Tra i creatori della serie anche Stéphane Giusti, già regista dei bellissimi film gay “L’homme que j’aime” e “Pourquoi pas moi?”. La serie è centrata su un gruppo di giovani reclute della polizia appena uscite dalla scuola di addestramento alle prese con le prime operazioni sulla strada. Per loro, appena usciti dal bozzolo famigliare, non è semplice ritrovarsi con le armi in pugno in situazioni squallide e pericolose. Tra di loro c’è Laura Maurier (Elodie Yung), una giovane donna intelligente che riesce meglio di tutti ad adattarsi all’ambiente dove può esprimere il suo bisogno d’azione. E’ entrata in polizia anche per fare pagare a suo padre, il commissario Santamaria, all’oscuro che Laura sia sua fglia, il fatto di avere abbandonato sua madre quando era incinta. Il bellissimo Kevin Laporte (Nicolas Gob) è originario dei paesi baschi, fanatico del culturismo, ma in realtà un uomo semplice e dal cuore d’oro. Le donne l’adorano (vorrei vedere), soprattutto Laura, ma è gay dichiarato, cosa non semplice all’interno della polizia, anche se nel gruppo è accettato e benvoluto. Timido e a volte anche impacciato, farà fatica a trovare un equilibrio all’interno della brigata, ma non è un tipo che si arrende facilmente. Kevin s’innamora presto del poliziotto Yann (Mathieu Delarive), un detective sexy ma un po’ distaccato. La loro relazione accompagna la prima stagione della serie dove conosciamo anche il rapporto di Kevin con la madre, comandante nella polizia. Il suo personaggio richiama un po’ quello di Mathew St. Patrick in “Six Feet Under”. Qui è però più presente e coinvolto e non mancano scene di intimità e baci.
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