E’ la storia di un adolescente che scopre la propria omosessualità. Henri tenta di fermare l’approcio di un uomo nei gabinetti pubblici che riesce però a dargli un “travolgente” bacio. Basterà questo per fargli capire quale sia la sua naturale inclinazione? Il film, mai fatto circolare in italia ma visto solo di notte su Rai3, ha ricevuto il più alto dei riconoscimenti francesi: il Cesar. Splendido film che ci regala un Vittorio Mezzogiorno nella sua migliore interpretazione. L’atmosfera e il clima che si respirano nel film sembrano derivati direttamente dai romanzi maledetti di Genet. Anche qui l’umanità profonda del personaggio riscatta qualsiasi abiezione. Da vedere.
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Ma perché i gay dagli anni ’70 ai primi anni ’80 erano tutti magri e pelosi? I centri estetici presso i quali richiedere una depilazione credo ci fossero; inoltre non mi risultano carestie o malnutrizione diffusa.
Ora passiamo al film in oggetto: il periodo in cui esso è stato girato non aiuta. La tematica gay era stereotipata fino all’inverosimile, tanto da infastidire perfino uno come me. Ricordo che io tendo a considerare cliché e stereotipi come strumenti essenziali con i quali l’arte in genere deve confrontarsi nel modo più intelligente possibile. Però il periodo citato poc’anzi metteva in scena solo uomini con la camicia aperta che entravano e uscivano dai gabinetti pubblici. A dirla tutta, L’HOMME BLESSE tenta anche un’analisi psicologica. Parla del sesso occasionale come di una conseguenza della mancata accettazione (da parte di sé stessi in primis, e poi anche da parte del mondo intero). Il protagonista prende coscienza delle sue pulsioni e finisce per essere ghermito da un mondo in cui il sesso è promiscuo, a pagamento, a volte violento; come se fosse l’unica espressione possibile del sentimento che grida dall’interno, ma non si libera dalle catene di un mondo nemico. Di certo è meglio di QUERELLE DE BREST, poiché meno pretenzioso (sia dal pdv formale che intellettuale), ma per conquistarmi ci vuole altro.
Io ho cercato per anni di procurarmelo, ma non sono mai riuscita!
Che meraviglia! Una storia di amore e distruzione totalizzante. Puro e torbido, dolce e crudele, freddo e incandescente nello stesso tempo. Giustissimo il riferimento alla poetica di Genet. Bellissimi e bravissimi Anglade e Mezzogiorno. Un peccato perderselo!
Devo fare una correzione: io vidi questo film nel 1998, su Fuori Orario di Enrico Ghezzi, a Rai3, sottotitolato in italiano.
Bellissimo film.
Possibile che non si trovi una versione in italiano….? Eppure io ricordo di averlo visto da adolescente e mi colpì molto… soprattutto per il bellissimo Vittorio Mezzogiorno, purtroppo poco ricordato malgrado la figlia…. Era un attore fenomenale, uno dei più grandi che abbiamo avuto, oltre che bellissimo
Su emul c’è la versione originale e una con i sottotitoli in spagnolo..
Non riesco a trovarlo da nessuna parte…
bello e coinvolgente