Vieri Razzini critico cinematografico e direttore artistico della Teodora Film, è uno dei pochi critici italiani sempre attento alle nostre problematiche. Intervenendo in diversi programmi radiotelevisivi coglie sempre l’occasione per difendere il nostro cinema e i suoi grandi autori (Pasolini in testa). Continua a condurre una battaglia contro la censura ideologica; ricordiamo con piacere le sue parole in merito scritte nel 1993 : “A suscitare sospetto e dispetto nei censori è quasi sempre il film d’autore, quasi mai il prodotto di basso conio. Ovvero si mira alla censura del pensiero. Così fioccano i divieti ai minori di 18 anni su Ferreri e Almodovar e Jarman e passano indenni cose altrettanto hard e solo più pacchiane per mancanze di idee. Il che non danneggia, naturalmente, se non la formazione del gusto. E il sesso, comunque, è sempre di segno progressista, liberatorio quanto la violenza è imprigionante. Forse per questo l’uno è inviso e l’altra beneaccetta.”
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