Il film ha lanciato due strepitosi protagonisti, K. Reeves e R. Phoenix premiandoli entrambi al festival di Venezia. La critica ha considerato molto bene questo film, giudicandolo come uno dei più originali sia per la storia che per le immagini. In realtà il film è un miscuglio dell’Enrico IV di Shakespeare, di un documentario sulla vita di strada, con influenze che vanno da Bruce Weber a Jean Cocteau fino a Michelangelo Antonioni. Eppure il film non parte, nonostante i bravissimi protagonisti. La storia racconta gli amori e le avventure di due ragazzi di strada che avranno un futuro molto differente. Da notare la discrezione dell’autore (inaspettata) nell’affrontare il tema della prostituzione e dell’amore omosessuale. Il titolo originale deriva da una canzone dei B52’s.(P.Mereghetti.)
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Ho rivisto di recente questo film di Gus Van Sant, regista proteso a narrare l’aspetto inquieto e autodistruttivo dell’ adolescenza attraverso un costante occhio intriso di lirica partecipazione che non risparmia un attenzione voyueristica concentrata sui particolari fisici e caratteriali degli attori e debbo dire che a distanza di anni la coppia Reeves e Phoenix fa sempre effetto per bravura e maledettismo. Fra i due pare che vi fosse del tenero anche al di fuori dal set. Nell’ insieme la storia per quanto scorrevole lascia in sospeso i drammi dei due protagonisti, drammi che vengono nominati e raccontati di fretta ma mai del tutto sondati per cio’ che concerne il profilo psicologico, nel senso introspettivo del termine. Il finale mi ha lasciato dell’ amaro ma non in termini di struggimento quanto piu’ d’ insoddisfazione. Un film che consiglierei piu’ per il carisma di Keanu e River, emblemi fisici di un America alla Larry Clark che per ragioni prettamente narrative.
È un po’ di tempo che l’ho visto, e quindi è più difficile commentarlo ma questo mi permette di dire se mi è restato impresso, e direi di no. La storia è bella, ma mi è sembrata un po’ vacua. E poi non mi piace molto quando l’omosessualità viene legata a droga e prostituzione.
E’ la storia di due ragazzi drogati che si prostituiscono per sopravvivere sia con donne, che con uomini. Le loro motivazioni sono ben diverse: Scott viene da una buona famiglia ed è in rotta con il padre; Mike, oltre a soffrire di narcolessia, ha una famiglia disastrata ed ha sempre vissuto in stato di indigenza. Se pur si aiutano a vivenda, i loro destini saranno molto diversi.
Il film è molto bello e i protagonisti recitano bene. Noto come anche in questa scheda purtroppo si descriva il finale nei minimi dettagli e questo è un vero peccato. Spero che qualcuno prima o poi legga queste lamentele e corra ai ripari.
ho appena finto di vederlo…a dire la verità sono rimasta un po’ perplessa in quanto non mi aspettavo nulla di tutto ciò… cmq è indubbiamente un bellissimo film, indubbiamente differente da tutti quelli che ho visto in precedenza, indubbiamente un film che consiglierei. finalmente un bel film. XOXO
Inutile pensare a questo come un film a tematica gay. Si rimarrebbe delusi. Ci troviamo invece di fronte alla descrizione dell’incontro di due mondi. Mike è un ragazzo di strada per obbligo, mentre Scott è un ragazzo di strada per puro capriccio. Certo, possono condividere qualche avventura insieme, ma, non trattandosi di una storia d’amore, è chiaro che poi ognuno prende la propria strada.
Van Sant si avvale di due interpreti di indubbio talento per creare un’opera godibile.
Bravissimi gli attori e geniali alcune scelte registiche, cm le scene di sesso rappresentate cm tableau vivant!In realtà tutto il film è molto onirico, riflesso stilistico della narcolessia del protagonista.
Sebbene nn sia un capolavoro cm Elephant e Milk, Belli e dannati rimane uno dei cult di Van Sant.Come nel primo lungometraggio, Malanoche, anche questo ha cm sfondo l’omosessualità e la prostituzione maschile; sfondo perchè credo che il regista sia uno dei pochi a raccontare con lirismo e partecipazione emotiva l’ala amara della giovinezza. Giovinezza che se da una parte è sinonimo di libertà e di autocodice morale, dall’altra è afflitta da solitudine, dolore e lontana dal mondo degli adulti sempre perversi e meschini.
Van Sant ha fatto di meglio. mooolto di meglio
da segnalare
A me non è piaciuto molto.
C’è qualche imperfezione nella tua recensione. Mike non è in preda a crisi d’astinenza, le sue sono crisi dovute alla malattia di cui soffre: la narcolessia.
Comunuqe un film molto bello, con un indimenticabile River Phoenix.
un bellissimo film che fa riflettere…da vedere! ^_^
Se lo commentassi sciuperei tutta la sua bellezza.
un bel film, un pò crudo ma che fa pensare. Keanu Reeves bello e bravissimo come in ogni sua parte.
Film stupendo!Lo volevo vedere solo perchè c’era Keanu Reeves, che è proprio bravo, al contrario di quello che dicono alcune persone.Toccante,divertente e fa pensare.Tanto.
bellissimo, soprattutto gli attori
Mitico film, mitici protagonisti: una storia indimenticabile e struggente
Semplicemente splendido. Peccato che Gus Van Sant in seguito non abbia più fatto cose così belle