Una serie originale sia nel formato che nei contenuti, composta da otto episodi di mezz’ora ciascuno, dove il filo conduttore è dato più che dalla storia (solo due episodi, il terzo e l’ottavo, sono conseguenti) dalle tematiche dell’amore e del sesso, in una parola dalle varie relazioni (sentimentali e famigliari), che coinvolgono diverse coppie e individui che abitano nella città del regista, Chicago. Decisamente una serie autoriale, stante anche il fatto che è diretta e scritta da un solo autore, Joe Swanberg, già regista di un episodio di “Looking” ed apprezzato per il film “Drinking Buddies – Amici di bevuta”. Sebbene il titolo della serie possa alludere ad una certa leggerezza di spirito, quello che traspare nei vari episodi è un accurato ed approfondito esame della natura umana, dei suoi desideri ed aspettative, in un contesto sociale dove, nonostante le apparenze e le conquiste tecnologiche, domina ancora l’incertezza. Soprattutto quella dei sentimenti e nei riguardi del nostro futuro. Come nel secondo episodio che ci racconta l’incontro ed il colpo di fulmine tra due giovani lesbiche (interpretate da Kiersey Clemons, Transparent, e Jacqueline Toboni, Grimm). Cosa non si farebbe per compiacere la persona amata? Probabilmente tutto, anche tradire se stessi. Ma se tutto può sembrare facile inizialmente, non lo sarà nel prosieguo, come è giusto che sia. Ma l’episodio che più cattura il pubblico è sicuramente quello con Orlando Bloom (sempre magnifico), sposo felice e soddisfatto che deve accontentare la curiosità della moglie che vuole sperimentare un rapporto a tre (due donne ed un uomo). Guarda caso, dopo varie ricerche sui siti internet, punteranno sull’amica della moglie, single ed altrettanto curiosa. Ma quando le vediamo in azione, le due donne, sembrano assai coinvolte, cioè molto più che curiose. Anche quest’episodio deve però rimanere fedele al titolo e quindi tutto deve essere e rimanere “easy”. Troppo facile? Forse. Questi sono gli unici due episodi con riferimenti omosex. Ma tutti gli episodi sono interessanti e piacevoli, molto ben diretti ed interpretati. Nonostante la struttura antologica la serie si gode come fosse un film, per questo è ottimale la sua distribuzione su Netflix che ci permette di assorbirla in un’unica visione di quattro velocissime ore.
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