto di deludere il padre sia sul ring che fuori, e questa pressione traspare in diversi modi. Penso che sia un problema che molti gay affrontano”. Il creatore Balasco ha aggiunto: “Ho voluto inserire questa storia in un ambiente che rappresenta una sfida ulteriore per un gay. Mostrare una persona che sta lottando con una parte di se stesso e della sua vita per riconciliarsi col fatto di essere un atleta di primo livello, senza rimanere bloccato dagli interrogativi che ti poni su te stesso e sulla vita che stai vivendo”