“Amici e parenti di Whitney Houston confermano le indiscrezioni sulla sua presunta seconda vita e, di rimando, anche sulla sua morte: Whitney si è uccisa con alcol e farmaci perchè non è riusciva a convivere con la sua omosessualità.
Un pettegolezzo un po’ datato, dato che le persone più vicine alla cantante lo spifferavano già da 30 anni, ma adesso i fan della Houston sembrano credere di più alle voci di una relazione segreta con la sua ex assistente, Robyn Crawford. E ci si convince anche sul fatto che il suo matrimonio con Bobby Brown, da cui è nata Bobbie Kristina, oggi 18 anni, fosse solo una copertura.
Peter Tatchell, attivista gay, ha spiegato al Daily Star: “È importante dire la verità su questo aspetto della sua vita, Whitney era più felice negli Anni Ottanta, al culmine della sua carriera quando stava con la sua compagna”.
Tatchell spiega anche che la cantante era proprio stata spinta a sposare Bobby Brown, ma in realtà Whitney e Robin “Erano così innamorate e felici insieme”. E l’attivista britannico si spiega così la morte della cantante americana: “Forse la sua incapacità di accettare ed esprimere il suo amore omosessuale ha contribuito al suo abuso di sostanze e al suo declino”.
La conferma della relazione tra la cantante e la sua assistente arriva anche con un sms, arrivato a Whitney per San Valentino dalla sua ex assitente: “La prima volta che ho incontrato Whitney avevo 16 anni e ho capito subito che era speciale. Non posso credere che non potrò più abbracciarla o sentire la sua risata”.
Ma le conferme arrivano anche dalla cognata della cantante americana e dalla biografia pubblicata dall’ex bodyguard Kevin Ammons. Tina Brown, la sorella di Bobby, ha detto: “L’ho vista con delle donne un paio di volte” e Ammons ha scritto nel suo libro della relazione tra Whitney e Robyn e del tentativo di suicidio dell’amante dopo l’annuncio del matrimonio con Bobby. Ma ha scritto anche di come Robyn schiaffeggiasse la star quando la scopriva a flirtare con gli uomini.
Anche il marito stesso, Bobby, sposato con Whitney per 14 anni, nella sua biografia aveva scritto della vita segreta della moglie, ma la donna aveva messo a tacere le chiacchiere: “Sono una madre, non una lesbica. Non sono gay”. (Articolo su Il Giornale del 16/2/2011)
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