Sinéad Marie Bernadette O’Connor) è una cantautrice irlandese bisessuale dichiarata.
Sinéad, nata a Dublino da famiglia numerosa (suo fratello, Joseph O’Connor è uno scrittore di successo), è una delle voci più affascinanti degli anni ottanta e novanta, artista dalla spiccata personalità, che deve la sua fama sia alla musica ma anche al suo essere anticonformista; è noto il suo look fuori dal comune (ha spesso i capelli rasati a zero) e le sue opinioni controverse.
Sinéad impara a suonare la chitarra e a comporre canzoni mentre frequenta la scuola. All’età di 14 anni si unisce al gruppo irlandese In Tua Nua col quale debutta come autrice nel brano Take my hand che diventa un successo nel 1984 e in seguito collabora con il gruppo dei Ton Ton Macoute. Questa collaborazione le vale un contratto con l’etichetta indipendente Ensign Records.
Nel 1985 Sinéad si trasferisce a Londra per lavorare al suo primo album. The Lion and the Cobra, scritto e prodotto dalla stessa Sinéad viene pubblicato nel 1987 ed è un immediato successo di pubblico e critica, nell’album appare anche una giovane Enya che nel brano Never get old recita in gaelico alcuni passi della Bibbia. Sull’onda del successo del disco Sinéad intraprende un tour attraverso l’Europa e gli Stati Uniti. Il concerto tenuto al Dominion Theatre di Londra nel giugno 1988 viene ripreso dal regista John Maybury e l’anno seguente viene pubblicato col titolo The Value of Ignorance. Il 1989 vede inoltre il debutto di Sinéad come attrice nel film Hush-A-Bye-Baby.
In campo musicale il suo successo maggiore rimane legato al singolo Nothing Compares 2U, del 1990, e incluso nell’album I Do Not Want What I Haven’t Got. Il brano è una struggente ballata romantica e raggiunse i vertici delle classifiche mondiali. Prince, nel 1985, l’aveva composta e affidata ai Family che la inclusero nel loro unico disco, rivelatosi un totale insuccesso. La O’Connor, dopo cinque anni, spinta dal suo manager, reinterpreta a suo modo il brano, altrimenti destinato a rimanere sconosciuto.
Sempre tra il 1990 e il 1991 ha una relazione col celebre cantante Anthony Kiedis membro del gruppo Red Hot Chili Peppers, il quale le dedica la canzone I Could Have Lied (contenuto nell’album Blood Sugar Sex Magik), ma, nonostante questo amorevole gesto, Sinéad pianta senza un reale motivo l’eccentrico signor Kiedis (all’epoca solo un giovane Punk Rocker), andandosene con un aereo da Los Angeles.
Nel 1992 dopo essersi rifiutata di cantare l’inno americano e aver strappato una foto del papa in diretta, il suo collega Frank Sinatra dichiarò ufficialmente di volerla prendere a calci nel culo. Nel mese di ottobre dello stesso anno, infatti, mentre cantava War di Bob Marley al Saturday Night Live cambiò inaspettatamente le ultime parole del testo per riferirsi esplicitamente al problema della pratica della pedofilia denunciata contro alcuni esponenti della Chiesa di Roma negli Stati Uniti d’America. Al termine della canzone immediatamente strappò davanti alle telecamere una foto di Papa Giovanni Paolo II dicendo con fermezza “combattete il vero nemico”. Nel 1997, la O’Connor durante un’intervista ha pubblicamente chiesto scusa al Papa per tale gesto.
La cantante partecipa al concerto presso il Madison Square Garden dedicato ai trent’anni di carriera di Bob Dylan ma, salita sul palco, il pubblico comincia a insultarla per via delle sue posizioni provocatorie. La O’Connor aspetta in silenzio che il pubblico si calmi, poi perde le staffe, fa segno di non avere alcuna intenzione di cantare e comincia a recitare arrabbiata la canzone War di Bob Marley. Il pubblico rimane ammutolito mentre lei esce e viene abbracciata da un comprensivo Kris Kristofferson.
L’album del 1994 Universal Mother non ottiene particolari consensi, e in realtà anche gli album successivi non arriveranno mai più a toccare il picco di popolarità dei primi album, anche per via del diradarsi delle apparizioni pubbliche della cantante e alla scarsa promozione dei suoi lavori.
Nei tardi anni novanta la cantante è stata ordinata prete da un movimento cattolico indipendente, decidendo di farsi chiamare Madre Bernadette Mary, annunciando nel 2003 di avere intenzione di abbandonare l’industria discografica[4]. Pur continuando a esibirsi, nel 2005 dichiara in una intervista rilasciata a Interview che la sua missione è di “salvare Dio dalla religione.”
Il 4 ottobre 2007 durante l’Oprah Winfrey Show, la O’Connor ha dichiarato di aver tentato il suicidio il giorno del suo trentatreesimo compleanno a causa dei disturbi dei quali soffrirebbe da circa 4 anni.
Nel 2000 intervistata da Curve, si dichiara lesbica: “I’m a dyke … Although I haven’t been very open about that and throughout most of my life I’ve gone out with blokes because I haven’t necessarily been terribly comfortable about being a big lesbian mule. But I actually am a dyke.” In una intervista successiva a The Indipendente dice: “I believe it was overcompensating of me to declare myself a lesbian. It was not a publicity stunt. I was trying to make someone else feel better. And have subsequently caused pain for myself. I am not in a box of any description.”
In un programma su RTÉ (Ryan Confidential, broadcast on RTÉ on 29 May 2003) dice che la maggior parte delle sue relazioni amorose siano state con uomini, ma ha avuto anche tre storie importanti con donne. Nel maggio 2005 dice su Entertainment Weekly “Sono per tre quarti eterosessuale e per un quarto gay. Pendo maggiormente verso il petto peloso”
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