William Somerset Maugham (pronuncia /ˈmɔːm/) è stato uno scrittore e commediografo britannico, omosessuale non dichiarato. È ricordato per il pessimismo acre e freddo e l’ironia crudele e cinica con cui flagellava inesorabilmente i vizi e la follia degli uomini e soprattutto delle donne, in una visione del mondo piuttosto cupa, ma caratterizzata anche da senso d’umanità.
Il padre di Maugham era un avvocato inglese che si occupava delle questioni legali dell’ambasciata britannica a Parigi.[1] Poiché secondo la legge francese tutti i bambini nati sul suolo francese potevano essere chiamati alla leva per il servizio militare, Robert Ormond Maugham fece in modo che William nascesse nell’ambasciata, tecnicamente sul suolo britannico, evitandogli la coscrizione in caso di guerre future della Francia.[2] Anche suo nonno, un altro Robert, era stato un avvocato famoso e cofondatore della English Law Society,[3] e si dava per scontato che William seguisse le loro orme. Il destino volle diversamente, ma suo fratello maggiore, Viscount Maugham ebbe una carriera avvocatizia di successo e ricoprì la carica di Lord Cancelliere tra il 1938 e il 1939.
La madre di Maugham, Edith Mary (nata Snell) era malata di tubercolosi, una condizione per la quale i medici a quel tempo prescrivevano come rimedio il parto. Il risultato fu che Maugham aveva tre fratelli maggiori, che già frequentavano il collegio quando William aveva tre anni, tanto che l’ultimogenito fu allevato come un figlio unico. Il parto non fu una cura efficace per la tubercolosi e così Edith Mary Maugham morì all’età di 41 anni, sei giorni dopo aver dato alla luce un bambino morto. La morte della madre fu un trauma per William, che tenne la fotografia della madre vicino al suo letto fino alla sua morte[4], a 91 anni. Due anni dopo la morte di sua madre, suo padre morì di cancro. William fu rimandato in Inghilterra per essere cresciuto da suo zio, Henry MacDonald Maugham, il Vicario di Whitstable, nel Kent. Il trasferimento fu catastrofico. Henry Maugham si rivelò freddo ed emotivamente crudele. La King’s School, Canterbury, dove William trascorreva l’anno scolastico, fu un vero inferno, dove lo prendevano in giro per via del suo cattivo inglese (la sua prima lingua era il francese) e per la statura bassa, che aveva ereditato dal padre. È in questo periodo che Maugham cominciò a balbettare, un disturbo che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita, anche se si manifestava in modo sporadico, a seconda dello stato d’animo e delle circostanze.[5]
La vita nella casa del vicario era noiosa e le emozioni erano represse. A Maugham non era permesso perdere la calma o mostrare le proprie emozioni in alcun modo. Era un bambino tranquillo, riservato ma molto curioso, e il suo rifiuto delle emozioni altrui era tanto rigido quanto il rifiuto delle sue proprie emozioni.
Maugham era infelice sia in casa del vicario sia a scuola. Per questo sviluppò una grande abilità nel fare osservazioni pungenti alle persone che non gli piacevano. Questa abilità si riflette a volte nei personaggi che popolano i suoi scritti. A sedici anni Maugham rifiutò di continuare a studiare al King’s School e suo zio gli permise di andare in Germania, dove studiò letteratura, filosofia e tedesco all’Università di Heidelberg. L’anno che trascorse a Heidelberg incontrò John Ellingham Brooks, un inglese più anziano di dieci anni, con il quale ebbe le prime esperienze sessuali.[6] Tornato in Inghilterra, suo zio gli trovò un posto in un ufficio di contabilità, ma dopo un mese Maugham andò via e tornò a Whitstable. Suo zio non era contento e si mise a cercargli un’altra professione. Il padre e i tre fratelli maggiori di Maugham erano tutti noti avvocati ma Maugham chiese di essere esonerato dal dovere di seguire le loro orme.
