Ricavato da un best seller di Natalie Robins e Steven M. L. Aronson, il film è basato sulla storia vera di un caso di matricidio avvenuto a Londra il 17 Novembre del 1972, che creò molto clamore sia in America che in Inghilterra. Il film racconta la vita di Barbara Daly, una donna molto ambiziosa che sposa un industriale della plastica, dal quale ha un unico figlio, Tony, che crescendo sarà una delusione totale per il padre. Barbara avrà un rapporto incestuoso col figlio Tony, rapporto cercato e voluto con lo scopo di “curare” l’omosessualità del figlio, e da questi inizialmente accettato perchè succube da sempre della figura materna… Il film è stato presentato nella “Quinzaine des Realisateurs” di cannes 2007. Il regista Tom Kalin, già autore del film a tematica “Swoon”, è gay dichiarato, in lista per l’unione civile, al municipio di New York, col suo compagno Craig Paul, col quale convive da 16 anni.
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Tutto gira attorno al personaggio di Julienne Moore. Matriarca di una famiglia borghese in decadimento, non solo per soldi, ma anche per sentimento. Il marito a un certo punto la abbandona (con la fidanzata finta del figlio), anche se in fondo non sono stati mai una vera coppia. Il figlio scopre la propria omosessualità e la vive liberamente, ma senza mai legarsi a qualcuno di specifico. La madre in fondo non accetta questo e cerca di sedurre il figlio per “riportarlo sulla retta via”. Lui prima subisce il fare; poi la uccide. La scena finale (che non racconto) è raggelante perchè nella sua straordinaria tranquillità racconta una scena molto angosciante.
Ho trovato gli attori molto bravi, sopratutto la Moore.
Tutto è sempre così calmo e delicato anche nelle scene di maggior “tensione”. A mio parere gli interpreti sono tutti molto bravi e la fine mi ha colta di sorpresa.
=]
Julianne Moore è fantastica. Lui è penoso è anche completamente inadatto al ruolo. Voto al film: 2.
Film veramente molto bello, con una strepitosa Jiulienne Moore.
E’ un film che ha diviso la critica. C’è chi lo ritiene minuzioso e introspettivo, chi noioso e irritante. Io l’ho trovato molto bello, sia per la capacità interpretativa degli attori sia per la trama a volte evidente a volte sottintesa e per la sceneggiatura ricca di dettagli.