Salutato negli anni Cinquanta come una delle grandi promesse del cinema americano, Tom Tryon (1926-1991) non raggiunse mai la fama di altri giovani attori del periodo come Anthony Perkins o Rod Taylor. La sua filmografia include film celeberrimi come il leggendario B movie Ho sposato un mostro venuto dallo spazio, Il giorno più lungo, La storia di Ruth e Il Cardinale.
Fu proprio durante la lavorazione di quest’ultimo film, che gli avrebbe fatto vincere una sudatissima nomination al Golden Globe, che qualcosa si ruppe definitivamente in lui, tanto da fargli quasi voltare le spalle a Hollywood.
Un disamore nato, almeno in parte, dalle continue angherie di Ottone Preminger che a quanto sembra l’aveva preso in grande antipatia. Un’antipatia così radicata da sfociare in un brutale licenziamento del giovane alla presenza dei genitori in visita sul set. Il regista ritornò poi sui suoi passi, riassumendolo, ma da quel giorno Tryon decise di diradare le sue interpretazioni sul grande schermo, dedicandosi alla letteratura.
I suoi libri ottennero un buon successo sia di pubblico che di critica. Fu proprio il timore che il pubblico potesse scoprire (e non accettare) la sua omosessualità a portare l’attore ad interrompere la sua focosa relazione con il pornodivo Casey Donovan. Figura troppo pericolosamente in vista. (Queerblog.it)
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Tom Tryon è stato uno scrittore e attore statunitense. Omosessuale.
Interprete di film e opere televisive, è divenuto celebre in patria con il personaggio televisivo di John Slaughter, in una serie omonima prodotta dalla Walt Disney negli anni ’50 (in Italia è stato distribuito in sala un film della serie, intitolato Texas John).
Durante gli anni ’70 Tryon si è distinto anche, e in modo non meno significativo, come autore di romanzi di fantascienza e horror.
Nacque ad Hartford, in Connecticut e con il suo nome completo Thomas Tryon sono firmati i suoi romanzi.
Thomas Tryon, figlio di un commerciante di abbigliamento, Arthur Lane Tryon, e non, come affermato in alcune sue biografie, dell’attore del cinema muto Glenn Tryon, crebbe a Wethersfield, nello stato del Connecticut, nel New England . Nel 1943 si arruolò nella Marina americana e combatté nel Sud del Pacifico fino al 1946. Dopo il congedo si interessò allo spettacolo, e si attivò in ogni campo, dalle scenografie alla recitazione. Debuttò come attore a Broadway nel 1952 ed ebbe una rilevante carriera cinematografica nel corso degli anni ’60. Tuttavia, dopo alcune delusioni artistiche, abbandonò progressivamente il cinema ed esordì con soddisfazione come scrittore di romanzi horror, scrivendo alcune opere di moderato successo, ma di importanza seminale per il genere letterario in questione.
Nel corso degli anni ’70 ebbe una relazione con Clive Clerk, attore nel cast originale del musical A Chorus Line e, in seguito, celebre decoratore di interni, che tra l’altro curò l’arredamento del lussuoso appartamento newyorkese di Tryon, affacciato su Central Park.
Tryon è morto di cancro nel 1991, a 65 anni.
La carriera come attore (1952 – 1971)
Dopo il debutto sui palcoscenici nel musical I Wish You Were Here del 1952, Tryon lavorò come assistente di produzione per la televisione. Nel 1955 si trasferì in California dove proseguì ad operare nel campo televisivo ottenendo numerosi ruoli in allestimenti televisivi di opere teatrali, all’interno di cicli molto popolari nella tv americana dell’epoca, come le serie Jane Wyman Presents, 20th Century Fox Hour, Playhouse 90, Zane Grey Theatre, General Electric Theatre.
Nel 1956 debuttò sul grande schermo nel noir di Michael Curtiz L’ora scarlatta (The Scarlet Hour), al fianco di Carol Ohmart. Seguì un ruolo al fianco di Charlton Heston in I violenti (Three Violent People) e, l’anno successivo, con Rod Steiger in Furia infernale (The Unholy Wife, 1957).
Nel 1958 Tryon è protagonista di uno dei suoi ruoli più ricordati, nel classico della fantascienza Ho sposato un mostro venuto dallo spazio (I Married a Monster from Outerspace). Lo stesso anno iniziò ad interpretare una serie di episodi televisivi western per ragazzi prodotti dalla Walt Disney, dove gli venne affidato il ruolo di un personaggio storicamente esistito, John Slaughter. Questa serie, che fu sviluppata anche in un paio di produzioni cinematografiche, diede un forte contributo alla popolarità dell’attore.
La carriera di Tryon proseguì con alcune ulteriori apparizioni televisive, le più importanti nelle serie La grande vallata e Dr. Kildare, mentre al cinema comparve in alcuni titoli di grande rilievo, come La storia di Ruth (The Ruth’s Story, 1960) e Il giorno più lungo (The Longest Day, 1962), noto film corale ed epico sullo sbarco in Normandia.
Sempre nel 1962 Tryon fu scritturato per un ruolo nel film mai realizzato Something’s Got to Give, che avrebbe dovuto essere diretto da George Cukor e che avrebbe dovuto affiancare Marilyn Monroe e Dean Martin. Dopo l’improvviso licenziamento della Monroe, anche il ruolo di Tryon venne riaffidato ad altri e, successivamente, la realizzazione stessa del film venne definitivamente sospesa (come raccontato nel documentario Marilyn Monroe: l’ultimo ciak del 1990).
