Ostilia Mulas, detta Lilia, è stata un’attivista del movimento LGBTI italiano e lesbofemminista storica. La sua formazione era avvenuta nel Liceo linguistico Deledda di Genova.
Nominata presidente il 23 marzo 2011 durante il congresso del Comitato Arcigay Genova l’Approdo, succedendo a Valerio Barbini, propone un programma articolato e ambizioso, caratterizzato dalla:
« volontà di proseguire sulla strada della costituzione di un Centro Servizi (già avviato con il telefono amico e sportello legale), pensando innanzitutto a un centro di documentazione e a uno sportello che si occupasse di migranti LGBT, l’impegno a rimanere un attore presente nel dibattito pubblico regionale e cittadino e l’intenzione di riprendere da subito il lavoro per portare, insieme alle istituzioni, ad una rapida applicazione della Legge Regionale contro l’omofobia e la transfobia. Sua infine l’organizzazione del corso di formazione sanitario, riconosciuto dal ministero, Il positivo scomodo, organizzato con ANPAS Liguria e Arcigay Torino, sul tema del rapporto medico/paziente con pazienti sieropositivi terminali. »
La morte prematura
Venuta a mancare a soli 58 anni dopo una lunga malattia. Al suo funerale, come da suo desiderio, non sono stati portati fiori, e sulla sua bara sono state apposte bandiere di Arcilesbica e di Arcigay.
Cariche
Presidente di Arcilesbica “Sharon Kowalski” di Genova.
Presidente di Arcigay Approdo Genova.
Citazioni
Copertina de Il movimento delle lesbiche in Italia, curato da Ostilia Mulas.
« Recentemente si è parlato molto di dignità delle donne e di conflitto tra i generi per questo mi sembra particolarmente interessante aprire la prospettiva di una integrazione tra le parti lesbica e gay del movimento, mantenendo le nostre specificità ma facendo che lavorino per trovare una lingua comune. Tutte le componenti del movimento saranno equamente rappresentate nella nostra azione, affinché la comunità tutta senta di avere in Arcigay e in Arcilesbica un presidio sul territorio e un punto di riferimento sicuro per l’accoglienza, la tutela, l’aggregazione e la diffusione dei tanti, importanti contributi al dibattito culturale contemporaneo che le persone LGBTQI hanno prodotto. »
« Genova è una città bellissima, che vorrebbe essere più inclusiva, ma deve superare ancora molte timidezze e una scarsa fiducia in se stessa e nella forza delle persone che la abitano… In effetti qui vige la teoria del “maniman”… Una sorta di legge di Murphy alla zeneze per cui si pensa sempre al peggio. Il nostro percorso ha sicuramente cambiato la percezione di molti/e, ma bisogna continuare!»
da Wikipink.org
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