Il magazine USA Today ha presentato questa serie come una delle più violente e spaventose mai prodotte per una rete televisiva commerciale. Oggi però il pubblico è abituato a scene cruente da serie come Dexter, Boardwalk Empire o True Blood. In compenso la rivista Variety l’ha definita una delle serie meglio realizzate, con una trama imprevedibile, ricca di tensione e colpi di scena. Kevin Williamson (“So cosa hai fatto” e la saga di “Scream”), l’deatore della serie, ha detto di essersi ispirato agli omicidi compiuti Danny Rolling, e di aver utilizzato parte del materiale eliminato dalla sceneggiatura di Scream 3, che mostrava gli omicidi compiuti da un gruppo di ragazzi che formavano un fan club della saga. L’ottimo successo di pubblico ottenuto da questa serie, sia negli States che in Italia, è dovuto a diversi fattori. Anzitutto la presenza di un protagonista come Kevin Bacon, un attore affermato che fino ad oggi aveva sempre rifiutato di lavorare in una serie. Per accettare ha dettato la condizione che gli episodi annuali si limitassero a 15 anzichè i soliti 22, al fine di avere tempo per fare altre cose. Un’altro motivo d’interesse è che la serie, contrariamente all’indirizzo seguito oggi dalla Fox, il canale che la distribuisce, non sia composta da episodi autoconclusivi, ma segua una trama unica ben disegnata. Naturalmente entrano in gioco anche sottotrame parallele, come quella che coinvolge il triangolo tra Jacob (Nico Tortorella), Emma (Valorie Curry) e Paul (Adan Canto), che sicuramente richiama l’interesse del pubblico gay. Jacob e Paul sono infatti una coppia gay convivente, vicini di casa dell’unica sopravvisuta alla strage del serial killer, mentre Emma fa la babysitter al figlio del serial killer che vive con la madre. Poi scopriamo che la coppia gay è finta, che Jacob è in realtà l’amante di Emma. Ma poco dopo vediamo che Jacob e Paul si baciano appassionatamente al di là di qualsiasi messa in scena. Ma la loro identità gay, ora vera ma segreta, è causa di gelosie e accuse reciproche. La storia è abbastanza credibile, i due attori sono più che affascinanti, e, nonostante coprano un ruolo decisamente malefico, difficile restare insensibili al loro dramma interiore. Vediamo in breve gli altri ruoli principali della serie. Il protagonista Ryan Hardy, interpretato da Kevin Bacon, è un ex agente FBI che prima cattura il serial killer Joe Carroll (ottima interpretazione di James Purefoy) poi viene tormentato dallo stesso che lo coinvolge negli efferati delitti compiuti dai suoi seguaci. Joe Carroll è il serial killer, ex professore di letteratura inglese della Winslow University e romanziere in erba, ora rinchiuso nel Virginia Central Penitentiary e leader venerato (fino alla morte) da una setta di vari seguaci che manovra a piacimento. Ha iniziato la carriera di killer uccidendo e sviscerando 14 studentesse. Crede nella “follia dell’arte” come descritta da Edgar Allan Poe nelle sue opere. Claire Matthews (Natalie Zea) è l’ex moglie di Joe Carroll, anche lei, come il marito, docente universitaria. Insieme hanno generato un figlio Joey Matthews (Kyle Catlett) che viene rapito dalla coppia gay suddetta. Dopo l’arresto del marito, Claire ha avuto una relazione con Ryan Hardy. Mike Weston (interpretato dal carinissimo Shawn Ashmore) è un giovane agente dell’FBI che ha scritto la sua tesi di laurea su Joe Carroll, e si è formato attraverso il lavoro di Ryan Hardy, che vede come un eroe. Debra Parker (Annie Parisse) è una specialista dell’FBI sul comportamento di culti e sette; si vede costretta, su malgrado, ad affiancare Ryan Hardy nelle indagini su Carroll e i suoi seguaci.
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
Condividi