E’ morta a 72 anni per un cancro al seno, dopo aver strenuamente lottato tra la vita e la morte. Lei è Susannah York, attrice britannica simbolo del cinema e dello spettacolo tra gli anno 50′ e gli anni 60′, resa celebre dalla straordinaria ed intensa interpretazione di Jane Eyre, eroina dell’omonimo romanzo di Charlotte Bronte.
La morte di Susannah York si colloca all’interno di un periodo segnato da incidenti e lutti del mondo del cinema della sua epoca: come dimenticare, infatti, il recente intervento subito dall’attrice ungherese, naturalizzata cittadina americana, Zsa Zsa Gabor a cui è stata amputata una gamba che rischiava di andare in cancrena a causa di una caduta e di un grave danno subito a luglio scorso al femore.
Ma se la Gabor ce l’ha fatta, la York non è riuscita a vincere definitivamente il male che la stava consumando, complici fattori come l’età avanzata e altri piccoli disturbi di cui l’attrice britannica soffriva ormai da tempo. Si è spenta così serenamente, circondata da amici e parenti.
L’interpretazione di Jane Eyre non è l’unico ruolo interpretato dalla York che l’ha resa davvero famosa: nel 1969 conquistò una nomination all’Oscar come attrice non protagonista per “Non si uccidono così anche i cavalli?” ritratto amaro dell’America della Grande Depressione del 1929 di Sydney Pollack, in cui era l’antagonista di Jane Fonda. Il suo esordio nel 1960 accanto ad Alec Guiness in “Whisky e gloria”, poi una lunga carriera in film, fiction televisive e a teatro. Nel 1968 era nel cast di “L’assassinio di Sister George” di Robert Aldrich, nel 1972 in “Images” di Robert Altman, nel 1978 “L’australiano” di Jerzy Skolimowski
Non ha disdegnato la tv, dove per anni è comparsa nel ruolo della madre di Superman e nel 1993 aveva preso parte a “Piccolo grande amore” di Carlo Vanzina.
Negli ultimi anni ha fatto parlare di sè perchè sostenitrice del Pubblicato da Trovacinema.
“Una madre fantastica, straordinaria”: è così che l’ha descritta e dipinta il figlio Orlando Wells quando ha comunicato al Daily Telegraph la notizia della sua morte. E c’è da crederci perchè la York – in questo molto diversa da Zsa Zsa Gabor – ha sempre preservato la propria vita privata dai riflettori, proteggendo i propri amori ed i propri cari.
(Elena Arzillo su Gossipenews.it)
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