Serie prodotta dall’encomiabile Sundance TV (Top of the Lake), basata sui romanzi di Joe. R. Lansdale, qui anche sceneggiatore di sei episodi. Ambientata nell’East Texas, nei tardi anni ’80, la serie racconta le vicende di Hap Collins (James Purefoy, il serial killer di “The Following”), etero, pacifista, e del suo miglior amico Leonard Pine (Michael K. Williams, già gay nella serie “The Wire”), gay dichiarato, veterano del Vietnam. I due agiscono al limite della legge, ma sono entrambi dei bravi ragazzi, dagli intenti nobili. L’omofobia e il razzismo dell’epoca potrebbero essere un grave ostacolo per Leonard, che è gay e nero, ma la padronanza di sè stesso gli regala un carattere così deciso e fermo che pochi vorrebbero prendersi la briga di offenderlo. La serie ha avuto una buona accoglienza e subito ne è stata programmata una seconda stagione sempre di sei episodi, ognuno della durata di 45 minuti. I due protagonisti, veri amici per la pelle (già fin dall’infanzia), sono quasi sempre al centro dell’attenzione (ne scopriamo anche i lati più oscuri e difficili del carattere) ma sono circondati da un’ottima serie di personaggi secondari, assai colorati, che vivacizzano le varie situazioni. La prima stagione è basata sul romanzo “Una stagione selvaggia” dove seguiamo Hap e Leonard che vengono raggiunti da Trudy Fawst (l’adorabile Christina Hendricks di Mad Men), ex-moglie di Hap, che chiede il loro aiuto per recuperare un bottino, nascosto in fondo al fiume, frutto di una rapina in banca. Durante la prima immersione Hap rischia di annegare ma viene salvato da Leonard, il bottino viene comunque recuperato ma i soldi risultano essere meno del previsto. Nel frattempo compaiono un trafficante di droga e la sua fidanzata che, assetati di sangue, portano scompiglio nella città (questa vicenda avrà un collegamento con la principale). La band che aveva organizzato l’operazione, composta da Trudy, Howard, Paco e Chub, si divide quando Trudy e Howard sottraggono i soldi per comperare delle armi. Ma le cose si complicheranno… L’azione, quindi, non manca anche se i momenti migliori sono forse quelli che ci fanno conoscere meglio i vari protagonisti, con i battibecchi tra Leonard e Trudy che sembrano contendersi il bell’Hap, le vicende amorose di Leonard (che comunque non gli permettono mai di abbassare la guardia), e la relazione tra Hap e Trudy che continua a covare sopra e sotto la cenere. Un grande pregio della prima stagione, dove tutti gli episodi sono diretti dalla stessa mano, quella di Jim Mickley, è di offrire una rilevante continuità tra gli episodi, tanto da assomigliare più ad un lungo film che ad una serie tv.
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