EVEREST. Non scrivo una recensione intera, ma dico io…..Da Venezia in poi, ho sentito solo parlare malissimo di questo film…Invece lo trovo perfetto come apertura di Festival, almeno per chi come me è abituato alla sana tradizione dell’apertura con polpettone popolare da confezione di serie A. “Everest” ha molte debolezze, tra cui – principale – quella di essere una storia con personaggi assolutamente anonimi, non disegnati a sufficienza per creare empatia o altro. Insomma, dal punto di vista del tratteggio “umano” una storia scritta con i piedi, forse volutamente. Il risalto va messo tutto sulla realizzazione, gli effetti, il trucco, le scenografie e le location. Visto da queste prospettive, Everest è davvero mozzafiato. E anche educativo. Dopo la visione, voglio vedere il coglione che decide di affrontare una montagna così, perché fa figo. Bello, mi sono divertita, ho pianto, sono saltata sulla sedia. Che altro chiedere a un film pop?
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