Definito dai critici una brutta commedia nera (con voti quasi sempre negativi) la serie si presenta come l’aggiornamento di un interessante film del 1989, “Schegge di follia” che ci raccontava, con toni grotteschi, le possibili degenerazioni di un gruppo di studenti liceali. La serie sostituisce il trio protagonista del film (tutti bianchi, ricchi e magri) con una cicciona, una lesbica nera e un genderqueer, trasformando le persone con identità emarginate nei bulli di turno.
La serie, dimenticando il tono graffiante e critico del film, mette in campo tutti i peggiori stereotipi che si possono trovare nell’ambiente delle scuole superiori americane. A iniziare dalle rappresentazioni dei personaggi queer, che vengono mostrati così come li vorrebbero vedere tutti gli omofobi reazionari seguaci di Trump. La premessa è che ai nostri giorni, se si vuole essere considerati, bisogna avere tutti delle etichette precise: gay, etero, lesbica, trans, religioso, anarchico, ricco o povero. Senza queste definizioni saremmo inesistenti e non potremmo avere un nostro posto nella società. Da notare il grande rilievo dato alla tematica queer, capovolgendo, proprio come insinuano le destre omofobe, la condizione di persone LGBT che da minoranze perseguitate diventano cittadini privilegiati che dettano le regole della convivenza. Teorie che vengono appoggiate anche dagli insegnanti del liceo (uno di questi spiega alla protagonista Veronica che “le università hanno bisogno di conoscere la tua identità, il tuo marchio” e che più fosse definito – dice che sarebbe ottimo ‘ermafrodita’ – più sarebbe apprezzato. Questi spunti, che potrebbero essere di qualche interesse se esaminati con un piglio critico e ironico, magari con un brio comico, vengono invece offerti con una deprimente serietà. Per non parlare poi di come vengono rappresentati la maggioranza degli studenti, tutti narcisisti e ossessionati dal numero di follower che hanno su Instagram, tutti futuri arrampicatori sociali o attivisti disonesti.
Significativo che l’uscita della serie, distribuita dalla Paramount Network, che doveva avvenire a marzo 2018, sia stata rinviata con il seguente comunicato: “La serie Heathers è una commedia satirica che prende rischi creativi nel trattare molti degli argomenti più impegnativi della società, dall’identità personale alla razza, allo status socio-economico, alla violenza armata. Mentre siamo convinti della bontà dello spettacolo, alla luce dei recenti tragici eventi in Florida [il massacro di molti studenti alla Stoneman Douglas High School] e per rispetto delle vittime, delle loro famiglie e dei nostri cari, riteniamo che la cosa giusta da fare sia rimandare l’uscita a fine anno”
Questo l’incipit della trama: Veronica Sawyer, diciassettenne, è amica degli Heathers, un gruppo di studenti molto popolari al Westerburg High, che dettano quotidianamente una specie di gerarchia sociale. Durante una festa, Veronica chiama Heather Chandler “grassa”. Il giorno dopo a scuola Heather Chandler promette di rovinare la vita sociale di Veronica. Più tardi Veronica incontra un nuovo studente, JD, che decide di aiutarla. La coppia s’introduce nella stanza di Heather Chandler e ha in programma di scattarle una foto in cui indossa un cappello nazista, per poi pubblicarla sui social media di Heather. Prima che riescano a pubblicare la foto, Heather si sveglia. JD inganna Heather Chandler facendole inghiottire una pillola, che sembra ucciderla. Veronica e JD postano un falso messaggio di suicidio sui social media di Heather e fuggono dalla scena. La mattina dopo, il messaggio d’addio è diventato virale, e Heather, che non è morta, decide di sfruttare la sua nuova popolarità…
Tra i personaggi LGBT troviamo Heather Duke (Brendan Scannell), tra i protagonisti principali, membro del gruppo “The Heathers” che si identifica come gender-queer, segretamente invidioso del potere di Heather Chandler; Heather McNamara (Jasmine Mathews), anch’essa tra i principali protagonisti, lesbica nera, il membro più ingenuo e timido dei “The Heather”; Kurt Kelly (Cameron Gellman), il quarterback gay della squadra di football della Westerburg High School, che segretamente esce con Heather Duke; Peter Dawson (Jesse Leigh), Class President della Westerburg High School, gossiparo e membro dei “Gay Nerd”; Kyle (Romel De Silva) anch’esso membro dei “Gay Nerd”, ossessionato da “The Heathers” e miglior amico di Peter; Seth (Adwin Brown), anche lui membro dei “Gay Nerd” e intimo di Peter, con la passione (guarda caso) del pettegolezzo.
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Proprio la settimana scorsa, dopo aver seguito la serie the terror riflettevo sulla questione del politicamente corretto..Nella serie, peraltro ben realizzata, il protagonista gay è il personaggio negativo della storia forse a causa anche per le umiliazioni subite a causa di pregiudizi . Tuttavia penso che vent anni fa avrebbe alimentato malumori e polemiche che oggi probabilmetne non servono più poiche la società pare più matura. La serie dell’articolo però mi sembra un altra cosa ,non parla infatti soltanto di personaggi tratteggiati in modo negativo ,ma di una probabile fobia e disonesta di fondo negli intenti degli stessi sceneggiatori che vorrebbero dimostrarci come sarebbe infausto il mondo se le minoranze discriminate prendessero potere. E’ vero che c’è la libertà di espressione ma questa dovrebbe astenersi o quantomeno andarci molto cauta nell alimentare ulteriormente razzismi e fobie già presenti nella nostra società.
Proprio la settimana scorsa, dopo aver seguito la serie the terror riflettevo sulla questione del politicamente corretto..Nella serie, peraltro ben realizzata, il protagonista gay è il personaggio negativo della storia forse a causa anche per le umiliazioni subite a causa di pregiudizi . Tuttavia penso che vent anni fa avrebbe alimentato qualche malumori e polemiche che oggi probabilmetne non servono più poiche la società pare più matura. La serie dell’articolo però mi sembra un altra cosa ,non parla infatti soltanto di personaggi tratteggiati in modo negativo ,ma di una probabile fobia e disonesta di fondo negli intenti degli stessi sceneggiatori che vorrebbero dimostrarci come sarebbe infausto il mondo se le minoranze discriminate prendessero potere. E’ vero che c’è la libertà di espressione ma questa non dovrebbe astenersi o quantomeno andarci molto cauta nell alimentare ulteriormente razzismi e fobie già presenti nella nostra società.