Questo film meriterebbe una classificazione come GGG ma abbiamo scelto solo due G perché, nonostante che il protagonista sia omosessuale con tanto di amante uomo, il taglio registico (che peraltro sembra rispettoso dei fatti storici) punta molto a glorificare la storia d’amore etero che piano piano si sviluppa tra il protagonista, un bellissimo Billy Crudup, e una bravissima, come sempre, Claire Danes (nella storia reale infatti i due artisti del XVII secolo si sposarono ed ebbero figli). Invero il problema dell’identità sessuale è senz’altro il motivo di fondo di tutto il film (anche lo stesso re, interpretato da un esilarante Rupert Everett, amava travestirsi da donna) e nella scena finale, dopo uno struggente e passionale bacio, alla domanda della sua novella amante, che gli chiede “dunque, chi sei adesso?”, il nostro novello amante etero, risponde “non lo so” ripetendolo due volte.
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Tra gli attori brava la Danes e gigione Everett nel ruolo del re, si fa notare Ben Chaplin, ma troneggia Billy Crudup in questo film di parrucche, cipria, nei finti e fruscianti costumi.