I successivi film di Tryon, Il cardinale (The Cardinal, 1963) e Prima Vittoria (In Harm’s Way, 1965), questo secondo al fianco di John Wayne ed entrambi diretti da Otto Preminger, hanno consentito a Tryon di distinguersi e di ottenere favorevoli recensioni critiche. Per il ruolo in Il cardinale Tryon ottenne anche una nomination al premio Golden Globe. Tuttavia fu proprio durante la realizzazione di questo film che avvenne un episodio che, verosimilmente, segnò anche la fine dell’interesse dell’attore per questo genere di carriera artistica. Non a caso negli anni successivi lo si vede progressivamente meno attivo nel settore. Il regista Preminger ebbe infatti con l’attore numerosi atti di intemperanza, che culminarono con il suo brutale licenziamento sul set proprio in coincidenza con una occasionale visita da parte dei suoi genitori. Tryon, sebbene fosse stato subito reintegrato nel cast della produzione, rimase sconvolto dall’episodio, e per sua stessa dichiarazione, iniziò da questo momento a disamorarsi della carriera recitativa.
Tra le sue ultime interpretazioni, vi sono ruoli da protagonista in produzioni non americane, come nel film d’azione italo-spagnolo Il sapore della vendetta (Persecución hasta Valencia, 1970) e nel thriller australiano L’uomo che doveva uccidere il suo assassino (Colour Me Dead, 1970). L’ultima interpretazione di Tryon, peraltro in un ruolo cameo non accreditato, è nel film E Johnny prese il fucile (Johnny Got His Gun, 1971).
La carriera come romanziere (1971 – 1991)
Dopo aver visto la proiezione del film Rosemary’s Baby di Roman Polanski, tratto nel 1968 dall’omonimo romanzo di Ira Levin, Tryon percepì lo stimolo a tentare di scrivere un proprio romanzo di genere horror.
Nel 1971 diede alle stampe la sua prima opera, L’altro (The Other) che divenne subito un best-seller ed ispirò a sua volta il film diretto l’anno successivo da Robert Mulligan Chi è l’altro?. Il romanzo è ambientato negli anni ’30, in una cittadina rurale del Connecticut, Pequot Landing, luogo immaginario presente anche in molti dei suoi successivi romanzi, in cui l’autore fa rivivere la piccola comunità di Wethersfield, dov’è nato e dove ha trascorso la sua infanzia. La trama sviluppa una raffinata ghost story basata sul tema del doppio e della schizofrenia, raccontato con uno stile evocativo, poetico e molto suggestivo, che coniuga abilmente le lezioni di autori come Mark Twain e William Faulkner, John Steinbeck e Ray Bradbury.
Nel 1973 pubblicò La festa del raccolto, (Harvest Home), in cui molti commentatori hanno ravvisato temi analoghi a quelli del racconto di Stephen King I figli del grano (contenuto nella raccolta A volte ritornano, pubblicata pochi anni più tardi). Nel libro di Tryon si racconta di un paese rurale, praticamente isolato dal mondo civile e sfuggito al progresso, in cui le antiche usanze campagnole, legate ai cicli naturali della terra e della coltivazione del grano, resistono tenacemente all’avanzata della civiltà, ma nascondono, dietro la parvenza di innocue tradizioni folcloristiche, una ben più raggelante perpetuazione di oscuri e sanguinari riti pagani, che i protagonisti della vicenda sveleranno pagando un caro prezzo per la loro incauta curiosità.
Nel 1974 Tryon scrisse Lady, da molti critici considerato il suo romanzo migliore, in cui si narra l’evolversi della forte relazione d’amicizia tra una ricca ed affascinante vedova cinquantenne ed un ragazzino dodicenne suo vicino di casa. L’ambientazione è ancora quella di Pequot Landing, nel Connecticut, in un periodo che precede lo scoppio della seconda guerra mondiale, in una comunità semplice, di persone profondamente legate tra loro, che l’auotre ricostruisce in modo vivido e credibile.
Nel 1976 esce una raccolta di quattro romanzi brevi, che prende il titolo da uno di essi, Fedora (1976). Proprio dal racconto che dà il titolo all’antologia Billy Wilder trasse, alcuni anni dopo, il suo omonimo film.
Tutti questi primi quattro romanzi di Tryon sono stati tradotti e pubblicati in Italia da Mondadori nel corso degli anni ’70, in edizioni divenute oggi di difficile reperibilità.
Le sue successive pubblicazioni sono invece ancora del tutto inedite nel nostro paese. Esse sono:
All That Glitters (1986), un’antologia di novelle ognuna delle quali incentrata su personaggi femminili;
The Night of the Moonbow (1989), con cui Tryon ritorna all’horror psicologico ed al natìo Connecticut, e narra di un giovanissimo orfano proveniente dalla Germania nazista, che partecipa ad un campo estivo i cui partecipanti sono esaltati dalla dottrina del Fuhrer e dai suoi assurdi pregiudizi;
The Wings of the Morning (1990) e il seguito
In the Fire of Spring (1991), primi due episodi di una serie di volumi di storie romantiche di ambientazione ottocentesca, rimasta solo in forma di progetto ed incompiuta per la prematura scomparsa dell’autore;
il favolistico romanzo di formazione The Adventures of Opal and Cupid (1992), storia di un circo, di una ragazzina e del suo elefante, scritto a sei mani con Clive George Wilson e Rachel Isadora;
Night Magic (romanzo pubblicato postumo nel 1995), una rivisitazione moderna del mito dell’apprendista stregone, in cui nella New York dei nostri giorni un giovane aspirante mago scopre, a suo danno, quanto siano spietate e senza rimedio le leggi che governano gli autentici fenomeni magici. (Wikipedia)
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