Parigi. In un vicoletto a due passi dalla Place de Clichy, due alberghi come tanti s’innalzano l’uno di fronte all’altro. Dietro le loro facciate anonime si nascondono le emarginate vite di molti transessuali ecuadoriani che si prostituiscono al Bois de Boulogne. Sono scappati dalla crisi economica del loro paese, oltre che dall’omofobia e dall’intolleranza che vi regnano. Fra loro c’è Mujeron (donnona in spagnolo), che a scelto la prostituzione e una vita solitaria per poter sopravvivere e aiutare la sua famiglia rimasta in Ecuador; ma anche l’esuberante e ironica Romina, che sembra aver realizzato il suo sogno grazie alla prostituzione: un corpo da donna, una vita da casalinga, un piccolo appartamento e dei soldi. (Florence Queer Festival)
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