La carriera ecclesiastica fu scartata perché un ministro balbuziente avrebbe messo in ridicolo la famiglia. Parimenti, il Civil Service fu scartato – non in considerazione dei desideri o interessi di Maugham, ma perché la normativa recente richiedeva che i funzionari del Civil Service superassero un esame, per cui lo zio di Maugham ritenne che il Civil Service non fosse più una carriera per gentiluomini. Il medico locale suggerì la professione medica e lo zio di Maugham approvò con riluttanza. Maugham scriveva sin da quando aveva 20 anni e intendeva seriamente diventare scrittore, ma poiché non era maggiorenne, non poteva dirlo al suo tutore. Per questo trascorse i cinque anni seguenti studiando medicina al King’s College di Londra.
Nel 1914 Maugham era ormai famoso, con la produzione di dieci opere teatrali e la pubblicazione di dieci romanzi. Quando scoppiò la Prima guerra mondiale Maugham era troppo vecchio per essere chiamato alle armi e fu operativo in Francia nella Croce rossa Britannica come autista di ambulanza, in un gruppo di 23 scrittori famosi, tra cui Ernest Hemingway, John Dos Passos e E. E. Cummings. In questo periodo incontrò Frederick Gerald Haxton, un giovane statunitense di San Francisco, che fu suo compagno e amante fino al 1944, anno della morte di Haxton (Haxton è Tony Paxton, personaggio di un’opera teatrale di Maugham, Our Betters, del 1917). In tutto questo periodo Maugham continuò a scrivere. Si sa anche che durante la guerra Maugham lavorava per il British Intelligence in Europa: era stato reclutato da John Wallinger e faceva parte della rete di agenti britannici che operavano in Svizzera contro il Berlin Committee (il Comitato per l’indipendenza dell’India), in particolare contro Virendranath Chattopadhyay. In seguito Maugham fu reclutato da William Wiseman per agire in Russia.
Nel 1916 fece un viaggio nelle isole del Pacifico allo scopo di raccogliere materiale per il romanzo La luna e sei soldi, ispirato alla vita di Paul Gauguin. Fu il primo dei suoi viaggi nelle colonie britanniche negli anni venti e trenta, viaggi che fecero di Maugham, agli occhi di tutti, il cronista degli ultimi giorni del colonialismo in India, nel Sud-Est asiatico, in Cina e nel Pacifico, anche se i libri che gli valsero tale reputazione rappresentano solo una parte della sua produzione. In questo viaggio e nei viaggi seguenti era sempre accompagnato da Haxton, che Maugham considerava indispensabile per il suo successo di scrittore. Maugham era terribilmente timido e l’estroverso Haxton raccoglieva il materiale umano che Maugham trasformava poi in letteratura.
Maugham non perdeva mai l’occasione di trasformare la vita vera in letteratura e usò le sue esperienze di agente segreto per creare una serie di racconti brevi il cui protagonista è un agente raffinato, sofisticato, solitario Ashenden, un libro che ispirò a Ian Fleming la serie di James Bond.[13] Nel 1922 Maugham dedicò alla moglie Syrie On A Chinese Screen, un libro di 50 bozzetti brevissimi scritti durante i suoi viaggi in Cina e a Hong Kong negli anni venti, con l’intenzione di farne, in futuro, un libro.[14]
Syrie e Maugham divorziarono nel 1927 – 28, dopo un matrimonio tempestoso complicato dai frequenti viaggi all’estero di Maugham e dalla sua relazione con Haxton.
Gerald Haxton morì nel 1944 e Maugham tornò in Inghilterra, poi nel 1946 tornò nella sua villa in Francia, dove visse fino alla sua morte, tra un lungo viaggio e l’altro.
Il vuoto lasciato dalla morte di Haxton nel 1944 fu colmato da Alan Searle. Maugham lo aveva incontrato la prima volta nel 1928. Searle era un giovane di Bermondsey, quartiere periferico degradato di Londra, e aveva già vissuto con uomini più vecchi di lui. Si rivelò un compagno devoto, se non stimolante. Infatti uno degli amici di Maugham, descrivendo le differenze tra Haxton e Searle, disse semplicemente: “Gerald era un vino d’annata, Alan era un vino ordinario.”[15]
La vita sentimentale di Maugham non fu mai facile. Una volta Maugham confessò: “Ho sempre amato persone a cui interessava poco o niente di me e quando qualcuno mi ha amato, io ne ero imbarazzato… Per non ferire i loro sentimenti, spesso ho finto passioni che non provavo”.
