“La sua «You Spin Me Round (Like a Record)», con i Dead or Alive, fu la hit danzereccia del 1984.
Pete Burns è morto domenica, a 57 anni. Soffriva di calcoli renali e diabete: l’ha stroncato un attacco cardiaco. «Era un visionario, un’anima piena di talento: mancherà a chi lo amava per quello che era», hanno scritto su Twitter i familiari. Burns non era solo il frontman dei Dead or Alive, un gruppo di Liverpool dall’anima new wave. Era diventato un’icona per via di quello stile che cavalcava senza freni la sua ambigua sessualità. Cosa che negli Anni 80 trovava terreno fertile. Abbigliamento androgino, make-up pesante molto prima di Boy George, che accusava di aver copiato il suo stile. La vera ossessione di Burns era la chirurgia estetica. Si era sottoposto a numerosi interventi, tra iniezioni alle labbra, oltre che interventi al naso e alle guance. All’inizio del 2006, in una intervista precedente la sua partecipazione al «Grande Fratello Vip» inglese, con cui cercò di rilanciare la sua popolarità, ha ammesso di aver speso i risparmi di una vita in 18 mesi di chirurgia ricostruttiva, dopo un intervento alle labbra dai risultati disastrosi. Dettagli sofferti appaiono anche nella sua autobiografia, Freak Unique , pubblicata nel 2006: di quando un uomo lo violentò da giovanissimo, della conseguente depressione e degli svariati tentativi di suicidio. Sempre nel 2006, il divorzio dalla moglie, Lynne Corlett, dopo 25 anni di matrimonio e l’annuncio del fidanzamento con il compagno Michael Simpson, con tanto di anelli realizzati da Vivienne Westwood.” (Stefano Landi, Corsera 26/10/2016)
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