Un’ottima ed imperdibile serie visibile in streaming su TimVision (gratis per 30 giorni). La storia è ricavata dall’omonimo premiato romanzo femminista di Margaret Atwood, uscito nel 1986 e adattata dallo scrittore-produttore Bruce Miller (The 100, E.R. – Medici in prima linea, ecc.). Ambientata negli Stati Uniti di un desolante prossimo futuro, dove sembra di essere regrediti in una dittatura tipo Germania hitleriana, le donne sono considerate creature di serie B. Sono state incolpate della repentina diminuzione delle nascite, causata, secondo il governo, da un loro comportamento troppo liberale e libertario. Adesso vengono selezionate e coltivate le donne fertili (strappandole da mariti e figli) per essere forzatamente fecondate dai comandanti senza figli. Donne che da un giorno all’altro si ritrovano senza diritti, senza lavoro, senza conto bancario, senza la loro famiglia e soprattutto senza la minima libertà. Pur essendo un bene prezioso per lo Stato vengono trattate con la massima violenza appena tentano di ribellarsi. Inserite nelle famiglie dei comandanti (come uteri in affitto) sono costantemente controllate dalle spie del regime chiamate “occhi” (il saluto comune è “sotto i suoi occhi”). Le strade della città (New York) sono spesso riempite da persone impiccate, i ribelli al regime che vengono catturati e subito giustiziati. Il governo (in pratica una teocrazia) si giustifica dietro il paravento di una religione cristiana (protestante) che, con esempi spesso riportati dai libri della Bibbia, considera le donne solo per il loro ruolo di generatrici. Naturalmente non mancano le invettive contro l’omosessualità, considerata uno dei principali nemici dello Stato (nel libro l’argomento è trattato con minore rilievo). Gli omosessuali sono considerati dei traditori del genere e condannati a morte (alcuni degli impiccati sulle strade portano il triangolo rosa). Moira (Samira Wiley, la Poussey di “Orange Is the New Black”, attrice lesbica dichiarata), la migliore amica della protagonista Offred (una fantatstica Elisabeth Moss), viene subito catturata e inviata a pulire le scorie nucleari (con conseguente sicura morte) solo perchè lesbica. Ofglen (Alexis Bledel), la compagna di disavventure di Offred, come lei condannata a partorire per altri, è segretamente lesbica (confida a Offred che prima della cattura era sposata con la sua compagna da cinque anni con la quale cresceva il figlio Oliver, un chiaro riferimento a come certi diritti possono essere transitori) ma quando gli ‘occhi’ la denunciano come lesbica, viene subito catturata ed evita la pena di morte solo perchè il regime ha bisogno di donne fertili (ma le viene detto che “la sua esistenza è un abominio”). Viene comunque brutalmente castrata (clitoridectomia) così “non potrà più avere nessun desiderio”, mentre la sua amante lesbica, la governante Martha (Birgitte Solem), viene processata (vedi trailer, una scena che ci ricorda un momento simile nel Trono di Spade) e condannata a morte (straziante vedere Ofglen obbligata ad assistere all’impiccagione dell’amata Martha). Nel racconto incontreremo anche un omosessuale che è entrato nella resistenza. Secondo quanto dichiarato dagli autori, nella seconda stagione avremo anche una storia d’amore omosessuale rilevante ed il personaggio lesbico interpretato da Alexis Bledel diventerà regolare (di primo piano). Una serie imperdibile, sia per la qualità e le interpretazioni che per le tematiche che affronta. Sebbene parli di un prossimo futuro, moltissimi sono i riferimenti all’attualità che vengono spontanei, come la situazione in Cecenia dove il governo nega l’esistenza di omosessuali incoraggiando i “delitti d’onore” e sviluppando una “pulizia preventiva”. Serie trionfatrice agli Emmy Award 2017 con ben 9 premi e miglior serie ed attrice ai Golden Globe 2018.
ruolo: Moira
inteprete: Samira Wiley
La migliore amica della protagonista, lesbica dichiarata, finirà in un bordello
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