L’inquieto superamento della fragile linea d’ombra della prima giovinezza segna il percorso di tre ragazzi provenienti da mondi diversi che si incontrano nel paradiso magico e ancestrale delle Eolie. Gli amori di André, Camille e Santino finiscono per deflagrare dentro la cornice chiusa dell’isola di Salina, delimitata da un mare che sembra contenere la memoria di leggende, dicerie e pregiudizi atavici. Si staglia in questo scenario di verde e blu, la figura di Assunta, madre mediterranea, appassionata, possessiva e misteriosa
Due ragazzi francesi, Andrè e Camille, fratello e sorella, arrivano in Sicilia durante il periodo estivo, la terra della loro madre. Vengono a conoscenza di sette piccole perle galleggianti: le isole Eolie, un insieme di magia selvatica e marina. Si fermano sull’isola di Salina dove conoscono l’indigeno Santino, un ragazzo bello, solitario e dal carattere brusco che, attraverso il confronto con i due coetanei, scoprirà un lato di sé che gli era ignoto. Sono tre giovani provenienti dal profondo sud e profondo nord del continente europeo, alle prese con la confusione esistenziale dell’adolescenza e alla ricerca di solidi punti di riferimento cui guardare. L’amicizia tra i tre ragazzi, ambientata in un paradiso mitico, intriso di leggende e dicerie, che lentamente rilascia segreti e verità misteriose sui suoi abitanti, si trasforma ben presto in un amore profondo ma pericoloso. Il percorso di questi ragazzi si fa allora viaggio esistenziale, costringendoli a confrontarsi con l’età adulta, ad affrontare con coraggio le ipocrisie e le falsità con cui i grandi giudicano e condannano tutto ciò che è diverso, come un amore che si rivelerà spregiudicato agli occhi di molti. Sulla scia di antiche tradizioni che albergano nell’isola, la loro storia sembra svilupparsi secondo un cammino predestinato: il loro rapporto deve vincere paure e maledizioni, pregiudizi superstiziosi e provincialismi, in una rivoluzione che coinvolge gli abitanti del posto, alterandone quella che si rivela solo un’apparente tranquillità. I ragazzi superano a fatica le loro stesse inibizioni e paure, vittime anche loro, ognuno a suo modo, di tabù ancestrali ed inalienabili: varcano così l’autentica soglia della maturità, quella che dà il coraggio nel vivere la propria natura, ma nulla potranno contro le sorti del destino, che in quell’isola sembra godere di fatalità imprevedibili… Sul finale aperto del film il regista ha detto: “Inizialmente il finale era più tragico. Poi, avendo intenzione di far riflettere il pubblico, ho deciso di lasciarlo aperto. Ho voluto lasciare una possibilità all’amore di André e Santino”.
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Gli attori stranieri sono tutti molto bravi. Tra gli attori italiani, si salva solo la Longhi. Il film promette bene, ma non mantiene le promesse. La scenografia è stupenda (eggrazie… è l’isola di Salina…), mentre la sceneggiatura scivola troppo spesso nel ridicolo. Il grande mistero che si svela nel finale, spinge lo spettatore a pensare: “Ma non potevate trovare un’idea migliore?”. L’amicizia tra le due ragazze poteva diventare l’aspetto più interessante dell’intera narrazione, ma non viene approfondita.
Per essere chiari: se teniamo presente lo standard medio del cinema italiano (ricordiamoci che sono tornati a lavorare insieme Boldi e De Sica…) non è poi così male. Un’occasione sprecata lo è di sicuro.
E’ un film che ho perso nelle sale cinematografiche, potreste darmi le dritte per scaricarlo e poterlo vedere, se non sbaglio il DVD non è stato pubblicato
Ovviamente nelle sale della mia città non ve n’è ombra. Un peccato 🙁
Ho apprezzato il film, sicuramente per la fotografia. Un po’ meno per il montaggio. Se dovessi usare una parola per definirlo direi ”sensualità”. Tra le due ragazze ci sono sguardi d’intesa e complicità, ma purtroppo entrambe sono etero. Peccato ^__^
Ho letto critiche piuttosto dure su questo film che, però, a considerare la trama, sembra molto interessante. Ricorda per certi versi il Téchiné de “L’età acerba” ma adattato alla mentalità e al costume di un’isoletta siciliana. Spero arrivi nella mia città e che la distribuzione non sia ridicola come per altri film a tema.