Amanda ha sempre avuto con gli uomini rapporti complicati, li giudica irreparabilmente inaffidabili, li guarda con sospetto, pronta a cogliere i segni certi dell’arroganza, del tradimento, dell’indifferenza.
Secondo il marito della sua migliore amica Florence, un eccentrico psicanalista, Amanda è affetta da androfobia: ha paura degli uomini.
E’ quindi fatale che qualunque inezia diventi pretesto per interrompere le sue relazioni. Ma la sera del 31Dicembre accade qualcosa di veramente insolito: con Antoine, un uomo incontrato al veglione organizzato da una collega di Florence, Amanda sembra un’altra, tenera, gentile, indulgente.
Florence è stupefatta. E’ possibile che fra i due sia scoppiato un vero e proprio colpo di fulmine? In realtà, vittima di un equivoco, Amanda è convinta che Antoine sia gay, quindi innocuo.
Quando Florence si rende conto del malinteso, il marito psicanalista la dissuade dal disingannare Amanda. Perché Amanda possa finalmente guarire, bisogna anzi convincere Antoine a fingersi gay…
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L’ho visto solo per curiosità, perchè la Morante mi piace come attrice (ma solo quando è ben diretta da alcuni bravi registi italiani). Francamente poteva risparmiarsi un esordio alla regia del genere. La storia è banale e noiosa. Un commediola francese che lascia il tempo che trova. L’equivoco gay è davvero poco credibile.
un film un pochino pasticciato. Una commedia a tratti divertente. Non un film da ricordare
Film carino, anche se in realtà non mi piaciono i film di equivoci in cui si scopre che un gay in realtà non è gay. Insomma, c’è di meglio …
il debutto della Morante come regista, non mi ha deluso tanto quanto la freddezza con cui è stato accolto questo film. Si, dico deluso, perchè il film è piacevole e, soprattutto, la storia raccontata è fresca, decisamente scorrevole. Bellissimi i personaggi, realisti e veritieri come molte persone che conosco. Mi è piaciuto il personaggio che interpreta la Morante, molto brava. Bello!
Abbiamo paura di ciò che ci piace o ci piace ciò di cui abbiamo paura? Con questo interrogativo si muovono i protagonisti di questa commedia divertente, ben scritta e piena di trovate cinematografiche. E con un simpatico omaggio alla comunità omosex, come ha detto in un’intervista la neo regista Laura Morante. Brava!
A me è piaciuto molto. Laura Morante caratterizza il ruolo della nevrotica in modo simpatico, mai cafona o ansiogena (come ad es. Margherita Buy in certi film). La componente gay è presente e tutta la trama si regge su un equivoco, magari poco originale, ma che funziona bene, senza forzature. Lo consiglio sicuramente
stò aspettando commenti ed impressioni su questo film per farmi un’idea se vederlo ! scrivete!