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Trasposizioni cinematografiche
The Explorer di George Melford (1915), tratto da The Explorer (1908), è la prima trasposizione cinematografica di un romanzo di Maugham.
Il mago (1926). Tratto dal romanzo omonimo del 1908.
Tristana e la maschera (Sadie Thompson) (1928), film muto con Gloria Swanson e Lionel Barrymore. Tratto dal racconto breve “Miss Thompson”, in seguito ripubblicato con il titolo “Pioggia”.
The Letter (1929), con Jeanne Eagels, O. P. Heggie, Reginald Owen e Herbert Marshall. Tratto dal racconto omonimo.
Charming Sinners di Robert Milton (1929). Tratto dal romanzo The Constant Wife.
Pioggia (1932), il primo film sonoro tratto dal racconto omonimo, con Joan Crawford e Walter Huston.
Our Betters di George Cukor (1933)
Schiavo d’amore (1934), con Leslie Howard e Bette Davis. Tratto dal libro omonimo.
Il velo dipinto (The Painted Veil) (1934), con Greta Garbo e Herbert Marshall. La regia è di Richard Boleslawski.Tratto dal romanzo omonimo.
Amore e mistero (Secret Agent) (1936), con John Gielgud, Peter Lorre, Madeleine Carroll e Robert Young, diretto da Alfred Hitchcock. Tratto da Ashenden o l’agente inglese.
Il vagabondo dell’isola (The Beachcomber) (1938), con Charles Laughton. Tratto dal racconto breve omonimo.
Ombre malesi (1940), con Bette Davis, Herbert Marshall, James Stephenson, Frieda Inescort e Gale Sondergaard. Tratto dall’opera teatrale La lettera.
La luna e sei soldi (1942), con George Sanders. Tratto dal racconto breve omonimo.
Vacanze a Natale (1944), con Deanna Durbin e Gene Kelly, tratto dal racconto breve Vacanze di Natale.
Dirty Gertie from Harlem U.S.A. (1946). Versione cinematografica, non autorizzata, di “Miss Thompson”, con un cast di soli attori afro-americani, diretto da Spencer Williams.
Il filo del rasoio (1946), con Tyrone Power e Gene Tierney. Tratto dal libro omonimo.
Schiavo d’amore (1946).
Passioni (1948). Maugham in persona compare nell’introduzione. Tratto da alcuni suoi racconti brevi.
Trio (1950). Maugham in persona compare nell’introduzione. Un’altra collezione tratta dai racconti brevi.
Gigolo e Gigolette (1951) Maugham in persona compare nell’introduzione. Una terza collezione di racconti brevi di Maugham.
Pioggia (1953), una versione semi-musical, con Rita Hayworth e José Ferrer.
Il grande flagello (1954). Tratto dal racconto breve Il vagabondo dell’isola; da non confondere con il film del 1938.
Il settimo peccato (1957), con Eleanor Parker. Tratto dal romanzo Il velo dipinto.
Giulia tu sei meravigliosa (1962), con Lilli Palmer e Charles Boyer. Tratto dal romanzo Theatre.
Schiavo d’amore (1964), con Laurence Harvey e Kim Novak.
The Letter (1969), con Eileen Atkins. Tratto dall’opera teatrale omonima. Film per la televisione.
The Theatre (1978), con Vija Artmane. Tratto dall’opera teatrale omonima.
The Letter (1982), con Lee Remick, Jack Thompson e Ronald Pickup. Tratto dall’opera teatrale omonima. Film per la televisione.
Il filo del rasoio (1984), con Bill Murray. Tratto dal romanzo omonimo.
Seven (1995), dove il detective interpretato da Morgan Freeman porta il nome di William Somerset.
Mutamenti del destino (1987), diretto da Kira Muratova, tratto dal racconto La lettera
Una notte per decidere (2000), con Kristin Scott Thomas e Sean Penn, diretto da Philip Haas. Tratto dal racconto breve Up at the villa.
La diva Julia – Being Julia (2004), con Annette Bening. Tratto dal romanzo omonimo.
Il velo dipinto (2006), con Naomi Watts e Edward Norton. Tratto dal romanzo omonimo.
(Wikipedia)
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