Ennesima serie investigativa che cerca la sua originalità mettendo in campo una nuova unità, la Conviction Integrity Unit, con sede a New York e con il compito, nel tempo massimo di cinque giorni, di liberare dalla prigione degli innocenti che hanno subito condanne ingiuste. Detta così, più che una fiction potrebbe sembrare uno dei tanti show competitivi, una specie di gara col tempo, condotta da abilissimi investigatori. Ma chi sono questi investigatori? Questa è la sorpresa ed anche la conferma che in realtà stiamo parlando più di uno spettacolo che di una fiction. La protagonista è la carismatica Hayley Atwell, nel ruolo di Hayes Morrison, figlia di un ex presidente con madre tuttora impegnata in una carriera politica. Hayes, abile procuratore, è sempre stata una ribelle naturale, collezionando scandali uno dietro l’altro. Ha avuto come amanti sia maschi che femmine e all’inizio della serie sta per essere incriminata per possesso di cocaina. Cerca di sfuggire a qualsiasi controllo, della madre che vorrebbe evitare qualsiasi pubblicità negativa, del suo capo, il D.A. Conner Wallace (Eddie Cahill) che vorrebbe possederla in qualsiasi senso oltre ad usarla per fini carrieristici, e anche dai suoi collaboratori, tra i quali Sam Spancer (il sempre carinissimo Shawn Ashmore, ammirato in The Following e Quantum Break) al quale ha soffiato il posto di capo unità. Suo fratello, Jackson (Daniel Franzese), è gay dichiarato, un po’ sovrappeso, affezionatissimo alla sorella nonchè alla madre della quale è responsabile della campagna politica. Tra i collaboratori troviamo anche Franklin “Frankie” Cruz (Manny Montana), tecnico forense, ex detenuto, che sta portando avanti una romantica storia d’amore con Rey Armas (Ian Paola), conosciuto in prigione dove è ancora detenuto (tenerissime le scene delle visite in carcere). Per completare il quadretto dobbiamo aggiungere Naomi Golden, legale di Wallace nonchè sua e di Hayes ex amante. Indipendente dai casi che in ogni episodio vengono (sbrigativamente) affrontati, basterebbero questi soggetti per riempire d’interesse ogni episodio, peccato che tutto resti comunque in superficie, quasi banalizzato, perchè lo scopo principale resta quello di divertire il pubblico, sollecitato e stuzzicato quanto basta a tenerlo sveglio. Comprensibile che la serie, visto lo scarso successo di pubblico e critica, non venga allungata oltre i 13 episodi iniziali.