Negli ultimi anni il dibattito sulle famiglie omogenitoriali si è fatto sempre più acceso, ma finora mancava una voce in capitolo: quella dei figli stessi delle coppie omosessuali. Il documentario di Maya Newell colma questa lacuna, raccontandoci la vita quotidiana di Gus, Ebony, Matt e Graham, quattro bambini australiani tra i 10 e i 12 anni, figli di coppie gay e lesbiche, alle prese con i primi dilemmi, desideri e fragilità dell’adolescenza. Gus è un appassionato di wrestling; Ebony sogna di diventare una cantante pop; Graham non sa leggere; e Matt è nel mezzo di una crisi esistenzial-religiosa.
Un ritratto emozionante e vero di che cosa significa essere una famiglia moderna e dover affrontare il pregiudizio della comunità in cui si vive, raccontato con gli occhi e le parole dei diretti protagonisti. “I bambini hanno bisogno di narrazioni che riflettano le loro vite e la diversità delle loro strutture familiari. Gayby Baby non è una pubblicità per le famiglie queer, ma un film dove famiglie amorevoli lottano per bisogni e valori contrastanti, dove i genitori reagiscono in maniera eccessiva e a volte i bambini restano delusi. Le famiglie omogenitoriali non sono perfette, ma non sono meno perfette di qualsiasi altro tipo di famiglia” (Maya Newell). (Gender Bender)
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