Una favola sociale, politica ed economica ambientata in un paese non così immaginario come potrebbe sembrare, in cui le persone approfittano l’una dell’altra, si tradiscono a vicenda e cercano l’amore a ogni costo. Ha detto il regista: “Mi sono ispirato ai miei propri fantasmi e a un quadro più generale del mio “militantismo omosessuale”, anche se io non sono solo questo. Ho voluto affermare un certo tipo di idee. Partendo dal fatto che siamo dentro una estetica dell’omo-consumismo. Ho voluto riaffermare che può esistere una storia d’amore tra un sessantenne e un “guerriero dinamico” di quarant’anni. Al cinema queste storie non esistono più. Nel mondo omosessuale sono sempre più rari i rapporti intergenerazionali, e sembra che possano esistere solo rapporti di belli con belli, di poveri con poveri, di giovani con giovani. Chiunque può essere oggetto di desiderio per chiunque. Ma questo discorso va anche oltre il quadro di riferimento dell’omosessualità . . .”
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